Strane manifestazioni dopo laparoscopia
Buongiorno.
Quattro giorni fa ho subìto un intervento in laparoscopia con tecnica MISAR per la rimozione di un'ernia ombelicale e la correzione di diastasi addominale post gravidica con rete protesica.
Sono stata dimessa ieri con ovviamente terapia da seguire a casa e con controllo giorno 4/03.
Ho qualche linea di febbre che non supera i 37.8 la cui eventualità mi era stata comunicata, sono un po' gonfia e ho dolori via via più sopportabili, anche se ancora molto fastidiosi.
Scrivo per chiedere due cose:
1.
Ho notato da subito dopo l'intervento di avere l'ugola allungata
e con la punta bianca, apparentemente tumefatta (sicuramente a causa dell'intubazione).
Ho chiesto ad ogni medico in ospedale e ognuno di loro ha minimizzato la cosa dicendo che sarebbe tornata normale, ma mi causa davvero parecchio fastidio... riesco quasi ad ingoiarla e questo mi porta a strozzarmi con conseguenti colpi di tosse che, con tutte le suture interne che ho, mi fanno crepare dal dolore.
Quindi mi chiedo, dovrei prendere in considerazione l'assunzione di qualche farmaco per velocizzare il suo "tornare normale"?
2.
Questa mattina, riuscendo finalmente a guardarmi allo specchio interamente, ho notato un'enorme chiazza (Forse un livido?
Sangue morto?) sulle grandi labbra a sinistra.
Non mi fa male, ma è molto grande e scuro.
Quindi mi chiedo, come ho potuto procurarmi un livido del genere proprio sulle grandi labbra, non essendo una parte del corpo "trattata" durante l'intervento?
Può essere un effetto collaterale di qualche medicinale?
Qualche trauma dovuto al catetere che ho tenuto mezza giornata?
O durante l'intervento sono stata urtata o usata come "appoggio", chessò, da un braccio robotico?
Grazie mille a chi risponderà.
Quattro giorni fa ho subìto un intervento in laparoscopia con tecnica MISAR per la rimozione di un'ernia ombelicale e la correzione di diastasi addominale post gravidica con rete protesica.
Sono stata dimessa ieri con ovviamente terapia da seguire a casa e con controllo giorno 4/03.
Ho qualche linea di febbre che non supera i 37.8 la cui eventualità mi era stata comunicata, sono un po' gonfia e ho dolori via via più sopportabili, anche se ancora molto fastidiosi.
Scrivo per chiedere due cose:
1.
Ho notato da subito dopo l'intervento di avere l'ugola allungata
e con la punta bianca, apparentemente tumefatta (sicuramente a causa dell'intubazione).
Ho chiesto ad ogni medico in ospedale e ognuno di loro ha minimizzato la cosa dicendo che sarebbe tornata normale, ma mi causa davvero parecchio fastidio... riesco quasi ad ingoiarla e questo mi porta a strozzarmi con conseguenti colpi di tosse che, con tutte le suture interne che ho, mi fanno crepare dal dolore.
Quindi mi chiedo, dovrei prendere in considerazione l'assunzione di qualche farmaco per velocizzare il suo "tornare normale"?
2.
Questa mattina, riuscendo finalmente a guardarmi allo specchio interamente, ho notato un'enorme chiazza (Forse un livido?
Sangue morto?) sulle grandi labbra a sinistra.
Non mi fa male, ma è molto grande e scuro.
Quindi mi chiedo, come ho potuto procurarmi un livido del genere proprio sulle grandi labbra, non essendo una parte del corpo "trattata" durante l'intervento?
Può essere un effetto collaterale di qualche medicinale?
Qualche trauma dovuto al catetere che ho tenuto mezza giornata?
O durante l'intervento sono stata urtata o usata come "appoggio", chessò, da un braccio robotico?
Grazie mille a chi risponderà.
[#1]
Gentile Utente,
1- Il fastidio è legato sicuramete all'intubazione. Scomparirà da solo, ma può accelerare questo processo con antiflogistici (anche naturali con compomonenti a base di Bromelina) oppure con aereosol antiflogistici.
2- Il livido può essere legato ad un evento traumatico subito sulla zona. Poco probabile l'effetto di farmaci (che non dovrebbero comunque avere effetti circoscritti). Le consiglio comunque di ascoltare il parere dei Colleghi al momento del controllo clinico.
Cordiali saluti
1- Il fastidio è legato sicuramete all'intubazione. Scomparirà da solo, ma può accelerare questo processo con antiflogistici (anche naturali con compomonenti a base di Bromelina) oppure con aereosol antiflogistici.
2- Il livido può essere legato ad un evento traumatico subito sulla zona. Poco probabile l'effetto di farmaci (che non dovrebbero comunque avere effetti circoscritti). Le consiglio comunque di ascoltare il parere dei Colleghi al momento del controllo clinico.
Cordiali saluti
Dr. Donato DE GIORGI
CHIRURGIA ONCOLOGICA, LAPAROSCOPICA,ENDOSCOPICA,MINIVASIVA
donatodg@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 27/02/2023.
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