Sono però affetto praticamente da sempre da eiaculazione precoce

Egregi dottori,
sono un uomo di 32 anni, fisico asciutto, di buona salute. Sono però affetto praticamente da sempre da eiaculazione precoce, a cui nell'ultimo periodo si sta aggiungendo qualche problemino di erezione (erezione presente ma non duratura e di sufficiente rigidezza). Attualmente ho una relazione stabile ma non riesco purtroppo ad avere rapporti per i motivi riportati. Ho provato la crema emla ma senza ottenere alcun risultato ma anzi ho rilevato solo problemi ulteriori nell'erezione. Ho effettuato molte visite da diversi andrologi ma nella maggior parte dei casi non mi è stato effettuato nessun esame specifico e mi è semplicemente stato prescritto il priligy come soluzione ai miei mali, farmaco che tuttora non ho mai assunto. Attualmente sono in cura da un nuovo andrologo con cui ho instaurato un buon rapporto medico-paziente. Mi ha fatto effettuare esami specifici che hanno evidenziato una prostatite e il valore di estradiolo leggermente sopra soglia. Il medico mi ha prescritto mezza compressa di cialis 5mg da prendere a giorni alternati e mezza compressa di sereupin da prendere tutti i giorni. Ho iniziato la terapia da qualche giorno accusando qualche lievissimo effetto collaterale ma vado avanti determinato per risolvere i miei problemi. Ad oggi non ho ancora rilevato alcun beneficio nè per quanto concerne l'erezione nè per quanto riguarda i tempi di eiaculazione. Premesso che penso che questa terapia sia valida e credo nei possibili benefici che potrò conseguire, cosa che non era successa per le terapie prescrittemi dagli altri medici consultati, a vostro parere dopo quanto tempo potrò vedere i primi effetti tangibili? Ovviamente se per voi invece la terapia indicatami non ha alcuna valenza vi pregherei cortesemente di segnalarmelo.
Sono stato prolisso ma credo che riportare la storia clinica di un paziente in una mail sia difficile e quindi ho cercato di fornire più dettagli possibile.
Ringrazio per la risposta che mi fornirete in anticipo. Buona giornata.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro signore, rispondendo subito alla questione terapia, mezza compressa di Cialis 5 mg a giorni alterni è un dosagio veramente basso e quindi è possibile che non avverta benefici sulla erezione. 10 mg di paroxetina sono un dosaggio iniziale per l'EP. Se c'è un effetto compare entro circa 15 giorni. Mi permetto di agiungere che in casi come il Suo vanno sempre esclusi fattori irritativi (flogosi genitali e quant'altro) che possano concorrere alla EP, inoltre và tenuta presente la terapia sessuologica che è l'unica che in prospettiva Le potrebbe permettere un autocontrollo del riflesso eiaculatorio. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
Caro dottore,
innanzitutto la ringrazio per la sua celere risposta. Avevo dimenticato prima di dire il dosaggio di paroxetina ma lei lo ha correttamente intuito :) Per quanto concerne l'assunzione del cialis, in effetti i miei problemi di erezione non sono accentuati eccessivamente. Infatti se stimolato opportunamente, anche se per un po' di tempo, riesco ad ottenere una erezione di buona rigidezza. L'erezione poi compare sempre in ogni situazione in cui sono con la mia partner. E' dovuto a quello il dosaggio basso prescrittomi dal medico. In ogni caso dopo l'assunzione del cialis avverto leggeri mal di testa e quindi penso che comunque un qualche effetto lo dia, ma non so di che tipo. Da dire anche che il cialis lo assumo al mattino intorno alle 11 e che quindi quando mi vedo con la mia partner alla sera probabilmente l'effetto pur blando dovuto al dosaggio è praticamente sparito. Forse dovrei prenderlo di sera?
Per quanto concerne l'eiaculazione precoce sono stato visitato ed il medico ha escluso disturbi organici. Sono d'accordo con lei che forse la terapia sessuologica è probabilmente l'unica che potrebbe dare risultati. Il problema però è che ora dopo vari insuccessi con la mia partner ho la paura di poterla perdere. E' subentrata l'ansia e ogni qualvolta si prova ad avere un rapporto l'ansia non fa che accentuare le mie paure e quindi accelerare eiaculazione ed influire negativamente sull'erezione. Il supporto farmacologico nella mia situazione forse potrebbe restituirmi quella fiducia in me stesso che ormai non ho più e darmi modo di affrontare una eventuale terapia sessuologica in parallelo. Lei cosa ne pensa? Spero come dice che entro una quindicina di giorni dall'assunzione della paroxetina siano tangibili perchè più o meno in quella data sarò fuori con la mia partner e davvero mi risulta difficile pensare ad un altro fallimento.
La ringrazio ancora.
Cordialmente.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Andando con ordine. la Sua età fa intuire che il problema di ansia di prestazione peggiori ad un tempo l'EP e sia anche responsabile dell'erezione un pò pigra: è chiaro che non può trattarsi di una DE organica!
Fermo restando il consiglio che le ho già dato (terapia sessuologica di fondo), se ha l'urgenza di "tamponare" una situazione che rischia di scapparLe di mano non fosse che per ragioni emotive, aumenti il dosaggio del Cialis e anche della paroxetina e si prepari a sopportare stoicamente qualche effetto collaterale. Per correttezza, affronti l'argomento con il Suo curante che Le illustrerà le posologie appropriate. In bocca al lupo e buona giornata.
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dopo
Utente
Utente
Egregio dottore,
ringraziandola ancora per la tempestività e la precisione delle sue risposte le porgo un'ultima domanda. Ma lei crede che i dosaggi prescrittimi per cialis e paroxetina non siano sufficienti a farmi ottenere risultati entro una quindicina di giorni o in generale a farmi ottenere risultati anche nel lungo periodo? Sono pronto a sopportare "stoicamente" qualsiasi effetto collaterale pur di risolvere un problema che mi sta letteralmente distruggendo la vita.
Grazie mille.Cordialmente. Buona giornata.
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Utente
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Egregio dottore,
ringraziandola ancora per la tempestività e la precisione delle sue risposte le porgo un'ultima domanda. Ma lei crede che i dosaggi prescrittimi per cialis e paroxetina non siano sufficienti a farmi ottenere risultati entro una quindicina di giorni o in generale a farmi ottenere risultati anche nel lungo periodo? Sono pronto a sopportare "stoicamente" qualsiasi effetto collaterale pur di risolvere un problema che mi sta letteralmente distruggendo la vita.
Grazie mille.Cordialmente. Buona giornata.
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Utente
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Egregio dottore,
ringraziandola ancora per la tempestività e la precisione delle sue risposte le porgo un'ultima domanda. Ma lei crede che i dosaggi prescrittimi per cialis e paroxetina non siano sufficienti a farmi ottenere risultati entro una quindicina di giorni o in generale a farmi ottenere risultati anche nel lungo periodo? Sono pronto a sopportare "stoicamente" qualsiasi effetto collaterale pur di risolvere un problema che mi sta letteralmente distruggendo la vita.
Grazie mille.Cordialmente. Buona giornata.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Se ancora non sono trascorsi 15 giorni non è valutabile il risultato della terapia con paroxetina. Per il tadalafil, con quella modalità di assunzione 5-6 giorni bastano. Queste terapie sono da immaginare pro-tempore. Sul lungo periodo è tutto da vedere cosa convenga fare....
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Utente
Utente
Dottore sino ad ora ho preso solo due mezze pasticche di cialis da 5 mg e mezza compressa di paroxetina da 10 mg da 3 giorni (oggi è il quarto). A suo parere con questi dosaggi devono trascorrere 15 giorni di assunzione di mezza compressa di paroxetina e mi è chiaro ma per quanto concerne l'assunzione di tadalafil cosa intende per 5-6 giorni? Intende 5-6 giorni dalla prima assunzione anche se a giorni alterni e la domenica riposo o 5-6 giorni di assunzione di mezza compressa e quindi anche in questo caso circa 15 giorni?
Scusi se faccio molte domande ma vorrei avere bene le idee chiare.
Cordiali saluti.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
breve: 5-6 giorni in totale.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
mi associo alle corrette indicazioni del DR.Conti.
L'eiaculazione precoce è una disfunzione della fase dell'orgasmo, che compromette spesso qualità della sessualità, autostima e, nel tempo capacità erettiva.
La cause, sono poliedriche, così come dovrebbe essere l'approccio.
Il farmaco, è sicuramente una valida stampella, ma la terapia psico-sessuologica, lavora sulle cause, da cattivo apprendimento sessuale, relazionali, intra-psichiche , correlate al riflesso eiaculatorio.
Legga, se desidera, questi miei articoli, spero possa trovare qualche spunto di riflessione.
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/243-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/581-eiaculazione-precoce-solitudine-e-sofferenza-di-chi-ne-soffre.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Egregi dottori,
a distanza di una settimana dall'inizio della mia terapia i risultati non si sono ancora visti. Mentre mi sembrava di avere erezioni migliori, ieri addirittura l'erezione è non comparsa affatto. Questo dopo esser eiaculato dopo qualche secondo. Il periodo refrattario è durato tutta la sera e a nulla sono valse stimolazioni manuali. Forse la paroxetina e il tadalafil non sono adeguati per il mio organismo o forse i dosaggi sono non corretti? O forse è troppo presto per vedere risultati? E' possibile pensare ad esempio di assumere il tadalafil anche al biogno visto il dosaggio esiguo che assumo? E' probabile che l'effetto del farmaco preso sabato la domenica sera è sparito!! Esiste qualche terapia comportamentale che posso svolgere in parallelo?

Grazie mille per la risposta in anticipo.
Cordiali saluti.
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Dr. Andrea Biserni Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 79
Gentile Signore,
la risposta alla sua ultima domanda è: sì!!

Non è affatto infrequente che all'aiuto del medico andrologo si affianchi l'aiuto di uno psicosessuologo.

Nel suo caso sembra opportuno in effetti che si rivolga anche ad uno psicologo psicoterapeuta con formazione aggiuntiva in sessuologia.

Le sue parole nelle sue richieste di consulto trasmottono ansia intensa e crescente, come spesso accade nei casi di EP, i colloqui psicosessuologici e alcune tecniche cui lo psicoterapeuta sessuologo potrà ricorrere potranno sia ridurre quell'ansia che quantomeno contribuisce a mantenere e aggravare il problema, sia intervenire sul sintomo e su eventuali cause psicologiche più profonde della sua eiaculazione precoce.

Nel complesso lei potrebbe dunque giovarsi molto della SINERGIA
degli interventi medico-andrologico-farmacologico e psicoterapeutico-psicosessuologico.

Le faccio dunque i miei migliori auguri e la saluto con cordialità.

Dr. Andrea Biserni
Psicologo Psicoterapeuta - Sessuologo Clinico
Terapia Rogersiana - www.sessuologia-psicologia.org

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
le ha già risposto il collega, ma la risposta è si ed è fortemente auspicabile.
Andrologia e sessuologia, sono due discipline che vanno a braccetto.
Legga, questo mio articolo, proprio sull'argomento.
Ancosa saluti

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Tuuti concordiamo sulla sinergia andrologico-sessuologica, nel frattempo però, visto che la Sua ansia di prestazione sembra aver raggiunto livelli cosmici, cercherei di controbilanciarla aumentando il dosaggio del tadalafil. Cordialità.
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Utente
Utente
Egregi dottori,
a distanza di più di un mese dall'ultimo mio post volevo aggiornarvi sulla mia condizione. Sto continuando la terapia farmacologica per combattere la mia eiaculazione precoce e fa fronte a qualche caso di deficit erettile molto probabilmente dovuto ad uno stato d'ansia. D'accordo con il mio andrologo abbiamo modificato la posologia di cialis (mezza compressa da 5mg al dì 6 giorni su 7) e lasciato inalterata quella della paroxetina (mezza compressa da 10mg al dì tutti i giorni). A distanza di un mese e più dall'inizio della terapia posso dire che per quanto concerne l'erezione non ho più problemi perchè ho sempre erezioni pronte in reazione a stimoli appropriati anche se in alcune situazioni mi accorgo che stranamente l'erezione sparisce di colpo in relazione a movimenti o posizioni che assumo quasi come se avessi un minor afflusso di sangue (soffro di ipercolesterolemia). Per quanto concerne l'eiaculazione precoce ahimè debbo dire che non ho riscontrato alcun beneficio. Mi accorgo, cosa che prima non accadeva, di quando nasce lo stimolo eiaculatorio ma non riesco a controllarne il riflesso e quindi il risultato è che continuo ad eiaculare precocemente nel giro di una decina di secondi(sia con la partner sia con la masturbazione).
Avete suggerimenti o consigli da darmi? A breve ritornerò dal mio andrologo per il controllo. Sono abbastanza sfiduciato perchè nonostante io stia assumendo farmaci e stia convivendo con qualche effetto collaterale dovuto alla loro assunzione non riesco ad avere una vita sessuale degna di tal nome. Come disse il dottor Conti nell'ultimo post non solo la mia ansia ha raggiunto livelli cosmici ma anche il mio sconforto.
C'è un modo per risolvere questo problema che, non esagero, mi sta davvero distruggendo la vita?
Ringraziando in anticipo per la risposta e scusandomi per lo sfogo di rabbia/delusione, porgo i miei saluti.
Buona giornata

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,anche se dopo un mese,i suggerimenti terapeutici non cambiano,mentre l'ansia cresce a dismisura,se non trattata. Cordialita'
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
A parte la giusta considerazione della dottoressa sull'ansia, 5 mg di paroxetina sono un dosaggio a mio avviso omeopatico. Ne discuta con il Suo curante, poichè prima di disperarsi si può (e si deve) aumentare il dosaggio del SSRI. Ci tenga informati!. Saluti.
[#18]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile Utente, spesso, se non ci sono cause organiche l'eiaculazione precoce è legata alla difficoltà o incapacità di percepire e controllare l'eiaculazione. Molti pazienti asseriscono di sentire "troppo" in realtà il problema è proprio il contrario, ovvero sentono e percepiscono troppo poco, da non riuscire ad aver alcun controllo sull'eiaculazione.

Attraverso una psicoterapia, meglio se si coinvolge anche la partner, è possibile imparare a gestire questo problema.
Cosa La frena, nonostante i suggerimenti dei Colleghi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#19]
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Utente
Utente
Egregia dottoressa, io mi sono rivolto ad uno specialista andrologo della mia città che mi tiene in cura ormai da qualche mese con terapie abbastanza blande forse per verificare se erano possibili già sensibili miglioramenti con dosaggi farmacologici bassi. Per quanto concerne la psicoterapia il mio andrologo non me ne ha mai parlato nè mi ha suggerito di rivolgermi ad uno specialista. Poichè in passato ho fatto un po' di testa mia, sbagliando, e finendo per cambiare di continuo specialisti a cui mi rivolgevo, stavolta mi sono imposto di seguire i dettami dello specialista che mi ha in cura.
Al prossimo controllo gli chiederò se ritiene sia il caso di abbinare una psicoterapia come suggerisce lei e tutti i suoi colleghi che mi hanno risposto.
Grazie per le risposte fornitemi da tutti. L'ansia cresce poichè i risultati della terapia non si manifestano. E' durissima voler stare con la persona che si ama e non riuscirci...
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Dr. Andrea Biserni Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 79
Gentile Signore,

Io confermo in toto quanto già le ho detto in precedenza.

Intendo comunque soffermarmi un attimo su una cosa che lei ha scritto ora.

Lei scrive: "Poichè in passato ho fatto un po' di testa mia, sbagliando, e finendo per cambiare di continuo specialisti a cui mi rivolgevo, stavolta mi sono imposto di seguire i dettami dello specialista che mi ha in cura".

Tuttavia nel momento stesso in cui chiede qua pareri e suggerimenti contraddice quanto sopra:
viene meno cioè a quella parte di sé che vorrebbe affidarsi unicamente all'esperto che la segue.

Colpisce quindi che dichiari che sarebbe capace di accettare il parere di questi senza tentennamenti quando il parere riguarderà l'utilità o meno di una psicoterapia.

Le dico questo solo come spunto eventuale di riflessione.

Per il resto le faccio i miei migliori auguri e la saluto con cordialità.
[#21]
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Utente
Utente
Carissimi dottori,
in vista del controllo mensile presso il mio andrologo di riferimento ho effettuato il prelievo del sangue come da lui richiesto e questi sono i risultati:

colesterolo 331 (100 - 200 mg/dL)
trigliceridi 146 (50 - 150 mg/dL)

valori dell'esame emocromocitometrico tutti nella norma al di fuori della percentuale di monociti pari a 10.4% (0.0 10.0 %)

valori di transaminasi nella norma

valori di glicemia, azotemia e creatinina nella norma

omocisteina 5.62 (4.5 -12.0 umol/L)
testosterone 6.12 CLIA (2.4 - 8.3 ng/mL)
testosterone libero 11.5 RIA (8.7 - 54.7 pg/mL)

Per i valori per i quali ho riportato "nella norma" mi sono basato sui range di riferimento indicati sul referto medico.
Da notare che nel precedente prelievo erano stati rilevati valori leggermente più alti di estradiolo ma in questo prelievo non sono stati valutati (il medico non me li ha prescritti).
Ho effettuato anche la valutazione di omocisteina poichè spesso mi è capitato di constatare, nonostante stia assumendo cialis mezza compressa da 5 mg al dì x 6 giorni la settimana, una perdita improvvisa di erezione come da diminuzione di afflusso di sangue. Da perfetto profano della materia mi verrebbe da dire che i valori di omocisteina nella norma probabilmente scongiurano questa ipotesi. Mi chiedevo se la quantità di testosterone libero così bassa, seppur nella norma, potesse portare un calo dell'erezione. Come ultima domanda mi chiedevo se i valori così elevati di colesterolo (di natura familiare, prendo sporadicamente sivastatina da 20 mg) potessero portare un'occlusione seppur parziale dei vasi che quindi portano meno sangue comportando una difficoltà nell'erezione e nel suo mantenimento.
Ringraziandovi per i consigli e le valutazioni che mi fornirete vi saluto cordialmente.
[#22]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Veniamo subito al problema del colesterolo. Valori così elevati vano tenuti sotto controllo, altro che statine una volta ogni tanto, altrimenti danni vascolari li avrà certamente nel prossimo futuro. Il resto è OK compreso il valore del T libero. Buone cose.
[#23]
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Utente
Utente
Egregi dottori,
dopo consulto con il mio andrologo ho aumentato il dosaggio di sereupin passando ad una compressa da 20 mg al dì. Ormai sono tre settimane che assumo sereupin con questo dosaggio ma senza avere alcun tipo di beneficio per quanto concerne l'eiaculazione precoce se non un sonno tremendo.
Il mio andrologo mi ha anche consigliato a questo punto l'utilizzo di creme anestetiche locali. In precedenza avevo già provato queste creme senza avere alcun risultato.
Ora sono davvero in preda allo sconforto.
Help!!
[#24]
dopo
Utente
Utente
Egregi dottori,
dopo consulto con il mio andrologo ho aumentato il dosaggio di sereupin passando ad una compressa da 20 mg al dì. Ormai sono tre settimane che assumo sereupin con questo dosaggio ma senza avere alcun tipo di beneficio per quanto concerne l'eiaculazione precoce se non un sonno tremendo.
Il mio andrologo mi ha anche consigliato a questo punto l'utilizzo di creme anestetiche locali. In precedenza avevo già provato queste creme senza avere alcun risultato.
Ora sono davvero in preda allo sconforto.
Help!!
[#25]
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Utente
Utente
Egregi dottori,
ritorno a scrivervi per aggiornarvi sulla mia condizione e chiedere ancora una volta il vostro utilissimo parere. Dopo aver provato, come riportato nei vecchi post, a usare sereupin a diversi dosaggi, in virtù di effetti collaterali a mio parere insostenibili per me (sonnolenza estrema durante il giorno al lavoro e a volte anche al volante) e soprattutto in assenza di benefici tangibili, ho deciso d'accordo con il mio andrologo di sospenderne l'assunzione. Ho continuato ad assumere Cialis 5mg a giorni alterni e sono passato all'utilizzo di creme anestetizzanti prima e preservativi ritardanti poi (più comodi da adoperare rispetto alle creme). Usando insomma una sostanza anestetizzante riesco ad allungare i tempi del rapporto in maniera tale da soddisfare la mia partner e di questo sono troppo felice. Tuttavia mi trovo a dover far fronte ad alcuni problemi. Sia nel caso di creme anestetizzanti (dove sono io a poter scegliere la quantità da usare) sia nel caso di preservativi ritardanti (dove ahimè non posso scegliere la quantità di anestetico da usare) riscontro da un lato la quasi totale sensibilità da parte mia (sento davvero quasi nulla) e dall'altro, credo come effetto di questa insensibilità, mi accade di perdere l'erezione in alcuni casi durante il rapporto in altri poco dopo l'applicazione della crema o del preservativo addirittura prima del rapporto. A dire il vero se assumo cialis con dosaggio di mezza compressa da 5 mg prima del rapporto anche se la sensibilità si riduce riesco comunque a mantenere l'erezione per un tempo sufficiente a completare il rapporto. Ho provato a ridurre fino ad eliminare l'assunzione del cialis e, anche se ho una buona erezione durante i preliminari, non appena applico crema o uso preservativo ritardante, inizio a perdere rigidità fino a perderla del tutto. Ovviamente in quel caso vengo preso dallo sconforto e come in un circolo vizioso non riesco più a recuperare la rigidità iniziale. Dopo aver illustrato la mia condizione iniziale volevo porvi alcune domande. Innanzitutto, avendo riscontrato benefici dall'uso di anestetici piuttosto che da farmaci antidepressivi, sì può dunque affermare che la mia eiaculazione precoce dipende da una ipersensibilità del glande? (il mio andrologo mi ha detto che non ho frenulo corto) Se così è, al di fuori degli anestetici, che mi portano i problemi di cui sopra, esiste una qualche soluzione alternativa? E nel caso volessi continuare ad usare ad esempio preservativi ritardanti è consigliabile comunque sempre assumere il cialis anche se a dosaggi quasi omeopatici per cercare di aiutare l'erezione quando inizio a non sentire più nulla? Da dire che da quando assumo cialis (nell'ultimo periodo mezza compressa di 5 mg ogni tanto che sospendo a volte anche per settimane) ho ripreso ad avere erezioni mattutine che non avevo più avuto per lungo periodo.
Alla luce di quanto detto cosa mi consigliate? Sto iniziando a raggiungere un mio equilibrio ma vorrei riuscire ad evitare spiacevoli situazioni (perdita di erezione) e soprattutto trovare una soluzione che mi svincoli il più possibile dall'assunzione di farmaci (cioè il cialis).
Grazie in anticipo per la risposta e buone feste a tutti.
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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