Biopsia retto
Gentilissimi,
Ho eseguito una colonscopia con biopsie in quanto da settimane persistevano sintomi quali dolore addominale soprattutto a sinistra, diarrea e spossatezza.
Inoltre talvolta soffro di emorroidi.
La colonscopia è risultata negativa, non è stato trovato niente, ma oggi ho ritirato il risultato delle biopsie (quesito: colite microscopica?) e volevo chiedervi un parere su cosa possa significare e se è o meno preoccupante (in attesa della visita con il gastroenterologo):
Frammenti di mucosa colica con superficie mucosa mal valutabile e con conservazione dell'attività muco-secernente.
Il numero di linfociti T CD3 positivi intraepiteliali nel rivestimento epiteliale superficiale e delle cripte ghiandolari ove valutabile è risultato nei limiti di riferimento (<20 linfociti/100 cellule epiteliali).
La banda collagena sub epiteliale è nella norma (spessore <10 micron).
Nella lamina propria sono presenti edema e modesti infiltrati linfoplasmacellulari costituiti prevalentemente da piccoli linfociti T talora sotto forma di aggregati linfoidi follicolari.
Diagnosi: quadro morfologico non coclusivo per colite microscopica
Cosa potrebbe essere?
Mi preoccupa soprattutto la parte sugli aggregati linfoidi follicolari
Ho eseguito una colonscopia con biopsie in quanto da settimane persistevano sintomi quali dolore addominale soprattutto a sinistra, diarrea e spossatezza.
Inoltre talvolta soffro di emorroidi.
La colonscopia è risultata negativa, non è stato trovato niente, ma oggi ho ritirato il risultato delle biopsie (quesito: colite microscopica?) e volevo chiedervi un parere su cosa possa significare e se è o meno preoccupante (in attesa della visita con il gastroenterologo):
Frammenti di mucosa colica con superficie mucosa mal valutabile e con conservazione dell'attività muco-secernente.
Il numero di linfociti T CD3 positivi intraepiteliali nel rivestimento epiteliale superficiale e delle cripte ghiandolari ove valutabile è risultato nei limiti di riferimento (<20 linfociti/100 cellule epiteliali).
La banda collagena sub epiteliale è nella norma (spessore <10 micron).
Nella lamina propria sono presenti edema e modesti infiltrati linfoplasmacellulari costituiti prevalentemente da piccoli linfociti T talora sotto forma di aggregati linfoidi follicolari.
Diagnosi: quadro morfologico non coclusivo per colite microscopica
Cosa potrebbe essere?
Mi preoccupa soprattutto la parte sugli aggregati linfoidi follicolari
[#1]
È una infiammazione cronica del colon ed è definita microscopica perché per individuarla è necessario esaminare la mucosa del colon prelevata al microscopio. In queste coliti, all' esame endoscopico, il colon appare normale ed è solo con l' esame al microscopio che si vede l' infiammazione, inoltre quando ci sono molti linfociti si definisce colite microscopica linfocitica.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentilissimo dottor D'Oriano,
Innanzitutto la ringrazio per la celere risposta.
Volevo però chiederle come mai nella diagnosi c'è scritto "quadro morfologico non conclusivo per colite microscopica" se, sempre se ho capito bene, questa sia presente.
Inoltre, nel caso questa fosse la mia condizione, è grave? O trattabile (detto in parole povere, ci si può convivere senza troppi problemi? Ultimamente mi sembrava di star meglio, tranne per i dolori addominali che ogni tanto si facevano sentire).
Ovviamente proseguirò l'iter insieme al gastroenterologo che mi sta seguendo, ma anche un suo parere mi sarebbe molto utile data la sua competenza, soprattutto in questo momento di attesa.
Mi scuso per le domande che probabilmente sono banali, ma sono confusa e vorrei capire meglio.
Innanzitutto la ringrazio per la celere risposta.
Volevo però chiederle come mai nella diagnosi c'è scritto "quadro morfologico non conclusivo per colite microscopica" se, sempre se ho capito bene, questa sia presente.
Inoltre, nel caso questa fosse la mia condizione, è grave? O trattabile (detto in parole povere, ci si può convivere senza troppi problemi? Ultimamente mi sembrava di star meglio, tranne per i dolori addominali che ogni tanto si facevano sentire).
Ovviamente proseguirò l'iter insieme al gastroenterologo che mi sta seguendo, ma anche un suo parere mi sarebbe molto utile data la sua competenza, soprattutto in questo momento di attesa.
Mi scuso per le domande che probabilmente sono banali, ma sono confusa e vorrei capire meglio.
[#3]
Nel suo caso, non è stato possibile confermare l' ipotesi (colite microscopica?)posta da chi ha eseguito le biopsie.
Si tranquillizzi nulla di grave, ma
a distanza si possono fare solo ipotesi che potrebbero non aver fondamento, mi dispiace ma dovrà attendere il controllo gastroenterologico per maggiori rassicurazioni e per una diagnosi definitiva.
Si tranquillizzi nulla di grave, ma
a distanza si possono fare solo ipotesi che potrebbero non aver fondamento, mi dispiace ma dovrà attendere il controllo gastroenterologico per maggiori rassicurazioni e per una diagnosi definitiva.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#4]
Utente
La ringrazio per l'ulteriore risposta in tempi così brevi.
Avrei qualche dubbio ancora, mi scusi se sembro ossessiva: come mai non è stato possibile confermare l'ipotesi? Perché necessita altri esami o perché è poco probabile in base a quanto risulta dalle biopsie? Inoltre potrebbe celarsi qualcosa di più grave? Ovviamente non le chiedo una diagnosi, come mi ha ben spiegato a distanza è impossibile, vorrei solo capire se è preoccupante o meno, in maniera schietta. Anche magari per anticipare la visita, per quanto possibile.
Avrei qualche dubbio ancora, mi scusi se sembro ossessiva: come mai non è stato possibile confermare l'ipotesi? Perché necessita altri esami o perché è poco probabile in base a quanto risulta dalle biopsie? Inoltre potrebbe celarsi qualcosa di più grave? Ovviamente non le chiedo una diagnosi, come mi ha ben spiegato a distanza è impossibile, vorrei solo capire se è preoccupante o meno, in maniera schietta. Anche magari per anticipare la visita, per quanto possibile.
[#5]
Nulla di "più grave"
La necessità di anticipare la visita dipende dalla persistenza e
dall' intensità della sintomatologia.
La necessità di anticipare la visita dipende dalla persistenza e
dall' intensità della sintomatologia.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 966 visite dal 10/05/2024.
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