Teleangectasie
[#1]
Effettivamente la stpsi è coinvolta tra i fattori predisponenti alla insufficienza venosa a causa dello sforzo compiuto nell'atto di defecare che comporta aumento della pressione endoaddominale ingenerando un reflusso venoso che "stressa" le valvole fino a sfiancarle.
Alcuni hanno anche ipotizzato una possibile compressione sui vasi iliaci da parte della persistenza di cilindro fecale nel sigma-retto: ma questa ipotesi sembra sinceramente meno condivisibile.
Le segnalo nel suo caso anche l'effetto negativo del sovrappeso.
Alcuni hanno anche ipotizzato una possibile compressione sui vasi iliaci da parte della persistenza di cilindro fecale nel sigma-retto: ma questa ipotesi sembra sinceramente meno condivisibile.
Le segnalo nel suo caso anche l'effetto negativo del sovrappeso.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Ex utente
io "soffro" di stipsi cronica causata da dolicocolon e sindrome del colon irritabile ad alvo stitico.
per defecare devo ricorrere ad un enteroclisma di sola acqua tiepida un giorno si e uno no,e in tal modo tuttavia riesco a svuotare forse anche piu del dovuto il colon e senza dover fare particolari sforzi...quindi nel mio caso non dovrebbe essere un problema legato all'eccesivo volume e tempo di permanenza nel colon delle feci.
avendo la parte del sigma molto lunga e contorta mi puo dire,in via del tutto teorica(vista la sede) e in base alla sua esperienza, se in questo caso vi sia una probabilità di compressione sui vasi iliaci dal parte di questo colon in eccesso?
grazie
per defecare devo ricorrere ad un enteroclisma di sola acqua tiepida un giorno si e uno no,e in tal modo tuttavia riesco a svuotare forse anche piu del dovuto il colon e senza dover fare particolari sforzi...quindi nel mio caso non dovrebbe essere un problema legato all'eccesivo volume e tempo di permanenza nel colon delle feci.
avendo la parte del sigma molto lunga e contorta mi puo dire,in via del tutto teorica(vista la sede) e in base alla sua esperienza, se in questo caso vi sia una probabilità di compressione sui vasi iliaci dal parte di questo colon in eccesso?
grazie
[#3]
Come le dicevo si tratta di ipotesi molto teoriche.
Rimanendo su questo piano, nel suo caso la lunghezza e mobilità del viscere potrebbero verosimilmente rappresentare un "vantaggio", nel senso di ridurre la possibilità di compressione e interferenza tra le strutture anatomiche.
Ma siamo su un piano "molto teorico".
Rimanendo su questo piano, nel suo caso la lunghezza e mobilità del viscere potrebbero verosimilmente rappresentare un "vantaggio", nel senso di ridurre la possibilità di compressione e interferenza tra le strutture anatomiche.
Ma siamo su un piano "molto teorico".
[#4]
Ex utente
quindi teoricamente non dovrebbe darmi problemi in questo senso e addirittura potrebbe essere un vantaggio.......
come le dicevo di sforzi nel defecare non credo di farne in modo cosi eccessivo.
c'è,invece,la probabilità che il fatto di dovermi fare un'enteroclisma per poter liberare il colon mi dia dei problemi in tal senso?
grazie
come le dicevo di sforzi nel defecare non credo di farne in modo cosi eccessivo.
c'è,invece,la probabilità che il fatto di dovermi fare un'enteroclisma per poter liberare il colon mi dia dei problemi in tal senso?
grazie
[#5]
La pratica dell'enteroclisma non interferisce con i suoi problemi venosi, ma sinceramente, non rappresentando una procedura fisiologica e vista la giovane età, sottoporrei per altri motivi la problematica ad un gastroenterologo.
[#6]
Ex utente
si infatti da quando ho questo problema ho fatto svariate visite e tutti gli esami possibili. con il medico abbiamo una visione chiara della situazione ma stiamo decidendo come procedere dopo vari tentativi già fatti ma non andati a buon fine...
tornando al problema delle teleangectasie c'è da dire che me ne sono venute alcune anche sulle palpebre. questo dimostra che è un problema un po generalizzato e che magari i miei problemi intestinali non c'entrano proprio niente(tuttavia informerò comunque l'angiologo di tale problema).
un'ultima domanda:si può affermare che comunque un individuo,magari pur avendo 1 o piu fattori di rischio,se non ha familiarità e predisposizione per l'insufficienza venosa non dovrebbe mai avere a che fare con tale patologia? cioè per avere questo tipo di problema bisogna di fondo "avercelo scritto nel dna"?
grazie
tornando al problema delle teleangectasie c'è da dire che me ne sono venute alcune anche sulle palpebre. questo dimostra che è un problema un po generalizzato e che magari i miei problemi intestinali non c'entrano proprio niente(tuttavia informerò comunque l'angiologo di tale problema).
un'ultima domanda:si può affermare che comunque un individuo,magari pur avendo 1 o piu fattori di rischio,se non ha familiarità e predisposizione per l'insufficienza venosa non dovrebbe mai avere a che fare con tale patologia? cioè per avere questo tipo di problema bisogna di fondo "avercelo scritto nel dna"?
grazie
[#7]
La domanda che pone non è di seconadria importanza, ma difficilmente può trovare una risposta certa.
Quel che è sicuro è che le manifestazioni di insufficienza venosa hanno diversa distribuzione nelle diverse razze e nelle diverse comunità.
In Italia si calcola che almeno il 40% delle donne (secondo alcuni anche di più) è affetta da insufficienza venosa più o meno manifesta.
Quel che è sicuro è che le manifestazioni di insufficienza venosa hanno diversa distribuzione nelle diverse razze e nelle diverse comunità.
In Italia si calcola che almeno il 40% delle donne (secondo alcuni anche di più) è affetta da insufficienza venosa più o meno manifesta.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.3k visite dal 26/12/2010.
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