Diverticolite recidivante e resezione
Buongiorno,
Vi scrivo per un consulto relativo ad episodi ricorrenti di diverticolite. Ho 42 anni e il primo episodio di diverticolite risale a oramai 10 anni fa, manifestatosi con febbre (38 gradi) e forte dolore al fianco sinistro. Feci una visita dal gastroenterologo il quale ritenne improbabile la presenza di diverticoli data l’eta (allora poco più di 30 anni) ed essendo normopeso. Mi fece comunque fare una TAC dell’addome con MDC che non evidenziò alcuna patologia oltre ad esami ematochimici tutti nella norma. Ricondusse il tutto ad un colon irritabile. Da allora ho avuto altri episodi identici, con dolori più o meno forti e quasi sempre febbre. Da luglio di quest’anno gli episodi, che un tempo si verificavano 1/2 volte l’anno, si sono fatti più frequenti, e questo mi ha ricondotto dal gastroenterologo che ha prescritto una colonscopia che ho fatto a dicembre. Dalla colon, condotta fino all’ileo, mi sono stati diagnosticati numerosi diverticoli di piccolo e medio calibro con coproliti all’interno, mucosa peri diverticolare rosea. Il tutto si trova nella sola zona del sigma. Il gastroenterologo mi ha messo in cura con cicli di normix alternati a fermenti (ECN), ma questo non sta funzionando poiché tra un trattamento e l’altro ho spesso sintomi di diverticolite, l’ultimo nel periodo di capodanno. Ho chiesto consulto ad un altro gastroenterologo che mi ha consigliato a questo punto la resezione del sigma come intervento programmato (elezione) e in via laparoscopica. Mi ha detto però che questo aspetto lo definirà il chirurgo che vedrò settimana prossima.
Volevo sapere un vostro parere sulla necessità di eseguire l’intervento e/o se esistono alternative valide.
Infine, se l’intervento per via laparoscopica è possibile, quale decorso post operatorio mi aspetta? È un intervento risolutivo?
Grazie per la vostra attenzione.
Vi scrivo per un consulto relativo ad episodi ricorrenti di diverticolite. Ho 42 anni e il primo episodio di diverticolite risale a oramai 10 anni fa, manifestatosi con febbre (38 gradi) e forte dolore al fianco sinistro. Feci una visita dal gastroenterologo il quale ritenne improbabile la presenza di diverticoli data l’eta (allora poco più di 30 anni) ed essendo normopeso. Mi fece comunque fare una TAC dell’addome con MDC che non evidenziò alcuna patologia oltre ad esami ematochimici tutti nella norma. Ricondusse il tutto ad un colon irritabile. Da allora ho avuto altri episodi identici, con dolori più o meno forti e quasi sempre febbre. Da luglio di quest’anno gli episodi, che un tempo si verificavano 1/2 volte l’anno, si sono fatti più frequenti, e questo mi ha ricondotto dal gastroenterologo che ha prescritto una colonscopia che ho fatto a dicembre. Dalla colon, condotta fino all’ileo, mi sono stati diagnosticati numerosi diverticoli di piccolo e medio calibro con coproliti all’interno, mucosa peri diverticolare rosea. Il tutto si trova nella sola zona del sigma. Il gastroenterologo mi ha messo in cura con cicli di normix alternati a fermenti (ECN), ma questo non sta funzionando poiché tra un trattamento e l’altro ho spesso sintomi di diverticolite, l’ultimo nel periodo di capodanno. Ho chiesto consulto ad un altro gastroenterologo che mi ha consigliato a questo punto la resezione del sigma come intervento programmato (elezione) e in via laparoscopica. Mi ha detto però che questo aspetto lo definirà il chirurgo che vedrò settimana prossima.
Volevo sapere un vostro parere sulla necessità di eseguire l’intervento e/o se esistono alternative valide.
Infine, se l’intervento per via laparoscopica è possibile, quale decorso post operatorio mi aspetta? È un intervento risolutivo?
Grazie per la vostra attenzione.
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Considerando le ripetute recidive credo ci sia proprio l'indicazione alla chirurgica. Ovviamente eliminando i diverticoli l'intervento sarà risolutivo ( sulla diverticolite). La tipologia dell'intervento e il decorso lo dovrà discutere con il chirurgo dopo visita diretta.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gent.mi Dottori, ho eseguito l’intervento in laparoscopia lo scorso 18 aprile. L’intervento è andato bene e i tempi di recupero rapidi (dimissione il 22 aprile). Mi sento bene e non ho ad oggi particolari problemi a parte essere leggermente irregolare nell’andare in bagno. Mi capita infatti di sentire lo stimolo, quasi impellente, anche più volte al giorno ma in realtà produco poche feci e piuttosto dure.
È una situazione dovuta al recente intervento e che andrà con il tempo a risolversi?
Poiché al momento mi è stato vietato il consumo di verdure per almeno 1 mese dopo l’intervento, c’è qualcosa che posso usare per rendere comunque le feci un po’ più voluminose?
Infine, c’è una dieta che è meglio seguire dopo un intervento di questo tipo, oppure passato il primo mese potrò seguire una dieta libera ? Lo chiedo soprattutto perché, ora che mi sono liberata dei diverticoli, vorrei scongiurare la comparsa di altri diverticoli in futuro.
Grazie tante.
Cordialmente
È una situazione dovuta al recente intervento e che andrà con il tempo a risolversi?
Poiché al momento mi è stato vietato il consumo di verdure per almeno 1 mese dopo l’intervento, c’è qualcosa che posso usare per rendere comunque le feci un po’ più voluminose?
Infine, c’è una dieta che è meglio seguire dopo un intervento di questo tipo, oppure passato il primo mese potrò seguire una dieta libera ? Lo chiedo soprattutto perché, ora che mi sono liberata dei diverticoli, vorrei scongiurare la comparsa di altri diverticoli in futuro.
Grazie tante.
Cordialmente
[#5]
Utente
Buongiorno, scrivo sempre in relazione all'intervento che ho subito ormai un anno fa, di resezione del sigma per diverticoli. In questo anno sono stata bene ma lamento ancora dolore nella zona sinistra dell'intestino (dove c'erano i diverticoli) soprattutto alla palpazione, oltre che pancia spesso gonfia, intestino irregolare (a volte sono stitica, a volte regolare) e un continuo "brontolio" di pancia. Alterno periodi buoni a periodi meno buoni, ma non riesco a trovare correlazione tra la dieta ed i periodi meno buoni. Vorrei capire se è il caso di fare approfondimenti o esami per verificare eventuali intolleranze (lattosio, glutine?) oppure qualche aderenza (?): i medici che ho sentito mi hanno finora "liquidato" con il colon irritabile, semplicemente sulla base dei sintomi riferiti. Devo "rassegnarmi" oppure è possibile approfondire il tema?
Grazie in anticipo per i consigli.
Grazie in anticipo per i consigli.
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Potrebbe avere delle intolleranze alimentari per cui controllerei la dieta:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1858-pancia-gonfia-colon-irritabile-la-dieta-fodmap-puo-essere-una-soluzione.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1858-pancia-gonfia-colon-irritabile-la-dieta-fodmap-puo-essere-una-soluzione.html
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 16/01/2019.
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