Ipertensione e terapia

Buon pomeriggio Dottori,
Vorrei chiedere un'informazione riguardo, come da titolo del post, l'ipertensione e la relativa terapia: ho spesso sentito persone ipertese che cambiano molto frequentemente il tipo di pillola e il dosaggio, in quanto può capitare che ad un certo punto la pillola che si assume non crea più gli effetti desiderati.
Detto ciò, vorrei porvi due domande:
1) E' possibile che una persona ipertesa possa prendere sempre la stessa pillola anti-ipertensiva per sempre e che questa dia sempre i risultati sperati oppure è molto frequente che ad un certo punto una stessa pillola non faccia più effetto su una persona ipertesa?

2) Una persona ipertesa che assume costantemente una giusta pillola anti-ipertensiva, torna ad avere rischi cardiaci pressoché uguali a coloro che non soffrono di ipertesione?

Grazie mille.
Distinti saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.5k 3.6k 3
I farmaci NON perdono la lore efficacia nel tempo. A volte e' necessario adattare la terapia al cambioamento col tempo del paziente.

Per quanto riguarda la seconda domanda (alla quale le avevo gia' risposto il 29.10.2018) se i valori pressori sono costantemente mantenudi al di sotto dei 130/80 mmHg con la terapia e la ipertensione non avesse creato precedentemente danni vascolari, di organo o ipertrofia cardiaca il fattore di rischio potrebbe tornare normale relativamente all 'eta' del soggetto.

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Mi perdoni Dottore, ma non penso di essere stato io a scrivere ad Ottobre, in quanto questo profilo è utilizzato sia da me, sia da mio fratello.
In ogni caso, in base alla Sua risposta: "il fattore di rischio potrebbe tornare normale relativamente all 'eta' del soggetto.", quel potrebbe sta a significare che nonostante la pressione resti costantemente nel range di normalità e nonostante non si fossero creati già danni al cuore, resta comunque il dubbio che il rischio possa essere più elevato rispetto alle persone non ipertese?
Glielo chiedo, anche perché leggendo molti articoli medici, ho notato che addirittura milioni di persone soffrono di tale "malattia" e che è asintomatica nella maggior parte dei casi e questa cosa, essendo anche ansioso, mi ha spaventato un bel po'.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.5k 3.6k 3
La medicina non e' una scienza esatta.
Il condizionale e' d'obbligo.
Il 95-98% delle ipertensioni e' classificata come "idiopatica" il che signifca che attualmente non ne capiamo l'origine; non comprendendo l'origine capisce da solo che il condizionale e' d'obbligo.

Con questo la saluto

cecchini