Anestesia locale
Egregi Dottori buonasera. Mi scuso se scrivo in un modo poco tecnico ma mi auguro comprensibile con la speranza di avere solamente un prezioso orientamento generale in merito.Nel 2010 andai dal dentista per curare una carie e durante l'anestia locale (lidocaina) ebbi dei giramenti di testa accusando un grande bruciore interno dal collo alla testa e quasi non respiravo più. Mi fecero una puntura di bentelan e dopo una mezz'oretta tornai alla normalità con un grande spavento.Ora il vero problema è che ho un dente del giudizio da estrarre in fretta e come consigliato ho fatto già i prick test intradermo e pach con mepivacaina con risultati negativi.La mia domanda è ...sono del tutto attendibili (posso stare tranquillo) o possono esserci delle reazioni ugualmente durante la anestesia nonostante che a tutti i test fatti risulti negativo? Grazie e buona serata.
[#1]
Allergologo
Egregio utente,
in caso di reazione avversa ad anestetico locale il percorso prevede test cutanei per il farmaco ritenuto responsabile della reazione e di almeno un alternativo; in caso di negatività dei test per quest'ultimo si dovrebbe procedere con la somministrazione dello stesso per via sottocutanea (test di tolleranza).
La negatività dei test cutanei rappresenta un elemento di relativa sicurezza per ciò che concerne il versante allergico in senso stretto, ma di fatto non ha eseguito il test di tolleranza (che dimostra la capacità di tollerare il farmaco da ogni punto di vista).
Saluti,
in caso di reazione avversa ad anestetico locale il percorso prevede test cutanei per il farmaco ritenuto responsabile della reazione e di almeno un alternativo; in caso di negatività dei test per quest'ultimo si dovrebbe procedere con la somministrazione dello stesso per via sottocutanea (test di tolleranza).
La negatività dei test cutanei rappresenta un elemento di relativa sicurezza per ciò che concerne il versante allergico in senso stretto, ma di fatto non ha eseguito il test di tolleranza (che dimostra la capacità di tollerare il farmaco da ogni punto di vista).
Saluti,
[#2]
Ex utente
La ringrazio Dr. Marchi per la risposta tempestiva e molto professionale, ho è eseguito anche il test di tolleranza (intradermico) con risultato anch'esso negativo, ma mi perdoni per la domanda poco tecnica ma che mi lascia un grandissimo dubbio dottore e cioè se potrei (differentemente dai test effettuati) essere allergico quando l'anestesia verrà praticata in bocca (per l'estrazione) oppure è la stessa reazione come i test già fatti cioè negativa e praticarla tranquillamente?
[#3]
Allergologo
Il percorso effettuato consente di avere la certezza che al momento dell'esecuzione dei test Lei non presentava una sensibilizzazione allergica verso il farmaco testato.
Questo si traduce nella pratica clinica in una generica indicazione all'uso di tale farmaco in caso di necessità, sebbene non sia mai possibile dare certezze per il futuro.
In altre parole, se Lei deve fare l'estrazione ha due possibilità: o decidere di correre un rischio "microscopico" con l'aiuto dell'anestetico locale, o farla senza (con i rischi, facilmente immaginabili, connessi al mancato uso dell'anestetico).
Fossi in Lei, io sceglierei la punturina.
Saluti,
Questo si traduce nella pratica clinica in una generica indicazione all'uso di tale farmaco in caso di necessità, sebbene non sia mai possibile dare certezze per il futuro.
In altre parole, se Lei deve fare l'estrazione ha due possibilità: o decidere di correre un rischio "microscopico" con l'aiuto dell'anestetico locale, o farla senza (con i rischi, facilmente immaginabili, connessi al mancato uso dell'anestetico).
Fossi in Lei, io sceglierei la punturina.
Saluti,
[#5]
Allergologo
I test sono serviti eccome, perché hanno comunque permesso di modificare notevolmente la stima del rischio correlato alla somministrazione di un anestetico locale.
Cerco di spiegarmi con altre parole, in maniera grossolana.
Lei ha presentato una reazione dopo esposizione farmacologica; non possiamo sapere se tale reazione sia stata effettivamente provocata dal farmaco né, eventualmente, con quale meccanismo.
Dopo tale episodio, se vogliamo provare a "dare i numeri", si poteva quantificare, ad esempio, in una scala da 0 a 100, un rischio di nuova reazione pari a 50.
Dopo i test, con l'indicazione ad utilizzare il farmaco tollerato, il rischio si riduce a 1.
1 non è 0, ma non è neanche 50.
Poi ripeto, alla fine, deciderà Lei.
Io non avrei dubbi (anche per merito dei test).
Saluti,
Cerco di spiegarmi con altre parole, in maniera grossolana.
Lei ha presentato una reazione dopo esposizione farmacologica; non possiamo sapere se tale reazione sia stata effettivamente provocata dal farmaco né, eventualmente, con quale meccanismo.
Dopo tale episodio, se vogliamo provare a "dare i numeri", si poteva quantificare, ad esempio, in una scala da 0 a 100, un rischio di nuova reazione pari a 50.
Dopo i test, con l'indicazione ad utilizzare il farmaco tollerato, il rischio si riduce a 1.
1 non è 0, ma non è neanche 50.
Poi ripeto, alla fine, deciderà Lei.
Io non avrei dubbi (anche per merito dei test).
Saluti,
[#6]
Ex utente
Grazie infinite Dottore per la sua disponibilità e soprattutto professionalità.Non voglio abusare della sua gentilezza e non sò se merito un'ulteriore risposta ai miei dubbi ma tenterò di porgliela scusandomi anticipatamente e ringraziandola nuovamente.Prima di fare l'estrazione potrei andare qualche giorno prima dal dentista e praticare qualche goccia di anestetico in bocca in modo che così rischierei di meno in caso di allergia? O la quantità di anestetico praticata non conta affatto? Grazie grazie grazie.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.5k visite dal 04/03/2013.
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