Vene varicose
Salve vorrei un consiglio , per un problema di vene varicose dovrei sottopormi a un intervento con rimozione delle varici in modo chirurgico, purtroppo l ansia della sala operatoria e del bisturi anche se sotto anestesia locale sono più forti della volontà di risolvere il problema che a oggi per fortuna è solo estetico nel senso che nn ho problemi fisici , infatti la visita l ho fatta per capire se potevo risolvere il problema con metodi alternativi, tipo il laser, il dott. Che mi ha visitato ritiene che il muo quadro clinico si possa risolvere solo chirurgicamente ma io non ho sentito altri pareri al momento ,tranne appunto di questo dottore che nn metto in dubbio la sua professionalità ma metto in dubbio che abbia preso troppo alla leggera la mia fobia . Questa è la situazione dopo ecodoppler "incontinenza della safena interna alla coscia con calibro 3,3 mm alimentata da voluminoso collaterale incontinente al terzo inferiore di coscia" , secondo voi questa situazione va presa solo in modo invasivo o si può optare per un metodo meno invasivo? Grazie e buona giornata.
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CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
l'indicazione a un intervento chirurgico, l'individuazione della procedura più corretta, nonchè la valutazione di possibili trattamenti alternativi (scleroterapia, ecc.) discendono da una serie di valutazioni non solo strumentali (ecocolordoppler), ma anche cliniche (sintomi, manifestazioni, ecc) per noi inaccessibili a distanza, anche se in linea di principio e sulla sola base di quello che ci riferisce quanto le è stato proposto sembrerebbe corretto, fermo restando la corretta individuazione del tipo ed estensione della procedura da applicare.
Consideri che l'insufficienza venosa abbandonata a se stessa va inevitabilmente incontro a un progressivo aggravamento ed estensione ad altre strutture venose con necessità di interventi maggiormente estesi ed invasivi, minore stabilità dei risultati e la possibilità di ulteriori complicazioni nel tempo: flebite, Trombosi Venosa Profonda, dermatite ulcerativa, ecc..
Gentile Utente,
l'indicazione a un intervento chirurgico, l'individuazione della procedura più corretta, nonchè la valutazione di possibili trattamenti alternativi (scleroterapia, ecc.) discendono da una serie di valutazioni non solo strumentali (ecocolordoppler), ma anche cliniche (sintomi, manifestazioni, ecc) per noi inaccessibili a distanza, anche se in linea di principio e sulla sola base di quello che ci riferisce quanto le è stato proposto sembrerebbe corretto, fermo restando la corretta individuazione del tipo ed estensione della procedura da applicare.
Consideri che l'insufficienza venosa abbandonata a se stessa va inevitabilmente incontro a un progressivo aggravamento ed estensione ad altre strutture venose con necessità di interventi maggiormente estesi ed invasivi, minore stabilità dei risultati e la possibilità di ulteriori complicazioni nel tempo: flebite, Trombosi Venosa Profonda, dermatite ulcerativa, ecc..
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Utente
Capisco, il problema è come affrontare un intervento con questa fobia, ma questo probabilmente è da considerare in un altra sezione di questo sito, quella "psicologica" , anche se nn capisco come mai il metodo " laser" nn potrebbe essere utilizzato nel quadro ecodoppler, o meglio quello che impedisce l utilizzo di questa tecnologia è la dimensione della vena? Il tipo di vena da trattare? Insomma perché nel mio caso si può risolvere solo chirurgicamente? Grazie per la velocità di risposta alla domanda precedente, buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 17/02/2019.
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