Il rapporto, il medico mi ha detto che tale dose posso somministrarmela anche quotidianamente

Il mio medico curante mi ha prescritto il daparox il cui principio attivo è la paroxetina. La dose consigliata è di 10 gocce mezz'ora prima del rapporto, visto che però non conosco con certezza quando mia moglie vuole avere il rapporto, il medico mi ha detto che tale dose posso somministrarmela anche quotidianamente. Mia moglie essendo infermiera in un reparto di cure palliative non è d'accordo all'utilizzo, presumo perchè in reparto ne usano e quindi ha paura degli effetti collaterali.
Vorrei sapere se la prescrizione medica è corretta (anche con la somministrazione quotidiana) ed eventualmente come posso tranquillizzare mia moglie, sempre che le sue idee siano infondate.

Ringrazio anticipatamente per la celerità della risposta
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,


l'uso della paroxetina è consentito sia prima del rapporto sia tutti i giorni cronicamente.
il dosaggio è corretto ma si può ulteriormente aumentare sempre nelle riserve del collega che la sta seguendo.

bisogna riconoscere che tali farmaci sono e restano antidepressivi ma ne sfruttiamo l'effetto collaterale per ritardare l'eiaculazione.

consideri che la terapia dell'eiaculazione precoce può ulteriormente beneficiare di alcune norme comportamentali finalizzate ad aumentare la durata del rapporto.

cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
L' eiaculazione e' una disfunzione che compromette la fase dell' orgasmo, caratterizzata dall' incapacita' a procastinare nel tempo il punto di non ritorno eiaculatorio.
L' etiologia e' spesso mista o comunque poliedrica, investendo coppia, cause da cattivo apprendimento sessuale, storia di vita del paziente, cause intrapsichiche , da cattiva gestione dell' ansia e tanto altro.
Il farmaco in cronico oppure on de mand, cioe' al bisogno, e' sempre un sintomatico, credo che un approccio poliedrico, che tenga presente la molteplicicita' di cause correate all' e.p., sia utile.
Le allego, qualche mio aricolo

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1190-eaiculazione-precoce-cause-da-cattivo-apprendimento-sessuale.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/963-eiaculazione-precoce-primaria-e-mancanza-d-erezione-secondaria.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi per le risposte ricevute, ma da tali risposte evinco che occorre un determinato comportamento, è possibile avere o sapere dove trovare una sorta di vademecum? Approfitto per porre un'altro quesito: nel caso in cui non ho un rapporto per più di 30 gg è possibile che alla fine di una "urinata" ho una piccola perdita di sperma, che cosa può significare?
Ringrazio sinceramente
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

preciso che la semplice frequenza dei rapporti consente una miglior controllo dei rapporti: cioè,,con rapporti ravvicinati è possibile migliorare la durata dei rapporti.

circa il secondo punto, è probabile che le perdite che lei riporta siano semplici perdite prostatiche cioè semplici secrezioni prostatiche, favorite dalla mancata eiaculazione.

cordialità
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Il vademecum, non esiste affatto, esistono diagnosi cliniche e terapie mirate.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
counseling psicologico, con particolare attenzione alla sfera della risposta sessuale., psicoterapia
terapia di coppia ad orientamento sessuologico
trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale)
farmaco on de mand( cioè al bisogno).
ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.

Cosa sono le cure palliative? Una raccolta di video-pillole sui farmaci palliativi e la cura del dolore nei malati terminali.

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