Feocromocito

Gentili Dottori,
Spero di aver posto la domanda nella giusta area, altrimenti vi prego di correggermi e indirizzarmi voi.
A seguito di un holter pressorio con valori alti (150/160 di Sistolica), effettuato quest'estate, ho effettuato alcuni esami. Le urine delle 24h, in particolare, hanno seganti valori di catecolamine alte: noradrenalina 86,95 su limite di 85; dopamina 408 su limite di 360. Mi sono recato in un centro specializzato per la diagnosi e cura dell'ipertensione, dove mi hanno rieffettuato tutti gli esami e dei quali sto aspettando il responso. Il medico del centro mi ha prescritto, nel mentre dei risultati, Triatec 10mg. Lo assumo da 3 settimane e la pressione è scesa radicalmente (di norma sotto il 130/80, spesso 120/75 raramente 140/85). Cosa particolare è che la pressione scende dopo ogni misurazione (anche di 10/15 mmhg): magari alla prima misurazione è 140 la sistolica, e alla terza 120. Spesso avverto sensazioni di malessere come fiato corto, senso di svenimento, vertigini e in generale ansia.
Tra le possibili cause che ho sentito citare, in caso di nuova positività alle analisi, figura il feocromocito. Ora vi chiedo: a fronte di quanto ho detto, potrebbe effettivamente trattarsi di feocromocito, nonostante la riduzione dei valori? Se anche venisse confermata la diagnosi di feocromocito, si tratta di qualcosa di grave e pericoloso nell'immediato? La prognosi è buona? Nel mentre aspetto la diagnosi, anche con i valori sotto controllo, devo temere pericoli?