Protesi mammarie
Gentili e meravigliosi dottori, questo è l’esito dell’esame istologico dell’exeresi di due noduli rispettivamente mammella dx e sx di mia moglie 49 anni.
A- Carcinoma duttale infiltrante ben differenziato. G1.pT1c.
- Proteina recettore estrogenico presente nel 90% degli elementi neoplastici con intensità 3 (1-3).
- Proteìna recettore progestinico presente nel 80% degli elementi neoplastici con intensità 2 (1-3).
- Marcatore di proliferazione Ki67 (MIB1 ) positivo nel 5% degli elementi neoplastici.
B- Carcinoma duttale infiltrante ben differenziato. G1.pT1b.
- Proteina recettore estrogenico presente nel 70% degli elementi neoplastici con intensità 2 (1-3).
- Proteina recettore progestinico presente nel 60% degli elementi neoplastici con intensità 2 (1-3).
- Marcatore dì proliferazione Ki67 (MIB1) positivo nel 10% degli elementi neoplastici.
C- Capezzolo esente da neoplasia.
Mia moglie ha rifiutato la quadrantectomia optando serenamente per una mastectomia bilaterale prevista la prossima settimana, essendo stanca del terrore generato in questi suoi 49 anni di esistenza dal seno sempre malandato. La domanda è:
PROTESI o NO? L’ inserimento degli espansori condizionano il chirurgo demolitivo nel suo lavoro? Potrebbe distrarsi e lasciare residui pericolosi magari per voler conservare il capezzolo o p.es parte del tessuto? I noduli erano lì da 4 anni, diagnosticati ahimè come fibrocisti, se volesse il cielo che il tutto risultasse magari curabile solo con radioterapia, la presenza degli espansori necessariamente mutano la terapia in chemio, più disturbante? Essendo appassionata di atletica e palestra, le protesi sotto il muscolo pettorale limitano sicuramente l’applicazione aerobica e anaerobica, ma di quanto?
Se non ci si pongono pretese/problemi estetici, ma solo la necessità di pulizia dal “mostro”, la dimissione è più veloce, si risparmia un intervento chirurgico e numerosi controlli successivi, ci sono meno possibilità di infezioni, l’aspetto esteriore è comunque di simmetria, mascherabile con protesi esterne, perché complicarsi l’esistenza a 50 anni? Come vedete la nostra speranza di sopravvivenza è tanta, addirittura pensiamo già al futuro, ma fino ad adesso non abbiamo trovato appigli per rispondere a queste domande.
Spero che ci possiate aiutare, e ancora complimenti per l’eccellente lavoro di supporto che date, grazie.
E che Dio Vi benedica, voi e tutti quelli che ne hanno bisogno
A- Carcinoma duttale infiltrante ben differenziato. G1.pT1c.
- Proteina recettore estrogenico presente nel 90% degli elementi neoplastici con intensità 3 (1-3).
- Proteìna recettore progestinico presente nel 80% degli elementi neoplastici con intensità 2 (1-3).
- Marcatore di proliferazione Ki67 (MIB1 ) positivo nel 5% degli elementi neoplastici.
B- Carcinoma duttale infiltrante ben differenziato. G1.pT1b.
- Proteina recettore estrogenico presente nel 70% degli elementi neoplastici con intensità 2 (1-3).
- Proteina recettore progestinico presente nel 60% degli elementi neoplastici con intensità 2 (1-3).
- Marcatore dì proliferazione Ki67 (MIB1) positivo nel 10% degli elementi neoplastici.
C- Capezzolo esente da neoplasia.
Mia moglie ha rifiutato la quadrantectomia optando serenamente per una mastectomia bilaterale prevista la prossima settimana, essendo stanca del terrore generato in questi suoi 49 anni di esistenza dal seno sempre malandato. La domanda è:
PROTESI o NO? L’ inserimento degli espansori condizionano il chirurgo demolitivo nel suo lavoro? Potrebbe distrarsi e lasciare residui pericolosi magari per voler conservare il capezzolo o p.es parte del tessuto? I noduli erano lì da 4 anni, diagnosticati ahimè come fibrocisti, se volesse il cielo che il tutto risultasse magari curabile solo con radioterapia, la presenza degli espansori necessariamente mutano la terapia in chemio, più disturbante? Essendo appassionata di atletica e palestra, le protesi sotto il muscolo pettorale limitano sicuramente l’applicazione aerobica e anaerobica, ma di quanto?
Se non ci si pongono pretese/problemi estetici, ma solo la necessità di pulizia dal “mostro”, la dimissione è più veloce, si risparmia un intervento chirurgico e numerosi controlli successivi, ci sono meno possibilità di infezioni, l’aspetto esteriore è comunque di simmetria, mascherabile con protesi esterne, perché complicarsi l’esistenza a 50 anni? Come vedete la nostra speranza di sopravvivenza è tanta, addirittura pensiamo già al futuro, ma fino ad adesso non abbiamo trovato appigli per rispondere a queste domande.
Spero che ci possiate aiutare, e ancora complimenti per l’eccellente lavoro di supporto che date, grazie.
E che Dio Vi benedica, voi e tutti quelli che ne hanno bisogno
[#1]
Gentile signore,
qualsiasi controindicazione all'intervento ricostruttivo vi sarebbe ricuramente stata illustrata dal o dai chirurghi. In genere dunque , d'accordo con il senologo eochirurgo demolitore, l'intervento ricostruttivo fa parte integrante del trattamento del tumore della mammella. La demolizione non è mai condizionata dalla possibilità di ricostruzione semmai, il chirurgo generale, sollevato dal problema ricostruttivo che è delegato al plastico, può addirittura essere più aggressivo in certi casi, anche se mi sembra che quello di sua moglie non sia tra questi. Inoltre, oggi più che mai la sopravvivenza va parallela alla qualità di vita, quindi affrontate con la massima serenità possibile questo percorso non facile. A sua moglie in primo luogo e lei vi auguro di uscire presto da questo tuttnel...
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
qualsiasi controindicazione all'intervento ricostruttivo vi sarebbe ricuramente stata illustrata dal o dai chirurghi. In genere dunque , d'accordo con il senologo eochirurgo demolitore, l'intervento ricostruttivo fa parte integrante del trattamento del tumore della mammella. La demolizione non è mai condizionata dalla possibilità di ricostruzione semmai, il chirurgo generale, sollevato dal problema ricostruttivo che è delegato al plastico, può addirittura essere più aggressivo in certi casi, anche se mi sembra che quello di sua moglie non sia tra questi. Inoltre, oggi più che mai la sopravvivenza va parallela alla qualità di vita, quindi affrontate con la massima serenità possibile questo percorso non facile. A sua moglie in primo luogo e lei vi auguro di uscire presto da questo tuttnel...
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
Concordo con il collega Bernardi,
che la maggior parte delle pazienti che hanno subito una mastectomia sono idonee alla ricostruzione mammaria e tra queste molte posso praticarla in concomitanza dell'intervento demolitivo; l'importante è che la patologia tumorale sia stata risolta dal trattamento chirurgico eseguito con il chirurgo oncologo.
In questo caso ci sono anche molti fattori prognostici favorevoli
legati alla malattia .
Stia tranquillo: per mia esperienza personale il chirurgo oncologo non "si distrarrà" a causa dell'intervento ricostruttore, anche perchè è chiamato per primo ad eseguire l'intervento di mastectomia.
Cordiali saluti
che la maggior parte delle pazienti che hanno subito una mastectomia sono idonee alla ricostruzione mammaria e tra queste molte posso praticarla in concomitanza dell'intervento demolitivo; l'importante è che la patologia tumorale sia stata risolta dal trattamento chirurgico eseguito con il chirurgo oncologo.
In questo caso ci sono anche molti fattori prognostici favorevoli
legati alla malattia .
Stia tranquillo: per mia esperienza personale il chirurgo oncologo non "si distrarrà" a causa dell'intervento ricostruttore, anche perchè è chiamato per primo ad eseguire l'intervento di mastectomia.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Utente
Ringrazio per l'attenzione dedicata, spero che la mano del chirurgo sia guidata ed ispirata come lo sono le vostre risposte, l'importante è che il male venga debellato non è importante quanto affonda il bisturi, avevamo sentito di qualche protesi che dà successivamente fastidio e/o si infetta, quindi si cercava solo di ricavare informazioni per valutare la opportunità o no di ulteriori sofferenze o ulteriori interventi dettati solo da motivi estetici.
Di nuovo grazie
Di nuovo grazie
[#5]
Gentile utente,
credo che tutti i colleghi che mi hanno precedute le abbiano dato delle esaurienti risposte, ma ho dei dubbi riguardo la condotta chirurgica. Mi sembra di capire che in prima istanza sia no stati asportati solo dei noduli mammari. Ma mi chiedo se glia accertamenti fatti prima dell'intervento non davano risposte dubbiose sul tipo di lesione? e come mai non sia stata fatta l'estemporanea sulle lesione? Perchè se già in seguito ad una risposta certa di neoplasia si poteva già avere il consenso dalla paziente ad effettuare una mastectomia e contemporaneo posizionamento di espansori mammari bilateralmente.
Comunque se fare radioterapia associata a chemio ormai va aspettato l'esito dell'esame istologico della memmelle asportate per valutare se non ci siano altri microfocolai magari in "situ". Manca comunque all's esame istologico ffettuato il test al C-erb che sicuramente faranno in questa seconda evenienza. Ci faccia comunque sapere come è andato l'esito dell'intervento e l'esame istologico definitivo
Cordiali saluti
Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it/mastoplastica_additiva.htm
credo che tutti i colleghi che mi hanno precedute le abbiano dato delle esaurienti risposte, ma ho dei dubbi riguardo la condotta chirurgica. Mi sembra di capire che in prima istanza sia no stati asportati solo dei noduli mammari. Ma mi chiedo se glia accertamenti fatti prima dell'intervento non davano risposte dubbiose sul tipo di lesione? e come mai non sia stata fatta l'estemporanea sulle lesione? Perchè se già in seguito ad una risposta certa di neoplasia si poteva già avere il consenso dalla paziente ad effettuare una mastectomia e contemporaneo posizionamento di espansori mammari bilateralmente.
Comunque se fare radioterapia associata a chemio ormai va aspettato l'esito dell'esame istologico della memmelle asportate per valutare se non ci siano altri microfocolai magari in "situ". Manca comunque all's esame istologico ffettuato il test al C-erb che sicuramente faranno in questa seconda evenienza. Ci faccia comunque sapere come è andato l'esito dell'intervento e l'esame istologico definitivo
Cordiali saluti
Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it/mastoplastica_additiva.htm
Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it
[#6]
Utente
Buongiorno a tutti, giuro che io avevo già risposto sotto data al Prof Vergine, ma stranamente oggi non trovo più la mia risposta, comunque rieccoci qua:
finalmente dopo un mese il quadro si è chiarito o meglio complicato:
Dopo la prima infausta notizia conseguente alla prima exeresi dei noduli, il 21 maggio con consenso della paziente si è proceduto con mastectomia bilaterale, conservazione dei capezzoli, ed il posizionamento di due espansori sotto i muscoli pettorali.
- Estemporanea sui linfonodi sentinella: negativa
- Esame istologico mammelle: completamente negativo eccetto un "residuo di iperplasia duttale atipica" su frammento del cono sotto il capezzolo.
- no metastasi
- Scintigrafia ossea total body: negativa;
Fin qui, anche se non sono medico, direi che nella disgrazia, magari fosse sempre così...
Purtroppo la visita ginecologica rileva la presenza di una "cisti dermoide" (è mista e si vedono peli e un dente calcifico) di 3,4cm sull'ovaia sx, due fibromi uterini di cui uno di 6,5cm spostato a dx che probabilmente spinge sull'uretere dx perchè anche la scintigrafia vede una persisteza di radioisotopo nel bacinetto renale dx, senza però espansione dello stesso.
Mia moglie è forte, atletica e non ha mai avuto nessun disturbo,MAI
Tra oncologo e ginecologo, si sta vedendo di usare lo ZOLADEX+TAMOXIFENE per evitare recidive del cancro e ridurre i fibromi anche per fare diagnosi di esclusione sul rene, per cercare entro 2/3 mesi di asportare sicuramente le ovaie in laparoscopia e vedere successivamente con l'utero cosa fare, per evitare una isterectomia totale laparotomica.
Sono stato volutamente conciso,se qualcuno desidera avere approfondimenti, sarò lieto di fornirli.
Se magari qualche medico ha una idea di come/quando indagare (RMN addominale, urografia) il problema della compressione sull'uertere, siamo tutto orecchi, magari anche per dirci se quello che stiamo facendo è corretto o no.
Grazie mille a tutti e scusate ma veramente la mia risposta, (allora ovviamente incompleta) la avevo già mandata.
P.S. - esame genetico positivo, poi mamma e nonna e bisnonna già colpite
finalmente dopo un mese il quadro si è chiarito o meglio complicato:
Dopo la prima infausta notizia conseguente alla prima exeresi dei noduli, il 21 maggio con consenso della paziente si è proceduto con mastectomia bilaterale, conservazione dei capezzoli, ed il posizionamento di due espansori sotto i muscoli pettorali.
- Estemporanea sui linfonodi sentinella: negativa
- Esame istologico mammelle: completamente negativo eccetto un "residuo di iperplasia duttale atipica" su frammento del cono sotto il capezzolo.
- no metastasi
- Scintigrafia ossea total body: negativa;
Fin qui, anche se non sono medico, direi che nella disgrazia, magari fosse sempre così...
Purtroppo la visita ginecologica rileva la presenza di una "cisti dermoide" (è mista e si vedono peli e un dente calcifico) di 3,4cm sull'ovaia sx, due fibromi uterini di cui uno di 6,5cm spostato a dx che probabilmente spinge sull'uretere dx perchè anche la scintigrafia vede una persisteza di radioisotopo nel bacinetto renale dx, senza però espansione dello stesso.
Mia moglie è forte, atletica e non ha mai avuto nessun disturbo,MAI
Tra oncologo e ginecologo, si sta vedendo di usare lo ZOLADEX+TAMOXIFENE per evitare recidive del cancro e ridurre i fibromi anche per fare diagnosi di esclusione sul rene, per cercare entro 2/3 mesi di asportare sicuramente le ovaie in laparoscopia e vedere successivamente con l'utero cosa fare, per evitare una isterectomia totale laparotomica.
Sono stato volutamente conciso,se qualcuno desidera avere approfondimenti, sarò lieto di fornirli.
Se magari qualche medico ha una idea di come/quando indagare (RMN addominale, urografia) il problema della compressione sull'uertere, siamo tutto orecchi, magari anche per dirci se quello che stiamo facendo è corretto o no.
Grazie mille a tutti e scusate ma veramente la mia risposta, (allora ovviamente incompleta) la avevo già mandata.
P.S. - esame genetico positivo, poi mamma e nonna e bisnonna già colpite
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.1k visite dal 15/05/2008.
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