Chirurgia ricostruttiva dopo mastectomia
salve dottore volevo un suo parere su un consulto avuto ieri col chirurgo plastico.Mia madre 76 anni è stata già operata di carcinoma duttale infiltrante alla mammella dx,e dopo quest'intervento si è ritenuto necessario riprogrammare un altro intervento a breve in quanto,pur essendo negativi i linfonodi,il tumore si è presentato nel quadrante con altri due piccoli focolai di 0,2 mm, e quindi per non rischiare il peggio il chirurgo ha deciso di fare una mastectomia totale.Ieri in visita col chirurgo plastico mi spiegava che la ricostruzione non è un solo intervento ma almeno due e inoltre raramente ma può capitare che ci siano infezioni o qualsiasi tipo di complicazione imprevedibile,quindi lo ha sconsigliato a mia madre in quanto affetta da sarcoidosi polmonare e anche se è in condizioni discrete ad oggi glielo ha sconsigliato ,visto che sono sempre interventi in anestesia totale.Volevo un suo parere sulla questione e se ha operato casi simili o con complicanze .
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Gentile Utente,
tutte le donne sottoposte a mastectomia radicale sono candidate a ricostruzione mammaria. La ricostruzione non cambia la prognosi della malattia ma migliora la visione del proprio corpo. L'intervento deve essere quindi valutato in relazione alle condizioni di salute generale della paziente. La sarcoidosi non costituisce una controindicazione assoluta all'intervento ricostruttivo, ma relativa per l'eventuale terapia corticosteroidea che espone a maggior rischio di infezioni.
E' quindi il Chirurgo Plastico che valutando l'anamnesi e le aspettative della Paziente che indica il percorso più idoneo.
Cordialmente,
tutte le donne sottoposte a mastectomia radicale sono candidate a ricostruzione mammaria. La ricostruzione non cambia la prognosi della malattia ma migliora la visione del proprio corpo. L'intervento deve essere quindi valutato in relazione alle condizioni di salute generale della paziente. La sarcoidosi non costituisce una controindicazione assoluta all'intervento ricostruttivo, ma relativa per l'eventuale terapia corticosteroidea che espone a maggior rischio di infezioni.
E' quindi il Chirurgo Plastico che valutando l'anamnesi e le aspettative della Paziente che indica il percorso più idoneo.
Cordialmente,
Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 08/10/2015.
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