Rmn e calcolo biliare

Gentili dottori,
in seguito a un dolore cronico al fianco destro (dalla fossa iliaca fino alle ultime costole), giudicato dal mio medico curante come un colon irritabile con somatizzazione di stato ansioso, gli ho chiesto comunque se potesse prescrivermi un'ecografia all'addome per avere un'ulteriore sicurezza.
L'ecografia riportava come unica anomalia la "presenza di due formazioni isoecogene aggettanti endolume, di mm 7 e mm 4, da riferire in prima ipotesi ad adenomiomi" alla cistifellea.

Proprio il giorno dell'ecografia, tornando a casa e dopo il periodo di digiuno, mangiai in modo disordinato e velocemente e il dolore, che in verità era già presente in modo lieve fin da quella mattina, divenne molto forte in ipocondrio dx e corrispondente parte della schiena, fino alla scapola dx.
Non vi erano altri sintomi associati, eccetto una lieve nausea, e si risolse da solo in poco più di un'ora.

Facendo presente quest'episodio e il referto dell'ecografia al mio curante, mi ha prescritto una RMN all'addome per valutare meglio la posizione degli adenomiomi.
Preciso inoltre che il dolore al fianco è andato risolvendosi nel periodo successivo, finché non avvertivo solo sporadicamente del meteorismo al fianco destro o sinistro.

Il referto della RM dice "colecisti distesa "ad uncino" con evidenza a livello del fondo di minuta formazione litiasica".
Nell'attesa di una ulteriore visita col mio medico, sarei interessato al parere di uno specialista.
Bisognerebbe dare fede alla risonanza, che ora indica un'unica formazione invece che due?
È possibile che quelli che l'eco indicava come adenomiomi fossero in realtà calcoli?
E, in tal caso, (vorrete perdonarmi se dico un'assurdità), è possibile che uno di questi sia stato espulso senza sintomi ulteriori?

Aggiungo infine che non appena ho appreso del referto, ironia della sorte, ho ricominciato ad avvertire ancora una volta dopo circa una settimana di quiete quel dolore al fianco destro, questa volta leggero, che ora credo di poter attribuire con una certa sicurezza al colon e allo stato d'ansia (tanto più che avverto anche il meteorismo al fianco dx).


Ringrazio molto chiunque volesse darmi una risposta.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
In pratica ha avuto una colica biliare ed è probabile che un piccolo calcolo sia stato espulso. Tutto molto chiaro

cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
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Grazie mille per la sua risposta celere e puntuale, e mi scusi per la lunghezza del post!
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Utente
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Gentile dott. Cosentino,
facendo alcune ricerche leggevo che vi è indicazione per la colecistectomia in caso di litiasi sintomatica. Ciò vale anche nel momento in cui la colica che avrei avuto ha probabilmente espulso il calcolo? Se il calcolo non fosse stato completamente espulso, ma ostruisse ancora una delle vie biliari, sarebbe emerso dalla risonanza?
Attualmente la "minuta formazione litiasica" non mi ha dato altri sintomi (eccetto forse una digestione un po' lenta, ma solo sporadicamente), tuttavia a quanto ho capito proprio la dimensione ridotta può costituire un fattore di rischio ulteriore. A suo parere vi è comunque la necessità di un intervento?
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Utente
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Salve dottore,
vorrei aggiornarla sulla situazione. Dopo aver letto il referto della RM, il mio medico curante ha ritenuto che quello riscontrato nell'ecografia fosse solo un'eco, in qualche modo un errore (non saprei spiegarmi più di così) ed il calcolo fosse sempre stato uno solo. Mi ha poi consigliato di iniziare una terapia di quattro mesi con Deursil 450 a rilascio prolungato (che sto assumendo da due giorni) per tentare di sciogliere il calcolo, cui seguirà un'ecografia di controllo, senza fare menzione di una possibile operazione. Fino ad ora ho avuto ancora alcuni dolori tra ipocondrio destro e sinistro con meteorismo, che ritengo siano imputabili al colon irritabile. Un altro sintomo fastidioso che ho da alcuni giorni è una digestione estremamente lenta, con sensazione di peso e gonfiore allo stomaco. Ritiene che possa essere dovuta al calcolo?
Secondo lei, qualora il Deursil dovesse riuscire a sciogliere questo unico calcolo inferiore a 1cm (so che le probabilità sono esigue), sarebbe possibile che con i dovuti accorgimenti non se ne riformino altri?
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Utente
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Gentile Dott. Cosentino (o qualsiasi altro membro del personale di Medicitalia),
Sono ancora a chiederLe cortesemente una valutazione del mio caso. Comprendo perfettamente il carico di lavoro cui immagino sia sottoposto, e non ho altro che gratitudine per il tempo che volontariamente dedica a questa utile piattaforma, come per la risposta che ha voluto fornire al mio primo consulto. Mi auguro anche di non aver posto quesiti troppo specifici per una mera valutazione online; in tal caso mi scuso.
Al quarto giorno di assunzione di Deursil continuo ad avere un dolore leggero tra ipocondrio dx e corrispondente parte della schiena, pressoché costante appena accentuato forse dai pasti (ma non so se si tratti di suggestione). Non so se la mia sintomatologia dolorosa sia da attribuire alla cistifellea o ad altro (colon? Dolore osteo-muscolare?). Il dolore che avverto non è mai ad insorgenza improvvisa né acuto, non aumenta se provo a premere sotto le costole, non ha associati altri sintomi. Le difficoltà digestive che le segnalavo nel mio ultimo post sono continuate, fino a ieri, quando ho avvertito invece una digestione che mi pare normale, ma seguita da un senso di vuoto o contrazione dello stomaco, con frequente necessità di eruttare, talvolta con l'impressione di avere muco in gola. Oggi invece quasi nella norma. Il senso di pesantezza in ipocondrio sx che ho avvertito potrebbe derivare da un coinvolgimento del pancreas? Se avessi avuto una pancreatite avrei dovuto avvertire un forte dolore prolungato? E il calcolo sarebbe poi stato espulso? (Per risolvere il dubbio a breve delle analisi per amilasi e lipasi). L'appetito è normale, il peso pure, così come l'alvo, per fortuna senza gli effetti collaterali del Deursil (o forse dovrei dire non ancora...?), eccetto stamattina, quando notavo che una parte delle feci, pur di consistenza normale, aveva un colorito sul giallo e galleggiava.
Nell'attesa di un riscontro, Le invio cordiali saluti. (E, ad ogni modo, non la disturberò più)
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
In pratica ha ancora i sintomi del dolore biliare anche se ridotto. In aggiunta è presente la cattiva digestione. Le regole dettano che una litiasi sintomatica sia di pertinenza chirurgica. Il Deursil può essere un'opzione ma non sappiamo i tempi della risoluzione del calcolo che nel frattempo potrebbe passare in coledoco.

Cordialità
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Utente
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Grazie mille dottore della sua paziente risposta. Mi scusi se mi sono dilungato così tanto sui sintomi ma davvero mi risultava difficile descriverli e capire cosa fosse direttamente collegato al malessere. Cordiali saluti.
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Gentile dottor Cosentino,
mi permetto di riprendere questo consulto per chiedere un suo parere. Come dicevo nel mio primo messaggio, soffro di un colon irritabile diagnosticato dal medico curante poiché lamentavo, in seguito a un periodo di pesante stress, dolenza in fossa iliaca destra e regione lombare con meteorismo e alterazioni dell'alvo, che però più volte regredivano quasi del tutto spontaneamente per ripresentarsi a distanza di settimane.
Il dolore che sento però interessa anche l'inguine, talvolta l'anca destra e la parte destra della parete addominale fino alle costole (pur restando prevalente in fossa iliaca). L'impressione che ho è quella di una tensione muscolare, come una contrattura. Inoltre il dolore è più forte dopo aver compiuto degli sforzi, come salire le scale o guidare, ciò che ulteriormente mi porta a pensare che sia di natura muscolare. Il dolore tuttavia ha lo stesso andamento recidivante del colon irritabile. Pure solo come impressione a distanza, lei ritiene possibile che vi sia un risentimento muscolare causato dall'irritazione del colon? O invece sono cose non collegate tra loro? In rete avevo letto qualcosa sul muscolo ileo-psoas che mi pare combaci con i miei sintomi.
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Utente
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Salve dottore,
vorrei aggiornarla sui miei sintomi e, se possibile, rinnovare la richiesta di un suo riscontro. Negli ultimi giorni il dolore si è modificato. La dolenza in fossa iliaca destra è praticamente assente, e il risentimento muscolare associato che le descrivevo nell'ultimo post è scomparso (mi trovo in vacanza e sto camminando molto, credo che questo abbia contribuito). Tuttavia al momento avverto un dolore all'addome alto, migrante, a volte più presente in ipocondrio sinistro, più raramente destro, e soprattutto in epigastrio, a volte leggermente spostato a sinistra o a destra. La sensazione è di dolore sordo, di intensità variabile e non ben localizzato, come di indolenzimento o di crampo, come se avessi ricevuto un pugno. A ciò non si accompagna nessun altro sintomo, se non occasionalmente del meteorismo con borborigmi. In seguito ad un pasto più abbondante del solito nella giornata di ieri, ho avuto oggi due scariche di feci poltacee di colore marrone chiaro (mi scusi i dettagli). Da meno di un'ora sento anche un leggero bruciore epigastrico. Sicuramente la sintomatologia è accentuata dal mio stato ansioso, ma data la posizione del dolore temo che sia qualcosa al pancreas. Sarebbe invece compatibile con gli spasmi del colon irritabile? In effetti dopo la seconda scarica di oggi mi pare di aver avvertito un leggero miglioramento dei sintomi, che ora però sono tornati come prima.
Nell'attesa di una sua risposta, le auguro una buona serata.
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Utente
Utente
Salve dottore,
al mio post di ieri avevo dimenticato di aggiungere tra i sintomi anche delle frequenti eruttazioni, anche a stomaco vuoto. Ieri sera a cena ho assunto per la prima vta una compressa di buscopan, ed oggi mi sono svegliato in condizioni migliori, con il dolore tornato al solito fianco destro dall'inguine a sotto le costole, e nella regione epigastrica appena un leggero indolenzimento che avverto in modo discontinuo. Data l'efficacia del buscopan sarei portato a pensare che anche quel dolore epigastrico a sinistra derivasse dal colon, lei cosa crede?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Potrebbe anche essere un colon irritabile, ma serve la visita diretta per capire
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Buonasera gentile dott. Cosentino,
Le scrivo ancora per porle un quesito forse banale, sperando che troverà ugualmente la pazienza di rispondermi. Da quando ho saputo di avere il calcolo, ho preso l'abitudine (scorretta) di premere spesso sotto le costole a destra, intorno al punto in cui si trova la cistifellea, avvertendo a volte un leggero dolore alla palpazione profonda, di solito quando sono in piedi. Ho pensato fosse normale per via del calcolo. A volte tuttavia, quando insisto nel premere (è un po' un'ossessione) il dolore è più intenso e può durare un po'.
Premesso che dovrei in ogni caso smettere, mi chiedo se sia possibile che io abbia provocato qualche danno o "spostato" il calcolo con la pressione frequente, o se addirittura sia possibile in questo modo innescare una colica.
Scusandomi per il disturbo, le invio cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Certamente, potrebbe innescare la colica

Cordialmente
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Utente
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Ho capito, grazie mille dottore e mi scusi ancora per le continue domande, ma il mio medico è stato un po' parco di spiegazioni, e quindi preferisco informarmi qui piuttosto che leggere da internet notizie fuorvianti (in attesa di effettuare una visita gastroenterologica quando sarà finito questo periodo di ferie).
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