Deficit erettile, ansia da prestazione

Gentili,
sono un ragazzo di 29 anni. Sin dalle prime esperienze sessuali intorno ai 17/18 anni ho avuto numerosi problemi con deficit di erezione. La prima relazione sentimentale che è durata fino ai 21 anni inoltre non è mai stata positiva né dal punto di vista emotivo né sessuale.
Successivamente negli anni si sono succedute numerose esperienze occasionali, con una maggioranza di insuccessi. L'ansia da prestazione e la frustrazione in merito alle capacità sessuali naturalmente sono sempre aumentate. Ho provato ad effettuare controlli medici e a rivolgermi ad una sessuologa per alcuni consulti.
Con il tempo e provando nuovamente a sperimentare ho avuto una buona esperienza con una ragazza di 10 anni più grande di me che mi ha dato coraggio e mi ha fatto sentire "normale", ma come in altre successive occasioni, la storia è finita dopo breve a causa anche della sua volontà di concepire un figlio.
A seguire ho avuto diversi incontri con una sessualità abbastanza positiva, data la maggior fiducia ed autostima acquisita. Ho avuto un'altra storia importante per oltre un anno, durante la quale, a livello sessuale, non ho mai avuto problemi, ed ero molto innamorato. Finita anche questa storia e a causa di numerosi problemi familiari e di un altissimo stress lavorativo e professionale, sebbene abbia avuto alcuni incontri positivi, spesso ho smesso di avere desiderio sessuale, ho sempre più avuto paura degli insuccessi sessuali e dei giudizi negativi e delle aspettative, anche se occasionalmente ci sono stati anche 2/3 incontri positivi con una buona risposta sessuale. Ultimamente anche la parte emotiva sembra essere assolutamente assente e nutro molto timore nei rapporti con il mondo femminile per il giudizio dell'altro e della mia inadeguatezza, vista anche l'età.
A questo si aggiunga che probabilmente anche lo stress professionale, con oltre 60 ore lavorate alla settimana e l'aver avuto situazioni familiari molto pesanti negli ultimi 5 anni hanno contribuito ad appesantire il mio vissuto fisico e psicologico. Al momento mi sento come stremato fisicamente e psicologicamente. Non faccio uso di alcuna sostanza, svolgo attività fisica (es. nuoto) in media una volta la settimana e mi muovo solo in bicicletta. Ho valori del sangue nella norma, sebbene non abbia effettuato controlli relativamente ai valori del testosterone.
Effettuo da alcuni mesi un percorso di psicoterapia.
Non ho molta fiducia e piacere nelle relazioni con il mondo femminile. Anzi spesso sento un rifiuto, probabilmente anche a causa di un vissuto di fallimenti ed umiliazioni. Razionalmente mi sforzo di impegnarmi a conoscere ragazze, ma ho un blocco. Non posso dire che le ragazze non nutrano anche interesse nei miei confronti, ma è come se avessi bisogno di fuggire. Nelle occasioni in cui capita, sessualmente mi ritrovo bloccato.
Vi chiederei alcuni consigli in merito a come riterreste meglio procedere nella mia situazione. Grazie.
Cordialmente.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

ma è stato valutato anche da un esperto andrologo oltre ad avere consultato una sessuologa?

Se non ancora fatto forse il consiglio più mirato da darle è quello di sentire ora in diretta anche un esperto andrologo.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html ,

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .

Un cordiale saluto.

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi associo alle riflessioni del dr. Beretta

Lei scrive: "Ho provato ad effettuare controlli medici e a rivolgermi ad una sessuologa per alcuni consulti. "

Quale diagnosi le è stata fatta?
Che tipo di deficit reattivo ha?
Come si chiama, primario, secondario, situazionale, assoluto, parziale...?

L' etiologia e organica, psicogene, mista?

Quale protocollo terapeutico le è stato consigliato?
Combinato: farmaco terapia e terapia psico/sessuologica?

Le allego qualche lettura

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per le risposte.
Non mi è stata fatta alcuna diagnosi.
Da controllo urologico non è risultato nulla di sospetto, ma non sono stati effettuati particolari controlli clinici.

Non ho avuto indicazioni e prescrizioni specifiche.
A questo punto proverò a rivolgermi ad un andrologo in zona.
Saluti
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, fatto il tutto poi ci riaggiorni, se lo desidera!

Cordiali saluti.
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