Il medico di base mi ha detto di non preoccuparmi

Settembre: principio di erezione cui segue una sensazione di "strappo" tra il pene e l'inguine nella zona sx. Segue un completo afflosciamento. Per i successivi 15 gg non noto alcuna erezione, anche con stimolazione visiva e manuale. L'eiaculazione è raggiunta praticamente con pene flaccido.
Controllo urologico in cui non si riscontra nulla di anomalo. Prescritto Cialis 5 mg per 30-60 gg + ecocolordoppler ed esami sangue in assenza di miglioramento

Ottobre: no miglioramenti

Novembre: "timidi segnali di recupero", ossia principi di erezione, con evidente inferiore turgidità, una maggiore curvatura a sx (lo stesso lato dello "strappo") ed una maggiore difficoltà di scopertura del glande (prob sempre avuto, mai doloroso). Controllo urologico con esito negativo, dove si consiglia di continuare con Cialis per ulteriori 30-60 gg. Si paventano ipotesi di tipo "psicologico" che dovrebbero essere testate dopo i test funzionali/organici.

Gennaio/Febbraio: inizia periodo altalenante. A lunghi periodi "negativi", ossia di assenza completa del desiderio sessuale (mai capitato prima), assenza di erezioni (sia naturali che stimolate - anche con Cialis) e di maggiore flaccidità degli organi sessuali (sensazione apparente?), seguono brevi periodi "positivi", caratterizzati x la presenza di principi di erezione (cmq con turgidità non elevata e con le stesse caratteristiche già indicate in precedenza) anche in assenza di Cialis.

Marzo: durante un periododo "positivo" (sono disoccupato e devo aspettare i tempi asl) sono sottoposto a ecocolordoppler penieno dinamico. Referto: "...dopo la somministrazione del farmaco rapido e simmetrico incremento delle velocità di flusso sistolico che tuttavia superano i 30 cm/s in fase sistolica solo a dx, mentre a sx si raggiunge un picco max sui 29. Conclusione: non disfunzione erettile su base vascolare arteriosa". In quella sede la "fuga venosa" era un po' alta, ma il medico ha addebitato la situazione all'ambiente poco consono per mantenere un'erezione Mi è consigliato di smettere col Cialis, stare calmo e "cercare donne"

Aprile: inizio mese "positivo" e poi calante. Mi sottopongo alle analisi del sangue: LH 5.3; FSH 3.2; Prolattina 5.8; TH 373.8; T libero 8.0; T biodisponibile 204.0. Il medico di base mi ha detto di non preoccuparmi.
Verso fine mese, durante una serata, stessa sensazione di "strappo" cui sono seguite palpitazioni e sudori freddi. Assunzione immediata di Cialis senza alcun esito per circa 7-10 gg.

Maggio: giorni 1-2 "positivi", da oggi forte periodo "negativo".

Domande:
Cosa sta succedendo? Perchè non ho più desiderio?
Il livello di Testosterone è corretto?
Potrebbe essere sopravvenuto anche un problema di fimosi/parafimosi?

Mi scusi, ma ora inizia la paura!

P.S.
Non ho mai avuto dolori nella minzione nè ematurie, nè ematomi esterni.
Non ho una vita facile, nè con il lavoro, nè con le donne, nè con le persone, ma se queste fossero le cause effettive, allora il problema dovrei averlo da circa 20 anni
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

lasci perdere tutte le ipotesi di diagnosi azzardate e poco probabili; da quello che ci racconta un altro possibile fattore in causa potrebbe essere quello psicologico.

Comunque ora bisogna risentire in diretta il suo andrologo.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 214 11
Gentile utente
Consiglierei insieme alle visite andrò logiche anche una visita psichiatrica vista anche l ipotesi psicologica rispetto all erezione e vista anche la sua difficoltà relazionale.
Consideri inoltre che rispetto a continue disfunzioni e quindi continue mancanzae o perdite d erezione e possibile che come difese alcune persone sviluppino un calo del desiderio quindi questo potrebbe essere il suo caso oppure il calo potrebbe essere la conseguenza anche del suo stato di vita attuale dove sembra che le cose non le girino bene.
Diventa importante in questi casi provare a reagire alle situazioni quotidiane.
Buone cose

Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie ad entrambi per la solerte risposta.

A beneficio di entrambi: a fine mese vedrò nuovamente l'andrologo.

Da quanto ho capito, nessuno di voi paventa, con i dati in vs possesso, la presenza di altre potenziali problematiche di carattere "organico", da testare attraverso ulteriori accertamenti. Corretto?

Vorrei capire come affrontare il tema "psicologico": esistono test autovalutativi, libri, training autogeni su cui lavorare? Devo ammettere di non aver mai avuto un grande feeling con la categoria e di essere piuttosto "sulla difensiva" in tal senso, ma di certo devo cercare di guarire e le mie "restrizioni mentali" devono essere superate.

Al Dott Del Monte chiedo cosa significhi la frase "..come difese alcune persone sviluppino un calo del desiderio quindi questo potrebbe essere il suo caso..": si tratta di un blocco di carattere psicologico (tipo "la volpe con l'uva") oppure di qualcosa di "chimico" (alterazione di qualche secrezione ghiandolare)?

Grazie
[#4]
Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 214 11
Gentile lettore
La sessualità in diversi casi e' l espressione anche della propria vita privata e sociale.
Una vita ritirata "sulla difensiva" e con "restrizioni mentali" in alcune situazioni porta ad una sessualità con difficoltà .
Non è una questione di libri o di tecniche sopratutto nel caso come il suo dove una vita con pochi stimoli può portare ad una sessualità difficile da esprimersi in toto. Combattere per un lavoro, per una donna in alcuni casi riattiva anche la propria sessualità .
Il calo del desiderio che in alcune situazioni si verifica dopo continue problematiche erettive e' comunque qualcosa di meno doloroso di una perdita costante d erezione per alcuni uomini.
Quindi nel caso come il suo potrebbe essere utile un lavoro di psicoterapia per poter affrontare fondamentalmente le sue difficoltà relazionale (prim di preoccupar si Dell erezione e importante conoscere una donna. pensare di non voler conoscere nuove donna perché si hanno problematiche d ereZione in molti casi e' un autoinganno.)
Buone cose
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
gentile Utente,
alle indicazioni dei Colleghi, le allego qualche lettura, che non può essere sostitutiva di una consulenza reale .

Ottimale sarebbe affiancare la farmacoterapia da lei assunta alla comprensione e disamina delle cause che hanno portato la disfunzione sessuale a manifestarsi .


Per ogni disfunzione sessuale, dobbiamo analizzare sempre :
i fattori predisponenti, fattori precipitanti ed i fattori mantenenti ed in più la “storia del disturbo” , dire che si tratta di un problema psicologico è riduttivo e non significa nulla dal punto di vista clinico

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

esistono sicuramente problemi psicologici, psichiatrici che possono disturbare od impedire una valida erezione ma nella stargrande maggioranxza dei casi si tratta di problemi organici, vascolari, ormonali, che impediscono l'insorgere di una valida e soddisfacente erezione.
L'ipotesi di un trauma cavernoso ( non ci dice come sia avvenuto quello "startto" ) che determina una reazione fibrosa del tessuto cavernsoa tale da impedire una ottimale erezione è una ipotesi valida ma dovrebbe essere dimostrata con le opportune tecniche.
Non sono molto d'accordo con l'atteggiamento terapeutico che le è stato consigliato...cialis senza una diagnosi precisa??...
forse un esamee rigiscan o una rivalutazione da parte di un andrologo specialista sarebbe opportuna
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per le puntualizzazioni che sono state fornite. Ho letto il tutto attentamente, e tengo a precisare, se utile per ulteriori commenti che:
- non sono fumatore
- ho il colestorolo un po' alto (colesterolo totale: 254; HDL 51; Trigliceridi 114)
- mi concedo 3-4 birre la settimana durante il w-e
- fino a qualche mese fa andavo in palestra 3-4 volte la settimana. Ora sono fermo, anche perchè i soldi scarseggiano: tento di andare a correre o in bicicletta 1-2 volte la settimana
- non sto assumendo farmaci

Per quanto riguarda, chiamiamolo così, "l'evento scatenante", è così avvenuto: mentre stavo seduto ho avuto questo "principio di erezione" che è durato pochi secondi. Dopodichè, la sensazione di "strappo" sul lato sx tra pene ed inguine, la sensazione di una specie di rapidissimo "svuotamento" e l'afflosciamento. Il tutto nell'arco di pochi secondi.

Ad un controllo visivo (fatto da me pochi minuti dopo): non avevo alcun segno di ematomi e/o altri elementi "preoccupanti". E così anche nei giorni a seguire, escludendo, naturalmente, la mancanza di erezioni.

Oltre al problema "fisico", che necessita assolutamente di una soluzione, ciò che mi sorprende ulteriormente in senso negativo è il brusco calo del desiderio e dei "pensieri sessuali" (perdonate il termine, ma non riesco a trovarne uno migliore) che erano (e vorrei tornassero ad essere) la normalità fino a quel momento.
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

tutto quello che ci scrive ci conferma a darle l'indicazione ora di sentire in diretta un bravo andrologo.

Nel frattempo si legga anche questo link:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html

Un cordiale saluto.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Per il momento, ancora una volta, grazie per i suggerimenti.

A fine mese vedrò l'andrologo ed aggiornerò la situazione.
[#10]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
settimana scorsa ho effettuato la visita andrologica.

Riporto subito la parte core del referto: "Dal punto di vista organico ecodoppler nella norma ed esami ematici e ormonali nella norma [..] Si consiglia SENSIMEV BLU per 30 gg".

Per completare il quadro, parto dicendo che nell'ultimo mese, complici anche le condizioni economiche lontane dall'essere floride, ho assunto molto meno Cialis, ed i periodi "positivi" e "negativi" si sono comunque alternati. Dal mio punto di vista, l'erezione è molto "blanda" e lontana dall'essere ritenuta simile a quella precedente il fatto scatenante.

La sola cosa che mi consola è la durata dei periodi bui: sembrano essere più brevi (lo so, sto scrivendo un msg dopo solo 20 gg dai primi, però ho avuto la sensazione che questo mese sia stato più "attivo", nonostante non sia cambiato nulla nel mondo esterno).

Sostanzialmente, l'andrologo ritiene che allo stato dei fatti la variabile psicologica incida in maniera decisiva: l'insoddisfazione per la situazione economica e sentimentale non possono non avere ripercussioni dal punto di vista fisico. Per questa ragione, dopo aver relegato l'uso del Cialis "al bisogno", mi ha indicato l'integratore di cui sopra, da utilizzare anche per verificare la necessità di utilizzare quotidianamente un farmaco che, come noto, costa parecchio.

C'è stato anche un commento del medico che mi ha lasciato piuttosto perplesso e scosso, ossia l'impossibilità di arrivare ad un miglioramento tale da riportare le condizioni complessive come prima dell'evento scatenante le attuali problematiche. O almeno, questo è ciò che ho capito io.

Le sue parole, alla mia considerazione del fatto che la turgidità sia molto inferiore, così come "l'altezza" raggiunta in erezione, sono state più o meno queste: "più di così, obiettivamente, non si può fare. L'esame strumentale dimostra che l'erezione c'è e ciò fa propendere per la causa psicologica. Anche il fatto di avere delle erezioni naturali, porta a trarre le medesime conclusioni. Lo stato professionale (ed anche personale) di certo non aiuta, ma conduce alla stessa diagnosi... A livello arterioso il sangue arriva (anche se un po' ai limiti, aggiungo io, ndr), per ridurre la fuga venosa si può agire con il Cialis, ma per il resto, la medicina e la chirurgia non possono nulla.... Il trauma evidentemente c'è stato: non si è intervenuti subito - di certo perchè non era necessario - ed il tessuto albugineo comunque ha avuto uno stress e, magari, oggi ha anche qualche cicatrice che rende più difficoltosa l'erezione. E' necessario convivere con questa situazione, perchè non esiste tecnica chirurgica o trattamento in grado di riportare la situazione in condizioni di normalità".

Grazie fin da ora per chi vorrà commentare e consigliare i passi successivi.
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da tutto quello che ci scrive, ora mi sembra molto saggio ed utile seguire per bene tutte le indicazioni cliniche già ricevute dai suoi medici di riferimento..

Ancora cordiali saluti.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,

colgo l'occasione per ringraziare tutti i medici che gentilmente hanno fornito il proprio parere con le poche informazioni disponibili.

Parto dicendo che, certamente, è mia intenzione continuare a seguire le indicazioni ricevute dai medici, e, peraltro, è proprio ciò che sto facendo.

Tuttavia (e purtroppo) in questi giorni, sto vivendo una delle tanti fasi "negative" e già devo ammettere che quanto scritto in precedenza, ossia la "sensazione" di una migliore reattività, non corrisponde più alla realtà dei fatti.

Ciò che mi piacerebbe capire è la causa di questi continui "sbalzi" che, obiettivamente, non riesco minimamente a comprendere: non cambio dieta, non cambiano le condizioni esterne, non cambia lo stile di vita, etc..... E allora, ciò che chiedo è: prima di intraprendere il percorso con uno psicologo, esiste qualche altra variabile endocrina, neurologica, o altro che sarebbe opportuno considerare? Insomma, come dice la saggezza popolare, ho fatto 30, posso fare anche 31....

Grazie a chi vorrà rispondere.
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da tutto quello che ci scrive, il 31 è quello di sentire, se indicato sempre dal suo andrologo, un bravo psicologo.

Ancora cordiali saluti.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

sono ad aggiornare la mia situazione dopo quasi ormai 2 mesi.

Sto facendo il secondo mese di trattamento con Sensimev Blu: al momento non sto vedendo particolari benefici, nel senso che non si tratta della panacea per quanto sto vivendo. Nel frattempo, ho provato a smettere con il Cialis.

Rispetto ai mesi precedenti e fino a qualche giorno fa, ho notato un leggero miglioramento, addirittura per ben una settimana consecutiva, al risveglio, erano presenti erezioni - anche se ben lontane dall'essere ritenute "normali".

Da circa una settimana a questa parte, sono nuovamente caduto in uno dei tanti "periodi negativi", che stanno anche durando parecchio e ciò non fa altro che amplificare le mie preoccupazioni. Ad esempio, pur tentanto più volte, non ho reazioni di alcun genere nè a stimolazioni manuali, nè visive: mi sembra di essere tornato indietro all'anno scorso.... Ed all'inizio di tutto, ancora una specie di sensazione di "svuotamento" (senza senza sensazione di "strappo" questa volta) del pene durante un'erezione: da allora nessuna reazione.

Inutile sottolineare che il contesto esterno non si è modificato.

Dal punto di vista fisico sento il pene molto flaccido, quasi intorpidito ed "esterno" al mio corpo, nonostante il desiderio sia presente. Mi sembra quasi che il sangue non riesca ad "arrivare a destinazione" (spero possiate perdonare queste spiegazioni poco sofisticate).

Dai recenti controlli del sangue (sono donatore AVIS), è emerso un valore del colesterolo totale un po' alto (281), mentre gli altri valori sono nella norma. Purtroppo non posso calcolare qualche indicatore di rischio perchè è monitorato solo il valore totale.

Non ho ancora sensito l'urologo: una ulteriore visita di controllo l'avrò solamente a fine settembre, mentre il mio medico curante, per il momento, mi ha proposto di evitare la terapia con lo psicologo.

Di per sè non ho una domanda specifica da porre, forse è più uno sfogo che altro, ma spero possiate darmi qualche ulteriore consiglio.
[#16]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Purtroppo il consiglio che possiamo darle, in una situazione così complessa, è quello di sentire o risentire in diretta il suo andrologo od urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
dietro vostro consiglio (ma non solo), sono riuscito ad anticipare la visita di controllo di settembre a settimana scorsa.

Tralasciando i dettagli della visita, che è stata più che altro una chiacchierata, fondata sul fatto che, statisticamente, un problema diverso da quello psicologico ha (o avrebbe) una probabilità di accadimento inferiore allo 0,1%, alla fine non è emerso nulla di nuovo.

Lo specialista ha affermato (anzi, l'ha scritto pure sul referto) che, in funzione dei risultati dell'ecocolordoppler, il sospetto di DE su base funzionale è suggestivo e, comunque, occorre osservere un certo tempo per una evoluzione positiva che dovrebbe durare almeno fino ad inizio 2014 momento in cui, qualora questi problemi dovessero perdurare, sarebbe opportuno rifare esami ormonali ed accertamenti strumentali.

Peccato, e qui lo dico un po' polemicamente, che io sia ormai da un anno in questa situazione. Ora mi chiedo: il risultato dell'ecocolordoppler è effettivamente sempre così veritiero? O meglio, può dare dei "falsi negativi" (nel senso di non riscontrare nulla quando c'è invece qualche problema)?
Credendo di fare cosa gradita, riporto il referto dell'ecocolordoppler: "...dopo la somministrazione del farmaco rapido e simmetrico incremento delle velocità di flusso sistolico che tuttavia superano i 30 cm/s in fase sistolica solo a dx, mentre a sx si raggiunge un picco max sui 29. Conclusione: non disfunzione erettile su base vascolare arteriosa". A scanso di equivoci, ricordo anche che In quella sede la "fuga venosa" era un po' alta, probabilmente dovuta al contesto esterno (o almeno così ha detto il medico).

Poichè un paio di messaggi sopra mi è stato consigliato come ulteriore passaggio per l'analisi del problema: ritenete effettivamente opportuno iniziare una terapia psicologica?

Grazie a tutti coloro che vorranno continuare ad aiutarmi ad affrontare questo problema che mi sta rendendo la vita praticamente impossibile.


[#18]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se il suo andrologo le ha detto che : "un problema diverso da quello psicologico ha (o avrebbe) nel suo caso una probabilità di accadimento inferiore allo 0,1%...", è sicuramente indicata una attenta valutazione con esperto psicologo.

Ancora cordiali saluti.
[#19]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le indicazioni.

A questo punto credo sia utile anche la valutazione con uno psicologo: proverò a parlarne con il medico di famiglia, anche perchè in questo modo si potrà avere un quadro più chiaro per i primi mesi del 2014.

In ogni caso, la situazione non sembra sbloccarsi nonostante io segua le prescrizioni. Ed è proprio tutto questo che non riesco piu a sopportare: già il fatto di dover ormai convivere con questa "disabilità", perchè evidentemente di ciò si tratta, è francamente piuttosto difficile (indipendentemente dal fatto che si sia playboy o il completo contrario), e poi, come se ciò non bastasse, nemmeno la soddisfazione del "recupero" attraverso le cure. E' un po' troppo dura, almeno per me...

Cordiali saluti
[#20]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
gentile lettore,

le sue considerazioni sono tutte motivazioni che dovrebbero partala automaticamente verso una valutazione psicologica.

Ancora un cordiale saluto.
[#21]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

Sono ormai giorni che sto vivendo una fase molto dura, in quanto sto notando un'assenza totale di erezioni al risveglio e, durante il giorno, un'incapacità totale di mantenere l'erezione. In particolare, anche dopo lunga stimolazione, l'erezione - quando arriva - si presenta con un livello di turgidità pari si e no al 20% e, in pochissimi secondi, regredisce, lasciandomi un pene molto flaccido e di dimensioni ridottissime (le stesse che si hanno dopo ore di sport o a contatto con l'acqua fredda). E, tra l'altro, in questi giorni sto anche assumendo SENSIMEV BLU.... Mi chiedo: questa continua "ciclicità" che sto vivendo fin dall'inizio del problema potrebbe avere origine endocrina o ormonale? Se si, cosa dovrei monitorare?

Leggendo i vari consulti presenti su questo sito e su altri siti gestiti da medici, sto maturando l'idea che possa esistere (anche) un problema veno occlusivo o un più generale problema circolatorio. In tal senso,il colesterolo un po' alto e le estremità di mani e piedi quasi sempre fredde, da quel che ho letto, sono compatibili con la mia situazione. Ciò che non ho ancora capito è come valutare dal punto di vista "tecnico" questa potenziale causa. Come avviene la valutazione? Tra l'altro l'ecocolordoppler penieno cui sono stato sottoposto, a detta del medico, mostra una fuga venosa un po' alta (che è stata addebitata al contesto ambientale poco incentivante per un'erezione) ed una velocità velocità di flusso sistolico che tuttavia supera i 30 cm/s in fase sistolica solo a dx, mentre a sx raggiunge un picco max sui 29.

Oltre a quanto scritto, che ho inserito nel messaggio con la speranza che qualche medico mi "prenda per mano" e mi spieghi come affrontare la situazione, che, mi rendo conto, passa anche dallo smettere di continuare a pensare tutto il giorno al problema, il vero tema del mio messaggio è la terapia psicologico-sessuale.

Domani, finalmente, il medico di famiglia tornerà dalle ferie e potrò parlargli della valutazione psicologica che intenderei fare. Purtroppo, per sua stessa ammissione, il medico in questione non ha molta esperienza in problemi di deficit erettile in soggetti aventi la mia età (38 anni da poco compiuto) ed io, attraverso la lettura di quanto riportato in questo ed altri siti, ho la sensazione che l'approccio psicologico debba essere molto specifico e selettivo. Considerato il mio stato e la ricchezza di elementi che credo di aver fornito in questo e nei precedenti messaggi, che tipo di trattamento e di professionalità mi consigliate di chiedere al mio medico? Dal punto di vista economico, questi trattamenti possono essere forniti anche dalle ASL in regime di servizio sanitario nazionale?

Grazie ancora per la pazienza e la disponibilità.
[#22]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo non bastano tutte le sue numerose autosservazioni sulla sua situazione clinica per permetterci di indicarle, da questa postazione, quale indirizzo psicologico intraprendere.

Meglio parlarne in diretta con il suo medico di fiducia; lui sicuramente saprà darle delle precise indicazioni anche sulle strutture pubbliche o private convenzionate che operano vicine alla sua residenza.

Un cordiale saluto.
[#23]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

dopo tanti mesi sono ad aggiornare la mia situazione. Evidentemente, come la tanta esperienza accumulata vi suggerirà, non è per portare "buone nuove"....

Riprendendo quanto già scritto in precedenza, anche su suggerimento del medico di famiglia, non ho ancora effettuato alcun consulto psicologico-psichiatrico: fondamentalmente, il medico ha seguito il consiglio datomi dall'andrologo durante l'ultima visita, in cui si suggeriva di attendere il 2014 per nuove valutazioni.

Da Agosto ad oggi, sono emerse alcune novità, poche appena positive, altre piuttosto negative. Tra le prime, annovero una maggiore sensibilità agli stimoli, anche visivi.

Tra le seconde, che sono in numero ben superiore, ho notato uno scemare fino a diventare completa mancanza di quelle che, per le persone normali, sono erezioni mattutine, mentre per il sottoscritto erano semi-erezioni (ossia ben lontane dall'essere ritenute "normali" e uguali a quelle di ciò che accadeva ormai quasi 18 mesi fa).

Inoltre, all'inizio di quest'anno, ho avuto ancora quella sensazione di "strappo", cui è seguita la sensazione di "svuotamento". Da tale momento la situazione è ritornata a peggiorare, nel senso che, a momenti di mancanza totale di reazioni (come negli ultimi 10 giorni, ad esempio), ora si alternano momenti in cui esiste un afflusso di sangue al pene, ma, dopo pochi secondi e/o appena scopro manualmente il glande, il pene torna flaccido come dopo un'eiaculazione.... Facendo seguire a tale inflaccidimento una stimolazione manuale, noto una specie di "tentativo" di erezione, che, tuttavia, dopo pochi secondi o si trasforma in un nuovo inflaccidimento, o in un'eiaculazione con pene flaccido.

A tutto ciò posso aggiungere che, complessivamente, sento il pene molto flaccido, quasi intorpidito ed "esterno" al mio corpo, nonostante il desiderio sia presente.

Per vostra conoscenza, sottolineo anche che da Settembre non assumo Cialis ed ho assunto solo 2 scatole di Sensimev Blu

Ed ora qualche domanda:
- Oltre al controllo dei livelli ormonali (LH; FSH; Prolattina; TH; T libero; T biodisponibile), quali altri controlli ematici avrebbe senso fare?
- Ha senso rifare l'ecocolordoppler penieno?
- Quali altri esami avrebbe senso chiedere?
- Dando per scontato che la terapia psicologica abbia (ancora) senso, andrebbe affrontata prima, in concomitanza, dopo questi eventuali nuovi accertamenti?

Grazie come sempre per le risposte che vorrete darmi.
[#24]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

mi sembra che lei, in questo momento, non sia seguito da nessuno con specifiche competenze andrologiche e ci pone infatti delle domande un po' assurde nonché ripetitive; comunque, detto questo, oltre alle valutazioni ormonali, da lei elencate, generalmente viene anche chiesto un normale emocromo completo, glicemia, colesterolemia frazionata, trigliceridemia e tutte le eventuali valutazioni ematochimiche che, dopo un attento esame clinico, sono necessarie.

Concludo confermandole poi tutte le considerazioni già indicatele nelle nostre precedenti risposte.

Ancora cordiali saluti.
[#25]
dopo
Utente
Utente
Gent.le Dott. Beretta,

La ringrazio per la cortese e veloce risposta.

L'obiettivo della mia ennesima richiesta, e qui mi scuso se ciò non fosse emerso (anche) dal tono dei precedenti interventi, è di ottenere suggerimenti da esperti medici sul trattamento di una condizione di salute che, a mio modesto avviso, non può ritenersi "normale".

Pertanto, grazie per il suggerimento in merito agli esami da richiedere: da solo non ci sarei mai arrivato e, in questo modo, alla prossima visita, arriverò con maggiori informazioni.

Mi rendo conto che le domande possono sembrare assurde e ripetitive e, certamente, da un punto di vista clinico, sono da classificare come eccessivamente ridondanti. Però sono la somma di più ingredienti: una vicenda non usuale che si reitera nel tempo, un paziente (lecitamente o no) allarmato da e per le proprie condizioni di salute, un medico di famiglia con specializzazioni in altri ambiti e l'impossibilità economica di farsi seguire da un medico ad hoc (e la conseguente necessità di affidarsi ai tempi ed alle procedure del SSN). Questa purtroppo è la realtà dei fatti. Spero, in ogni caso, di continuare a ricevere anche in futuro un valido supporto come è stato fino ad oggi.

Grazie ancora.

[#26]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Certo, senza problemi, se lo ritiene utile, ci riaggiorni.

Ancora un cordiale saluto.
[#27]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,

seguendo il consiglio ricevuto, riaggiorno la mia situazione.

Ho avuto un nuovo incontro con l'andrologo ed ho rifatto le analisi ormonali.

Per quanto riguarda gli ormoni, lo specialista ha detto che va tutto bene (LH 3.1 - FSH 2.4 - Prolattina 8.5 - TH 405.9 - Testosterone libero 8.5ng/dl 2% - Testosterone biodisponibile 226ng/dl 55% - DHEA-S 190).

Per il resto, nella visita è emerso (cito dal referto): "il paziente riferisce ansia lavorativa e ansia da prestazione.... Obiettivamente addome e genitali nella norma. Prostata x1, di consistenza normale, non dolente.... Consiglio: ecografia reni-vescica-prostata (quesito diagnostico: segni di flogosi prostatico-vescicolare?), spermiocoltura (segni clinici di prostatite), valutazione psicosessuologica, spedra 100mg - 1 cpr 20' prima rapporti.

Personalmente, nonostante le rassicurazioni, la situazione non mi quadra per almeno due ragioni.

La prima può essere riassunta nel fatto che, nemmeno stavolta, ho ottenuto una spiegazione / motivazione in merito al fatto che (cito dal referto perchè è stato "messo a verbale") "le difficoltà erettili sono fluttuanti, con periodi di maggior difficoltà e periodi in cui va meglio e ritornano le erezioni spontanee" (da aggiungere: erezioni che, comunque, non raggiungono il 100%).

La seconda è riconducibile alla mia superficialità, ossia al fatto che non ho chiesto quale fosse la relazione tra l'ecografia e la spermiocoltura e la mia disfunzione erettile. Purtroppo, il medico di famiglia mi ha detto che non può aiutarmi a comprendere tale relazione.

In ogni caso, dal giorno della visita (24 aprile), non ho avuto alcuna erezione, anche in presenza di stimoli visivi e manuali (e ancora una volta, l'eiaculazione è raggiunta praticamente con pene flaccido).

Apprezzerei molto che qualche medico del sito mi aiutasse a capire... La prossima visita - per un controllo e per la visione degli esami - è fissata per luglio...

Grazie ancora.
[#28]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da questa postazione dobbiamo purtroppo rimandarla al suo andrologo di fiducia perché anche a noi, con i dati che ci ha fornito e senza una valutazione clinica diretta, non possiamo comprendere la relazione che esiste "tra l'ecografia, la spermiocoltura e la mia disfunzione erettile".

Non sia più "superficiale" e rivolga questi quesiti specifici e particolari, in diretta, al suo specialista di riferimento.

Ancora cordiali saluti.
[#29]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

aggiorno la situazione, anche se credo che, per quanto sta accadendo, forse sarebbe più corretto aprire un altro post.

Ho eseguito l'ecografia prescritta e, secondo il medico referente, non è emerso nulla di anomalo. Più complicato, e molto più doloroso, si è rivelato essere il percorso per la spermiocoltura e la ricerca di chlamydia.

Dopo aver interpellato vari laboratori diagnostici della zona in cui abito, mi è stato più volte sottolineato che la ricerca di chlamydia non è effettuabile su liquido seminale. Pertanto, mi è stato consigliato di (o meglio, sono stato indotto a) fare un tampone uretrale completo ed una spermiocoltura (cui aggiungere due urinocolture - una prima ed una dopo la raccolta dello sperma). Essendo il consiglio proveniente da più fonti e comunque avallato dal medico di famiglia, ho deciso di seguire la procedura proposta. Inoltre, voglio anche precisare che non ho mai avuto alcun dolore e/o bruciore nella minzione oppure delle "perdite".

Stamani, convinto che i consigli dei medici vadano seguiti, ho effettuato il tampone uretrale (4 campioni): mi sono pentito di averlo fatto.... Ancora ora ho un dolore allucinante e, nonostante gli antidolorifici, durante i tentativi di urinare, verso più lacrime dagli occhi che urina dal pene.

In particolare, ho provato molto dolore fin dal primo prelievo e, con il terzo ed il quarto, ho visto addirittura del sangue uscire dal glande. Il medico (o il macellaio, a questo punto) è rimasto piuttosto stupito ed ha detto chiaramente che una situazione del genere è associabile solamente ad un'infiammazione pregressa....

Io non credo minimamente a questa versione e ritengo, nel mio piccolo, di essere stato vittima dell'imperizia del medico...

Ora le domande:
1) La causa della perdita di sangue e della certa lesione dell'uretra è da addibitare all'imperizia del medico?
2) Cosa devo fare per alleviare il dolore? Per quanto tempo è lecito ritenere che possa durare? (nei prossimi giorni ho alcuni impegni di lavoro e devo essere obbligatoriamente al 100% e non posso indossare abiti che mi aiutano a sopportare meglio la situazione)
3) Tenendo conto del fatto che prima non avevo nulla e che ora ho dolore, devo temere qualche peggioramento anche per il futuro (se fosse così, sarebbe una beffa e potrei fare veramente gesti inconsulti)?
4) Quanto tempo devo aspettare per la spermiocoltura e l'urinocoltura (ad esempio, per evitare che siano trovate tracce di sangue non addebitabili ad alcun problema se non quello della lesione che, certamente, il medico mi ha provocato)?
5) Esiste qualche indagine sostitutiva del tampone uretrale?

Come sempre, grazie.
[#30]
dopo
Utente
Utente
Integro il messaggio precedente. Dopo 10 ore dall'esecuzione dell'esame, il dolore è praticamente insopportabile.

Tra l'altro, e ciò mi preoccupa non poco, durante la minzione, sono evidenti tracce di sangue, che rimangono anche dopo aver "sgocciolato" il pene.

Il pene, inoltre, risulta essere tutto dolorante, ma soprattutto la parte sotto il glande che mi fa letteralmente "saltare dal dolore" al solo tatto. Addirittura, è doloroso scoprire il glande a pene flaccido...

E' facilmente intuibile cosa stia augurando al medico che mi ha causato tutto ciò...
[#31]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

la sua è una storia un pò particolare e strana.

Si parte dal presupposto che, se non si hanno secrezioni uretrali importanti e si vuole cercare se è presente la Chlamydia, è sul secreto prostatico o sul liquido seminale che la si cerca.

Da qui le nostre considerazioni successive.

Aspetti a parlare di imperizia e riconsulti ora in diretta il suo medico di riferimento.

Cordiali saluti.
[#32]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,

se la mia storia suona "particolare e strana" a Lei che è medico, si figuri al sottoscritto...

Non sono riuscito a trovare l'andrologo per parlare della mia situazione, ma ho contattato il medico di famiglia che non ha confutato l'ipotesi di un tampone un po' troppo "energico"...

Per evitare ulteriori complicazioni, mi ha consigliato, per 3-4 giorni, di assumere antidolorifico (ad esempio, Aulin o OKI) e di prendere un antibiotico (ciproxin 500 mg) per 3 giorni. A suo avviso, questo lasso di tempo dovrebbe essere sufficiente per rimarginare la ferita...

Comprendo benissimo che, un po' per ruolo, e molto per competenza, Lei debba "difendere" la categoria invitandomi a non parlare di imperizia, ma indipendentemente da qualsiasi altra ragione, il sottoscritto, prima dell'esecuzione dell'esame, non doveva temere di dover urinare.... Spero che il mio pensiero possa essere almeno compreso...

Saluti.
[#33]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Pensiero compreso; adesso il nostro invito è quello di seguire attentamente tutte le indicazioni ricevute dal suo medico di famiglia.
[#34]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

inizio con il dire che finalmente il dolore apparso con l'esecuzione del tampone uretrale è praticamente sparito, anche se ho dovuto attendere qualche giorno in più rispetto a quanto preventivato dal medico.

Credendo di fare cosa corretta (magari la mia storia è utile a qualche medico e/o soggetto che versa nelle mie stesse condizioni), riporto i risultati degli esami effettuati:
- Esame colturale Neisseria Gonorrhoeae - Mycoplasmi - Clamydia Trachomatis: negativi
- Esame batterioscopico (color. Gram): alcuni leucociti

Il medico di famiglia ha detto che tutto l'esame può ritenersi negativo e non esiste alcun bisogno di terapia farmacologica. Credo che tale conclusione possa essere condivisa.

In ogni caso, i "problemi originali" continuano a rimanere: sono giorni che non riesco ad ottenere l'erezione, nè con l'aiuto del Cialis, nè con l'aiuto di Spedra (e ancora una volta, l'eiaculazione è raggiunta praticamente con pene flaccido).

Purtroppo gli ambulatori ospedalieri sono al collasso e non ho la possibilità di vedere l'andrologo prima di luglio...
[#35]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Risenta, a questo punto, in diretta almeno il suo medico di famiglia.

Un cordiale saluto.
[#36]
dopo
Utente
Utente
In attesa di effettuare il tanto agoniato incontro / visita di controllo con l'andrologo, che avverrà verso la fine mese, riporto, anche per correttezza e rispetto della tanta disponibilità dei medici presenti sul sito, i risultati dell'esame colturale su liquido seminale. Una sola parola: negativo.

Tuttavia, i problemi già più volte segnalati in precedenza continuano a manifestarsi, con tutti gli effetti facilmente immaginabili sulla qualità della mia vita.

Anche su consiglio del medico di famiglia, prima di intraprendere altre iniziative (ad esempio, un supporto psicologico), attenderò il responso dello specialista.

Grazie
[#37]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, a valutazione colturale negativa, mi sembra un atteggiamento di fondo sostanzialmente corretto.
[#38]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

sono appena tornato dalla visita andrologica.

Il referto medico, ancora una volta, è molto chiaro: dagli esami effettuati non emerge alcun indizio di problematiche organiche. Pertanto, lo specialista ha concluso che l'origine psicogena è la più probabile.

In questo senso, mi ha fornito i nomi di alcuni suoi colleghi che, in regime di libera professione, trattano questo tipo di problematiche. Inutile sottolineare che io non posso permettermi di sostenere tali tariffe (li ho chiamati tutti, tutti gentili e disponibili, ma tutti estremamente cari per me...).

Durante la visita, ho chiesto più volte al medico di fornirmi una spiegazione su come mai da tempo non riesca ad avere un'erezione, oppure perchè nè Spedra nè Cialis facciano più effetto (ed infatti ho auto-sospeso la somministrazione), oppure, ancora, sulle motivazioni che portano ad avere dei periodi "altalenanti" e, non da ultimo, sui motivi per cui non avrebbe senso rifare test diagnostici come l'ecocolordoppler e/o altri esami specifici in questo momento in cui, di fatto, non riesco ad avere un'erezione anche parziale.

A nessuna di queste domande ho avuto risposta. O meglio, la risposta è stata quella di effettuare un consulto psicosessuologico (o qualcosa del genere) e di non continuare a pensare al problema.... Ovviamente, dal mio punto di vista, molto facile a dirsi, ma praticamente impossibile a farsi.

Ora devo trovare delle strutture pubbliche convenzionate con il SSN in grado di fornire questo genere di prestazioni. Qualcuno dei medici qui presenti potrebbe aiutarmi? Indico solo le regioni: Emilia, Veneto, Trentino, Lombardia...

Grazie, come sempre.
[#39]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Purtroppo non ho referenze personali da indicarle ma sicuramente qualche struttura consultoriale, vicina alla sua residenza, sarà in grado di orientarla verso il professionista convenzionato da seguire.

Ancora un cordiale saluto.
[#40]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
aggiorno la mia "scheda" dicendo che, finalmente, sono riuscito a trovare una struttura convenzionata disponibile ad effettuare almeno uno "screening" della mia, chiamiamola così, patologia. Avrò a disposizione solamente pochi incontri con uno psicologo e spero di avere indicazioni preziose, anche se non credo che un numero così esiguo di incontri (tra cui quelli iniziali per conoscerci reciprocamente) possa bastare. Comunque, meglio così che nulla...

Purtroppo sto scoprendo che il SSN non ritiene il deficit erettile e la terapia psicologica sufficientemente importanti da essere oggetto di "servizio pubblico".... Cosicché chi, come il sottoscritto, non può permettersi di affrontare un percorso con un professionista "privato", si trova, oltre al danno, anche la beffa... Ancora una volta, il volontariato rappresenta una vera e propria ancora di salvezza per molte persone che hanno problemi...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

le sue osservazioni generali sono tutte attuali e condivisibili.

Ancora un cordiale saluto.
[#42]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

inizio con il dire che la mia situazione, nonostante il supporto psicologico che sto seguendo, NON è per nulla migliorata, anzi, è decisamente peggiorata, in quanto è ormai un mese che, oltre a non avere principi di erezioni mattutine, non riesco nemmeno ad ottenere erezioni utilizzando cialis (o anche spedra). O meglio, ad un primo, chiamiamolo così, principio di erezione (nel senso che sento che al pene arriva sangue con relativo - lieve - ingrossamento), segue un repentino afflosciamento (dopo pochissimi secondi). Inutile sottolineare che l'eiaculazione è raggiunta con pene flaccido.

Il mio andrologo, forse perchè in procinto di gettare la spugna, mi ha indirizzato presso un collega i cui costi, però, per me NON sono sopportabili.

Io vorrei ripetere il test dell'ecocolordoppler ed eventualmente fare anche una cavernosometria o qualche altro esame di "seconda linea", in maniera tale da avere maggiori dettagli, prima di tutto per me stesso e, in seconda battuta, anche per avere più dati qualora volessi chiedere anche un solo "consulto" al predetto luminare.

Tenendo conto che:
1) alla stessa richiesta il mio andrologo attuale ha già risposto dicendo di non conoscerne
2) alla stessa richiesta il mio medico di famiglia ha già risposto dicendo di non conoscerne
3) ho già telefonato a tutte le asl nel raggio di 150 km dal mio luogo di residenza
4) ho già contattato i principali ospedali pubblici delle città più importanti

Come faccio a trovare presidi ospedalieri in grado di seguirmi in regime di SSN? Chi può aiutarmi?

Grazie
[#43]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

un ecocolordoppler dinamico delle arterie peniene ed una eventuale cavernosometria (indagine questa generalmente mirata se si è già ipotizzata la necessità di un trattamento chirurgico!) sono valutazioni che qualsiasi Divisione Urologica che presenta un'Unità di Andrologia può fare ma naturalmente ci deve essere una precisa e motivata indicazione clinica.

Chieda ora informazioni al suo medico curante ma anche altre sezioni del nostro sito eventualmente la possono aiutare a trovare il medico e la struttura che lei sta cercando.

Un cordiale saluto.
[#44]
dopo
Utente
Utente
E' ormai quasi un anno che non aggiorno la situazione. Sono sempre stato piuttosto combattuto sull'utilità dell'inserimento di nuovi dati, anche perchè, come correttamente osservato da molti esperti, tutto ciò che poteva essere fatto, l'ho provato...

Ho seguito un percorso di supporto psicologico che è terminato poche settimane fa: il mio problema di DE rimane, anzi, l'alternanza di periodi "bui" e "di luce" si è fatta meno intensa.... perchè purtroppo i momenti bui stanno avendo la meglio.

Erezioni mattutine praticamente assenti, erezioni con stimolazione visiva e manuale poco turgide, eiaculazione raggiunta praticamente con pene flaccido, desiderio sessuale esistente (ma evidentemente senza possibilità di ottenere uno sfogo adeguato), Cialis & Co. che non fanno (o fanno molto poco) il loro dovere... E potrei continuare.... Ho smesso anche di richiedere controlli e visite mediche: un po' per non cadere in ciò che in gergo dovrebbe essere conosciuto come spectatoring, ed un po' perchè la luce in fondo al tunnel sta diventando molto, ma molto, fioca...

Grazie al supporto psicologico, ho capito qualcosa in più dei processi mentali con cui le persone prendono le decisioni: io ora devo decidere come continuare a vivere in questo stato...

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Coraggio e rimanga sempre ancorato ai suoi specialisti di riferimento.
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dopo
Utente
Utente
Sono passati molti mesi dall'ultima volta che ho navigato su questo sito e non so nemmeno bene perchè sono qui a scrivere.

Avevo deciso di continuare a vivere (come dicevo nell'ultimo post) stando ai margini, nel senso di non andarmi a mettere in situazioni dove la mia problematica potesse esplodere in tutta la sua portata.

Sono mesi che NON noto miglioramenti, e sono mesi che non richiedo un consulto, anche perchè l'ancoraggio agli specialisti di riferimento può ritenersi ormai giunto alla naturale scadenza, poichè neppure loro riescono a capire fino in fondo quale sia l'origine. Io rifarei ora tutti gli esami, ma i tempi del SSN sono troppo lunghi (più di 3 mesi per una visita andrologica)

Non avevo però fatto i conti con la "crudeltà" della vita: ho conosciuto una persona con cui sto bene veramente... Anzi, è lei che ha fatto carte false per arrivare a me, nonostanti tutti i miei tentativi di fuga (e credetemi, ne ho fatti, ma 2 settimane fa sono capitolato). Ora è giunto il momento che lei conosca questo lato di me: sono giorni che "testo" varie soluzioni, ma di erezioni nemmeno l'ombra... So già che sarà cilecca, e che forse una volta me la perdonerà... Ma sono io che non perdonerò mai la malattia che mi è piovuta addosso...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Appena possibile si consulti o riconsulti anche con il suo psicologo dei riferimento.
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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