Pseudoartrosi di scafoide

Circa 5-6 anni fa in seguito a una caduta ho subito una frattura completa dello scafoide.


Ho sottovalutato il problema e non ho fatto nessuna immobilizzazione e radiografia fino a 1 mese fa, dove ho studiato le fratture di scafoide all'università e quindi in seguito ho fatto una radiografia la quale ha evidenziato la presenza di uno scafoide bipartito.


Mi sono rivolto a 2 ortopedici perchè avendo studiato le fratture di scafoide so di avere ormai una condizione di pseudoartrosi e volevo capire se dovevo operarmi oppure no.


Innanzitutto, un ortopedico mi ha detto che la vascolarizzazione è buona perchè entrambi i frammenti hanno lo stesso colore, e mi ha consigliato di farmi comunque una RMN, mentre l'altro mi ha riferito che non c'è bisogno di RMN e che non c'è necrosi perchè dopo tutti questi anni l'osso sarebbe scomparso.


Entrambi mi hanno detto che l'operazione non è necessaria in quanto la sintomatologia non è evidente (ho un pò di dolore durante il movimento di estensione o di estensione + inclinazione ulnare e anche un pò a volte a riposo, ma abbastanza sopportabile, oltre che una lieve riduzione dell'escursione articolare).


Uno di loro mi ha inoltre riferito che la pseudoartrosi non porta ad artrosi ma è la frattura stessa che potrebbe causarla, quindi anche se anni fa avessi immobilizzato la zona e portato la formazione del callo osseo sarebbe potuta comunque comparire.

(evidenziando che la pseudoartrosi non porta ad artrosi, cosa contraria a quello che ho studiato)
Tuttavia so che questa condizione potrebbe comportare artrosi e altre problematiche e avendo solo 21 anni anche se l'artrosi comparisse magari fra 20-30 anni sarei abbastanza giovane e potrebbe rivelarsi suppongo abbastanza invalidante a quell'età, e dovendo in futuro lavorare come fisioterapista ho bisogno di una buona mobilità del polso per eseguire i vari trattamenti, quindi non vorrei andare incontro ad artrosi oppure aspettare troppo e dovermi mettere una protesi al polso riducendo quindi l'escursione articolare in maniera importante.

Con alcune ricerche ho letto inoltre che nel 100% dei casi la pseudoartrosi di scafoide porta a SNAC entro 10 anni.

Preferirei quindi operarmi adesso e prevenire l'artrosi, invece di operarmi in futuro quando andrò inevitabilmente incontro ad artrosi, evitando così un intervento ancora più invasivo che comunque prima o poi dovrò fare.

Ho quindi diverse domande:
1) Devo fare RMN?

2) Dovrei operarmi?

3) Ci sono generalmente buone probabilità di riuscita?

4) Posso provare con le onde d'urto?


Grazie in anticipo per la risposta.
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Prof. Antonio Cassaro Ortopedico, Chirurgo della mano 38 5
Gentile paziente è tutto vero quello che i Colleghi ortopedici gli hanno detto. in realtà l'operazione non è necessaria in quanto la sintomatologia è minima abbastanza sopportabile, oltre che una lieve riduzione dell'escursione articolare ( un pò di dolore durante il movimento di estensione o di estensione e anche un pò a volte a riposo, ). Anche io le consiglio di soprassedere. chiaramente non è neanche il caso che prove le Onde d'urto. Se fosse deciso per l'intervento devo dirle che la tecnica più utilizzata pè quella del trapianto osseo, che impone una permanenza dell'apparecchi gessato prima e del tutore dopo per almeno 45gg. Diventa opzionale la RMN. E' meglio l'esecuzione di una TAC tridimensionale.

Prof. Antonio Cassaro - Specilista in Ortopedia e Traumatologia. Direttore U.O.C. (Primario) di Ortopedia

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dopo
Utente
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Salve dottore, la ringrazio per la risposta.
Mi rimane però un dubbio, se non mi opero adesso avrò artrosi tra qualche anno e dovrò effettuare l'intervento con l'inserimento di protesi il quale avrà ripercussioni significative (riduzione del rom, sostituzione della protesi dopo diversi anni...) Sono molto preoccupato per questo motivo... tanto un intervento prima o poi sarà necessario farlo, mi stranizza il fatto di non agire adesso visto che in seguito avrò artrosi.