Dolore fossa iliaca estra
Salve ho 40 anni e da 13 soffro di rettocolite ulcerosa, ovviamente seguita dal gastroenterologo con tutta la prassi del caso.
Da circa un mese ho un dolore costante nella fossa iliaca destra, alcuni giorni si attenua un po' altri è più fastidioso, costante e prende anche la gamba destra.
Mi sono recata due volte al pronto soccorso dove inizialmente pensavano ad una cistite anche se io non ne avvertivo i sintomi quali bruciore o continuo bisogno di andare in bagno.
Ho avuto febbricola di 37,3 per le prime due settimane.
Gli esami del sangue erano normali, nella norma e nemmeno la PCR era alta anzi più bassa del solito. Sono stati fatti due volte a distanza di qualche giorno.
Ho preso l'azitromicina su consiglio del medico di base.
Al pronto soccorso ho fatto due ecografie vaginali (unica cosa riscontrata è stata falda fluida nel douglas di cm 1,7) tutto nella norma nemmeno piccole cisti, un ecografia addome di cui il dottore di turno ha commentato a voce "non vedo nulla di grave". Da esterna ho fatto una tac addome senza contrasto perchè sono allergica ed è risultato tutto a posto.
Ho fatto urinocultura risultata negativa. La palapazione per l'appendicite fatta al pronto soccorso non ha dato segni positivi.
Ad oggi ho ancora il dolore costante e fastidioso.
Mi chiedo se fosse un appendice infiammata si sarebbe vista nella tac o nell'ecografia?
A volte ho nausea aria e un leggero tenesmo, ma in tutti gli anni della mia malattia non ho mai avuto dolore nella zona pelvica destra.
Ho dolorabilità anche nella corda colica ascendente.
Vorrei capire da cosa dipende questo dolore e se ci sono altri esami da fare per capirci qualcosa.
Vi ringrazio fin da ora.
Da circa un mese ho un dolore costante nella fossa iliaca destra, alcuni giorni si attenua un po' altri è più fastidioso, costante e prende anche la gamba destra.
Mi sono recata due volte al pronto soccorso dove inizialmente pensavano ad una cistite anche se io non ne avvertivo i sintomi quali bruciore o continuo bisogno di andare in bagno.
Ho avuto febbricola di 37,3 per le prime due settimane.
Gli esami del sangue erano normali, nella norma e nemmeno la PCR era alta anzi più bassa del solito. Sono stati fatti due volte a distanza di qualche giorno.
Ho preso l'azitromicina su consiglio del medico di base.
Al pronto soccorso ho fatto due ecografie vaginali (unica cosa riscontrata è stata falda fluida nel douglas di cm 1,7) tutto nella norma nemmeno piccole cisti, un ecografia addome di cui il dottore di turno ha commentato a voce "non vedo nulla di grave". Da esterna ho fatto una tac addome senza contrasto perchè sono allergica ed è risultato tutto a posto.
Ho fatto urinocultura risultata negativa. La palapazione per l'appendicite fatta al pronto soccorso non ha dato segni positivi.
Ad oggi ho ancora il dolore costante e fastidioso.
Mi chiedo se fosse un appendice infiammata si sarebbe vista nella tac o nell'ecografia?
A volte ho nausea aria e un leggero tenesmo, ma in tutti gli anni della mia malattia non ho mai avuto dolore nella zona pelvica destra.
Ho dolorabilità anche nella corda colica ascendente.
Vorrei capire da cosa dipende questo dolore e se ci sono altri esami da fare per capirci qualcosa.
Vi ringrazio fin da ora.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
la regione iliaca dx rappresenta, soprattutto per il sesso femminile, la sede di sintomatologia adducibile ad affezioni riguardanti diversi organi e apparati (urogenitale, muscoloscheletrico, digerente); la condizione di cui è portatrice (RCU) contribuisce ad accrescere ulteriormente questa difficoltà.
Gli esami eseguiti non consentono di escludere del tutto la possibilità di una appendicopatia, la cui diagnosi resta nonostante tutto fondata essenzialmente sulla esclusione delle altre possibilità: nè l'ecografia (che comunque rileva "falda fluida nel douglas di cm 1,7"), né la TAC, né l'esame clinico sono talvolta in grado di dirimere il dubbio.
Potrebbe essere utile una rivalutazione del Suo Gastroenterologo, che potrebbe ravvisare o meno la necessità di ripetere esami endoscopici.
Ultima possibilità, ma solo in caso di persistenza dei sintomi, potrebbe essere il ricorso ad una laparoscopia diagnostico-terapeutica.
Gentile Utente,
la regione iliaca dx rappresenta, soprattutto per il sesso femminile, la sede di sintomatologia adducibile ad affezioni riguardanti diversi organi e apparati (urogenitale, muscoloscheletrico, digerente); la condizione di cui è portatrice (RCU) contribuisce ad accrescere ulteriormente questa difficoltà.
Gli esami eseguiti non consentono di escludere del tutto la possibilità di una appendicopatia, la cui diagnosi resta nonostante tutto fondata essenzialmente sulla esclusione delle altre possibilità: nè l'ecografia (che comunque rileva "falda fluida nel douglas di cm 1,7"), né la TAC, né l'esame clinico sono talvolta in grado di dirimere il dubbio.
Potrebbe essere utile una rivalutazione del Suo Gastroenterologo, che potrebbe ravvisare o meno la necessità di ripetere esami endoscopici.
Ultima possibilità, ma solo in caso di persistenza dei sintomi, potrebbe essere il ricorso ad una laparoscopia diagnostico-terapeutica.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Ex utente
La ringrazio dottor Piscitelli della sua tempestiva risposta.
Domani mattina chiamo subito il gastroenterologo per fare una visita di controllo sulla quale deciderà se dovrò eseguire una colonscopia o quali altri esami fare.
Le volevo chiedere una cosa riguardo al problema "muscoloscheletrico", infatti ho notato l'accentuarsi del dolore quando mi sento "bloccata" la parte bassa della schiena che con risonanza magnetica due anni fa riscontrò ernie sia in zona cervicale che protusione lombare in L5-S1, può esserci un nesso con il dolore in fossa iliaca?
In cosa consiste la laparoscopia diagnostico-terapeutica?
Grazie ancora della risposta
Domani mattina chiamo subito il gastroenterologo per fare una visita di controllo sulla quale deciderà se dovrò eseguire una colonscopia o quali altri esami fare.
Le volevo chiedere una cosa riguardo al problema "muscoloscheletrico", infatti ho notato l'accentuarsi del dolore quando mi sento "bloccata" la parte bassa della schiena che con risonanza magnetica due anni fa riscontrò ernie sia in zona cervicale che protusione lombare in L5-S1, può esserci un nesso con il dolore in fossa iliaca?
In cosa consiste la laparoscopia diagnostico-terapeutica?
Grazie ancora della risposta
[#3]
Ex utente
Mi sono scordata di riferire che come conseguenza alla rettocolite ulcerosa ho all'attuale una anemia cronica che non posso curare con il ferro nè endovena nè per via orale per allergia al prodotto ed una fibromialgia.
Mi sembrava giusto riferirlo anche se probabilmente queste cose non hanno nulla a che vedere con il mio attuale problema.
Mi sembrava giusto riferirlo anche se probabilmente queste cose non hanno nulla a che vedere con il mio attuale problema.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 17/07/2012.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.