Varici
Buongiorno,
Ho 40 anni, e 3 figli. Ultima gravidanza 10 anni fa.
Oggi vorrei avere un altro figlio ma ho il seguente problema:
Già dalla prima gravidanza ho iniziato ad avere un gonfiore nel grande labbro sinistro e lungo il perineo. Dopo 14 mesi ero di nuovo incinta ed il problema del gonfiore che era quasi sparito ha iniziato a ripresentarsi. Ho scoperto che poteva trattarsi di varicocele pelvico, ma non ho fatto in tempo a fare i relativi consulti e cure, che aspettavo già il terzo figlio.
Gravidanza pesante, con la problematica del gonfiore e la sensazione di peso nella zona rigonfia , indossato calze da 100 den e riposo, ma sono arrivate al parto con l'indicazione di fare un cesareo, dopo 2 parti naturali, che forse sarebbe stato meglio fossero stati anch'essi dei cesarei.
Avevo il grande labbro sinistro gonfio come un pugno e venne nere che dalla zona perianale si irradiano nelle natiche schiarendosi fino a diventare normali !
Dopo il parto ho iniziato a fare esami e consulti.
La diagnosi era di varicocele pelvico, con particolare interessamento del grande labbro sinistro e del perineo.
Ho sclerotizzato nel 2008 la vena ovarica di sx e nel 2013 quella di destra. Nel frattempo mi hanno operato per rimuovere un mioma grande come un arancio vicino l'ovaio sinistro.
Dai doppler e dalla tac, la diagnosi sembrerebbe che ho un problema congenito per cui le mie bene non fanno refluire bene il sangue quando risale , generando questi rigonfiamenti e perdita di tono delle vene nella zona genitale e perianale .
I sintomi che riscontro sono: gonfiore permanente, dolore durante il ciclo, esteticamente visibili striature bluastre delle varici.
Ho anche la tendenza alla stitichezza che di certo non aiuta visto che quando capita lo sforzo fa gonfiare ancora di più la parte.
Il medico che mi ha seguito ha detto che per la mia situazione eventuali terapie chirurgiche potevano essere troppo rischiose.
Posso anche convivere con la mia situazione , anche se avendo 40 anni e augurandomi di vivere a lungo mi chiedo se ci sia qualche cosa che posso fare per migliorare la mia salute e se sia il caso di fare altri consulti .
Vorrei anche avere un altro figlio, per cui vi chiedo se sapete indicarmi un medico altamente specializzato che possa aiutarmi.
Grazie
Ho 40 anni, e 3 figli. Ultima gravidanza 10 anni fa.
Oggi vorrei avere un altro figlio ma ho il seguente problema:
Già dalla prima gravidanza ho iniziato ad avere un gonfiore nel grande labbro sinistro e lungo il perineo. Dopo 14 mesi ero di nuovo incinta ed il problema del gonfiore che era quasi sparito ha iniziato a ripresentarsi. Ho scoperto che poteva trattarsi di varicocele pelvico, ma non ho fatto in tempo a fare i relativi consulti e cure, che aspettavo già il terzo figlio.
Gravidanza pesante, con la problematica del gonfiore e la sensazione di peso nella zona rigonfia , indossato calze da 100 den e riposo, ma sono arrivate al parto con l'indicazione di fare un cesareo, dopo 2 parti naturali, che forse sarebbe stato meglio fossero stati anch'essi dei cesarei.
Avevo il grande labbro sinistro gonfio come un pugno e venne nere che dalla zona perianale si irradiano nelle natiche schiarendosi fino a diventare normali !
Dopo il parto ho iniziato a fare esami e consulti.
La diagnosi era di varicocele pelvico, con particolare interessamento del grande labbro sinistro e del perineo.
Ho sclerotizzato nel 2008 la vena ovarica di sx e nel 2013 quella di destra. Nel frattempo mi hanno operato per rimuovere un mioma grande come un arancio vicino l'ovaio sinistro.
Dai doppler e dalla tac, la diagnosi sembrerebbe che ho un problema congenito per cui le mie bene non fanno refluire bene il sangue quando risale , generando questi rigonfiamenti e perdita di tono delle vene nella zona genitale e perianale .
I sintomi che riscontro sono: gonfiore permanente, dolore durante il ciclo, esteticamente visibili striature bluastre delle varici.
Ho anche la tendenza alla stitichezza che di certo non aiuta visto che quando capita lo sforzo fa gonfiare ancora di più la parte.
Il medico che mi ha seguito ha detto che per la mia situazione eventuali terapie chirurgiche potevano essere troppo rischiose.
Posso anche convivere con la mia situazione , anche se avendo 40 anni e augurandomi di vivere a lungo mi chiedo se ci sia qualche cosa che posso fare per migliorare la mia salute e se sia il caso di fare altri consulti .
Vorrei anche avere un altro figlio, per cui vi chiedo se sapete indicarmi un medico altamente specializzato che possa aiutarmi.
Grazie
[#1]
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
Lei ci descrive il quadro di un varicocele pelvico recidivo (o persistente) con manifestazioni cliniche estese.
Considerata l'età giovanile sembrerebbe improponibile la scelta di convivere con questo problema, al di là del desiderio di ulteriore gravidanza.
D'altra parte Lei dice "Nel frattempo mi hanno operato per rimuovere un mioma grande come un arancio vicino l'ovaio sinistro", ma non ci riferisce se nel corso di questo intervento siano state eventualmente considerate ulteriori procedure mirate al varicocele.
Premesso che ogni nostra considerazione è limitata dalla distanza, potrebbe a questo punto essere indicata una ulteriore valutazione terapeutica che potrebbe consistere in scleroterapia locoregionale, in un nuovo approccio angioradiologico o in un intervento chirurgico.
Le accludo dei link che potrebbero esserLe di aiuto:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/95-varicocele-pelvico-femminile-varici-vulvari-e-insufficienza-venosa-degli-arti-inferiori.html
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/91-varici-e-gravidanza.html
http://www.varicocele.it/centri_qualificati.html
Gentile Utente,
Lei ci descrive il quadro di un varicocele pelvico recidivo (o persistente) con manifestazioni cliniche estese.
Considerata l'età giovanile sembrerebbe improponibile la scelta di convivere con questo problema, al di là del desiderio di ulteriore gravidanza.
D'altra parte Lei dice "Nel frattempo mi hanno operato per rimuovere un mioma grande come un arancio vicino l'ovaio sinistro", ma non ci riferisce se nel corso di questo intervento siano state eventualmente considerate ulteriori procedure mirate al varicocele.
Premesso che ogni nostra considerazione è limitata dalla distanza, potrebbe a questo punto essere indicata una ulteriore valutazione terapeutica che potrebbe consistere in scleroterapia locoregionale, in un nuovo approccio angioradiologico o in un intervento chirurgico.
Le accludo dei link che potrebbero esserLe di aiuto:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/95-varicocele-pelvico-femminile-varici-vulvari-e-insufficienza-venosa-degli-arti-inferiori.html
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/91-varici-e-gravidanza.html
http://www.varicocele.it/centri_qualificati.html
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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