Forame ovale pervio e parto cesareo

Buonasera, sono al 7 mese di gravidanza e 3 anni fa ho avuto un TIA in assenza di fattori di rischio e dopo manovra di valsalva. Soffro di emicrania con aura (attacchi spesso scatenati da manovra di valsalva). Ho 31 anni.
In seguito ad accertamenti è emerso forame ovale pervio con shunt permanente grave (ho fatto il test con microbolle e successivamente ECOcardiogramma transtoracico, da cui è emerso anche aneurisma del setto interatriale).
In gravidanza sto assumendo clexane (dosaggi crescenti a seconda del peso, adesso 6000 1/die per 65kg di peso). La mia bisnonna, durante il parto avvenuto nel 1931 circa, ebbe un ICTUS e rimasero esiti importanti (ovviamente non ho documentazione, è ciò che mi è stato riferito).
I ginecologi sembrano considerare il parto cesareo, tuttavia vogliono che sia il cardiologo a dare l'indicazione. Il cardiologo, dal lato suo, mi ha informato che non c'è letteratura e che quindi deve essere il ginecologo a prendere la decisione.
Io, dato che nessuno sa consigliarmi quello che è meglio e alla luce della sintomatologia passata vorrei fare un cesareo. Volevo sapere cosa ne pensate e se è possibile considerare FOP + ASA e pregresso TIA sufficienti per procedere con un cesareo. Grazie
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
L'indicazione al parto cesareo mi sembra corretta considerate le circostanze da lei riportate.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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