Cisti sebacea suppurata recidiva
Gentili dottori,
ho24anni,e da quasi un anno ormai soffro di una cisti sebacea sul gluteo sinistro, verso l'interno ma non in zona anale, che non vuole sparire.
Ancora il dicembre scorso la cisti suppurò al punto in cui il pus trovò da solo l'uscita verso l'esterno, alla luce del quale il mio medico di base mi prescrisse una cura antibiotica via bocca e una crema di gentamicina da applicare sulla zona interessata.La cura si dimostrò utile ma non efficace, così presi subito un'impegnativa per una visita chirurgica, alla quale mi dissero di aspettare una "fase acuta" per potermi operare.
Avendo già un buco di sfogo,la cisti non sembrava mai entrare in questa fase fino al 21 di questo agosto, quando finalmente mi venne incisa e drenata.
Tuttavia, ebbi appena il tempo di finire il ciclo di medicazioni+cura antibiotica che la cisti suppurò di nuovo, e nel giro di un paio di giorni trovò nuovamente un'uscita esterna da sola, dallo stesso punto di prima.
Tornai in ospedale per risolvere i primi di settembre, e dopo un'attesa di maturazione di un paio di giorni mi venne semplicemente inserito uno "zaffo"(se non sbaglio)nel buco già formato per drenare, e rinnovata la cura antibiotica.
Mi venne anche spiegato che una volta drenata e sparita l'infiammazione mi avrebbero dovuto rimuovere la "capsula" o"pallina" della cisti, cosa che non mi era mai stata detta prima.
Finito il ciclo di medicazioni, però, il dottore (ogni volta era sempre uno diverso) mi disse che non c'era niente da togliere, e anche volendo in quel momento non avrebbero potuto fisicamente raggiungerlo per toglierlo.
Stessa diagnosi dal mio medico di base, nulla da togliere, solo aspettare che la pelle si riformi e che il buco si chiuda.
Da allora la zona ha sempre sembrato mantenere un livello di latenza, senza ulteriori sintomi.
Fino a ieri, giorno in cui la zona sembra essersi di nuovo infiammata, si è già gonfiata in maniera evidente e dolorosa, insomma: sembra essere punto e a capo.
Mi rivolgo a voi per capire se è vero che, con una cisti sebacea, devo rimuovere qualcosa dopo aver drenato o se devo solo aspettarne il riassorbimento, e in quel caso dunque, cosa posso fare? Internet mi suggerisce le stesse cure e procedimenti che ho sentito dal medico e all'ospedale, ma, essendo ormai quasi un anno che ho questo problema, non so più che pesci pigliare.
Aggiungo inoltre che la cisti non mi ha mai procurato episodi di febbre. E con la sua via di fuga "naturale" non è dolorosa, non si gonfia, anche se produce pus continuamente. Dalle analisi del sangue infine non risultano ulteriori infezioni, nè fistole rettali.
Quali sarebbero i rischi nel caso decidessi di non trattarla ulteriormente? C'è la possibilità che un bel giorno, forse, scompaia da sè nonostante il buco e tutto?
E' un'eventualità che vorrei assolutamente evitare, ma vorrei anche capire se devo rassegnarmi oppure no. E' diventato un grosso disagio.
Vi ringrazio in anticipo per la pazienza e la disponibilità,
cordiali saluti.
ho24anni,e da quasi un anno ormai soffro di una cisti sebacea sul gluteo sinistro, verso l'interno ma non in zona anale, che non vuole sparire.
Ancora il dicembre scorso la cisti suppurò al punto in cui il pus trovò da solo l'uscita verso l'esterno, alla luce del quale il mio medico di base mi prescrisse una cura antibiotica via bocca e una crema di gentamicina da applicare sulla zona interessata.La cura si dimostrò utile ma non efficace, così presi subito un'impegnativa per una visita chirurgica, alla quale mi dissero di aspettare una "fase acuta" per potermi operare.
Avendo già un buco di sfogo,la cisti non sembrava mai entrare in questa fase fino al 21 di questo agosto, quando finalmente mi venne incisa e drenata.
Tuttavia, ebbi appena il tempo di finire il ciclo di medicazioni+cura antibiotica che la cisti suppurò di nuovo, e nel giro di un paio di giorni trovò nuovamente un'uscita esterna da sola, dallo stesso punto di prima.
Tornai in ospedale per risolvere i primi di settembre, e dopo un'attesa di maturazione di un paio di giorni mi venne semplicemente inserito uno "zaffo"(se non sbaglio)nel buco già formato per drenare, e rinnovata la cura antibiotica.
Mi venne anche spiegato che una volta drenata e sparita l'infiammazione mi avrebbero dovuto rimuovere la "capsula" o"pallina" della cisti, cosa che non mi era mai stata detta prima.
Finito il ciclo di medicazioni, però, il dottore (ogni volta era sempre uno diverso) mi disse che non c'era niente da togliere, e anche volendo in quel momento non avrebbero potuto fisicamente raggiungerlo per toglierlo.
Stessa diagnosi dal mio medico di base, nulla da togliere, solo aspettare che la pelle si riformi e che il buco si chiuda.
Da allora la zona ha sempre sembrato mantenere un livello di latenza, senza ulteriori sintomi.
Fino a ieri, giorno in cui la zona sembra essersi di nuovo infiammata, si è già gonfiata in maniera evidente e dolorosa, insomma: sembra essere punto e a capo.
Mi rivolgo a voi per capire se è vero che, con una cisti sebacea, devo rimuovere qualcosa dopo aver drenato o se devo solo aspettarne il riassorbimento, e in quel caso dunque, cosa posso fare? Internet mi suggerisce le stesse cure e procedimenti che ho sentito dal medico e all'ospedale, ma, essendo ormai quasi un anno che ho questo problema, non so più che pesci pigliare.
Aggiungo inoltre che la cisti non mi ha mai procurato episodi di febbre. E con la sua via di fuga "naturale" non è dolorosa, non si gonfia, anche se produce pus continuamente. Dalle analisi del sangue infine non risultano ulteriori infezioni, nè fistole rettali.
Quali sarebbero i rischi nel caso decidessi di non trattarla ulteriormente? C'è la possibilità che un bel giorno, forse, scompaia da sè nonostante il buco e tutto?
E' un'eventualità che vorrei assolutamente evitare, ma vorrei anche capire se devo rassegnarmi oppure no. E' diventato un grosso disagio.
Vi ringrazio in anticipo per la pazienza e la disponibilità,
cordiali saluti.
[#1]
Sembra davvero un problema esagerato e una storia troppo lunga. La cisti sebacea o gli esiti devono essere affrontati chirurgicamente con asportazione radicale del tessuto interessato dalla cisti. È certamente vero che in fase acuta di suppurazione l'unica scelta terapeutica è l'incisione,ma in seguito si deve intervenire per eliminare il tessuto e la capsula. Il consiglio è di chiedere un nuovo consulto presso la chirurgia di un ospedale.
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Considerata la sede, verificherei inoltre prima di un eventuale trattamento che non si tratti di un orifizio fistoloso di una fistola anale.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 38.6k visite dal 09/10/2012.
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