Prostata che disperazione.

Il mio è forse più uno sfogo che una richiesta di consulto.
Non pensavo che un problema prostatico-genitale potesse rovinarmi così la vita.
Premetto: sono sempre stato una persona ansiosa e gli episodi si sono sempre verificati successivamente o durante periodi di fortissimo stress, ansia e preoccupazioni.

Dieci anni fa ebbi per un periodo molto lungo (almeno 1 anno e mezzo) di bruciori ad i genitali, dopo ecografie ed esame urine almeno tre urologi-andrologi (ammetto di non aver ancora capito la differenza!) mi liquidarono sul fatto che non avevo niente.
Mi calmai, con pazienza passò tutto.

Due anni fa ebbi forti dolori inguinali e bruciore testicolo destro, medico di base escludendo ernia o quant’altro mi prescrisse 7 giorni di antibiotico e con molta pazienza scemò il tutto.

Anno scorso ebbi forte ipersensibilità al glande che durò 2 mesi, andai da dermatologo che non rilevò niente…anche qui con molta pazienza andò calando senza assumere niente.

Quattro mesi fa è cominciata un’odissea. Ancora forti bruciori ad inguine e testicolo destro. Vado da un urologo che effettua eco a reni, vescica, scroto, prostata (eco sovrapubica), tutto perfetto se non una prostata lievemente dolente alla palpazione, mi prescrive levoxacin, topster, oki, neurontin più degli accorgimenti sulla dieta e sullo stile di vita.
Premetto che non consumo quasi mai insaccati, noci, cioccolata, non fumo, mi privo anche dell’unico caffè giornaliero (non credo fosse un eccesso) e delle poche birre mensili (forse 2 medie al mese).
Incredibile, dopo tre giorni passa tutto ma comincia quello che più mi preoccupa e che non trova soluzione: uretrite.

Non sento assolutamente nulla quando urino ma un bruciore continuo lungo tutta l’uretra con picchi più o meno alti.
Richiamo lo stesso specialista che però non è reperibile per tre settimane ed allora mi rivolgo ad un collega che in passato mi aveva dato fiducia. Anche lui trova prostata moderatamente congesta e dolorabile e dichiara che l’uretrite è conseguenza dell’infiammazione prostatica. Entrambi escludono assolutamente infezioni batteriche non avendo febbre, perdite uretrali, prostata piccola. Mi viene prescritto monuril, Serrados forte, poi controllo urine. I sintomi non scemano, anzi, passo il Natale ed il capodanno in casa, con forti bruciori uretrali e al retto, o meglio io pensavo fosse il retto accorgendomi poi che era più spostato verso il perineo/prostata e, cosa mai successa, forte impellenza ad urinare e getto ridotto.
Ritorno dal primo andrologo che effettua nuovamente ecografia pubica della prostata trovando numerose calcificazioni sulla stessa ed anche alle vescicole seminali (??? Ma 1 mese prima non aveva trovato nulla??). Prescritto Bassado, topster, neurontin.
Mi calmo un po, grazie all’aiuto di mia moglie, che mi aiuta a non deprimermi del tutto.
Vado dal mio medico di base a chiedere consiglio alchè mi dice di smettere tutto, secondo lui toppi antibiotici e trovandomi stressato e quasi depresso mi prescrive lexotan che continuo ad usare.

Negli ultimi giorni ricomincio a sentire l’uretra dolente e fastidio-bruciore al perineo, ho inoltre notato (una sola volta) sperma giallo tendente al marroncino. Ho sempre avuto il seme giallino ma non così accentuato.
Non so più a chi rivolgermi.
Leggo spesso che consigliate di avere fiducia in un unico specialista e seguirlo, leggo spesso che è lunga la ‘guerra’ a questo problema ma lo sconforto è tanto.

Internet poi è una brutta bestia per le persone come me. Si legge di tutto, dai ‘brutti mali’ a stenosi, a dolori cronici, problemi sessuali, ecc.

Sono amareggiato, per fortuna ho un reddito soddisfacente che mi permette di vivere con serenità questo periodo di crisi ma, credetemi, spendere 200,00 a visita senza avere mai un miglioramento scoccia.

Non sono un ragazzino, ho 40 anni sposato con uno splendido bambino, rapporti esclusivamente con mia moglie tra l’altro protetti. Una cosa ho capito: lo stress ed il cervello influenzano in maniera abnorme questa problematica.

Ne approfitto per ringraziarvi per il servizio che svolgete a titolo gratuito, si nota la vostra passione per il vostro lavoro: trovarne nella mia città di medici come voi.

Se avrete la pazienza di leggere e consigliarmi cosa fare vi ringrazierò infinitamente.

Scusate lo sfogo!!
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega consultato in diretta e le eventuali terapie fatte, quando sono presenti queste "problematiche urologiche” possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale quali:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Ancora,se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile come sempre Dott. Beretta.
Avevo già letto i suoi preziosi consigli altre volte e credo di 'abbracciarli' quasi tutti.

Le pongo una domanda atipica: secondo la Sua esperienza quanto incide la mente sui problemi prostatici? O meglio, lo stress ed la continua fissazione sui disturbi possono accentuare se non addirittura essere concausa di una loro recrudescenza?

Secondo la Sua esperienza il medico di base è utile per la ricerca di soluzioni a questo problema o si può 'scavalcare' rivolgendosi direttamente a qualche suo collega? Le chiedo questo perchè credo in passato di aver causato parecchi pasticci facendo di testa mia. Sono convinto, a ragione credo, che uno specialista sia più preparato su quali antibiotici penetrino meglio nella prostata o ad esempio siano più 'pratici' nella palpazione della stessa. Ricordo la stessa esperienza con il mio medico di base fù parecchio traumatica.
D'altro canto il mio medico conosce il mio problema ansioso e magari 'nota' sfaccettature che uno specialista ignora concentrandosi solo sul problema 'tecnico'.

Non so a chi rivolgermi se trovare nuovo specialista di fiducia o risentire mio medico con il quale mi sono lasciato una settimana fa con l'intesa di risentirci a breve.

Perdoni le domande confusionarie ma effettivamente lo sono, e parecchio anche!
Cordialità.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile e cortese come sempre Dottore.
Avevo già letto i suoi preziosi consigli altre volte e credo di 'abbracciarli' quasi tutti.

Le pongo una domanda atipica: secondo la Sua esperienza quanto incide la mente sui problemi prostatici? O meglio, lo stress ed la continua fissazione sui disturbi possono accentuare se non addirittura essere concausa di una loro recrudescenza?

Secondo la Sua esperienza il medico di base è utile per la ricerca di soluzioni a questo problema o si può 'scavalcare' rivolgendosi direttamente a qualche suo collega? Le chiedo questo perchè credo in passato di aver causato parecchi pasticci facendo di testa mia. Sono convinto, a ragione credo, che uno specialista sia più preparato su quali antibiotici penetrino meglio nella prostata o ad esempio siano più 'pratici' nella palpazione della stessa. Ricordo la stessa esperienza con il mio medico di base fù parecchio traumatica.
D'altro canto il mio medico conosce il mio problema ansioso e magari 'nota' sfaccettature che uno specialista ignora concentrandosi solo sul problema 'tecnico'.

Non so a chi rivolgermi se trovare nuovo specialista di fiducia o risentire mio medico con il quale mi sono lasciato una settimana fa con l'intesa di risentirci a breve.

Perdoni le domande confusionarie ma effettivamente lo sono, e parecchio anche!
Cordialità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
chiedo scusa per il doppio messaggio.
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
gentile lettore,

sicuramente "lo stress ed la continua fissazione sui disturbi possono accentuare se non addirittura essere concausa di una loro recrudescenza".

Detto questo poi non si allontani dal suo medico di fiducia che sicuramente conosce alla perfezione le reali cause e concause che scatenano i suoi attuali problemi clinici.

Ancora un cordiale saluto.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte! Contattato Il mio medico di base intende aspettare ancora un po per vedere se i sintomi si affievoliscono.
Sinceramente io non riesco più a sopportarli.

Non sento quai più bruciore al perineo, al contrario sento un continuo bruciore all'uretra sin dal primo mattino. Non riesco a capire come questo problema sia subentrato dopo il controllo diretto della prostata effettuato dall'urologo.Mi chiedo se la 'palpazione' della prostata possa causare uretrite.

Pensavo fosse invalidante il bruciore all'inguine, ma questo lo supera di gran lunga.
Non riesco a capire questo costante bruciore all'uretra, ma non si dovrebbe avere solo mentre si urina? Tral'altro quando urino non provo nessun dolore o bruciore.

Leggevo il suo articolo sulle uretriti che mi era sfuggito e mi spaventa non poco l'argomento stenosi. Non sento la vescica piena ne ho bisogno di urinare spesso, inoltre mi dicevano i suoi colleghi durante le visite che le stenosi o sono congenite o possono insorgere a fronte di problematiche ben più importanti ed evidenti: infezioni purulente, gonorrea, traumi, ecc..

Credo mi rivolgero a questo punto ad un'altro urologo della mia città, primario di un'importante sede cittadina. Speriamo mi possa aiutare.

Grazie e scusi il disturbo.

[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, eventualmente, se riesce, faccia anche una uroflussometria registrata; altra indagine semplice ma capace di dare precise indicazioni diagnostiche.

Ancora un cordiale saluto.
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

Leggi tutto