Il problema è scomparso

Salve,
ho 24 anni e soffro ormai da tre anni di problemi emorroidali. La prima volta che riscontrai il problema alla prima visita il medico decise di operare chirurgicamente l'emorroide che si era formata e il problema è scomparso per qualche tempo.
Nell'ultimo anno diciamo che ho riniziato ad avere un bruciore abbastanza frequente e ho deciso di fare una anoscopia, nella quale il medico ha detto che avevo un prolassamento del tessuto che sarebbe rientrato autonomamente e che non era necessario alcun inertvento. Nel frattempo ho continuato ad usare delle pomate per calmare il prurito e il leggero gonfiore che pero' continua spesso a presentarsi, in particolare in periodi piu' stressanti o in cui sono fuori casa e il mio "ritmo quotidiano" è sfalsato. Cerco di avere una alimentazione molto equilibrata e ricca di fibre, frutta verdura e evitare alcol, cibi piccanti ecc. ma questo non aiuta a eliminare questo fastidio che sembra placarsi solo con l'utilizzo di pomate. In sostanza il problema ora non è grave ma persistente. Ho la sensazione che sia legato a una questione anche nervosa, come se fosse un modo mio di sodomizzare lo stress. C'è qualche indicazione che posso seguire per cercare di non essere "pomata dipendente"? Inoltre è controindicato in tal caso l'inizio di attività fisica in palestra?

Grazie mille
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
L'attivita' fisica non e' controindicata. Tuttavia in considerazione della sua giovane eta' credo che valutare l'ipotesi di porre un fine a questa patologia non sia un'idea sbagliata... non le pare? Inizi a prenotarsi una visita specialistica con un buon Chirurgo/Proctologo, e cerchi intanto di avere una buona diagnosi. Poi valutera' le possibili soluzioni. Ma non getti la spugna a 24 anni: non credo che potra' andare avanti a pomate per tutta la vita, e se c'e' da prendere una decisione, fosse pure chirurgica, meglio prenderla adesso...
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la pronta risposta.

Effettivamente il mio pensiero a riguardo è proprio quello che ha espresso, cioè che essendo giovane e comunque abbastanza attento ad avere uno stile di vita che non favorisca tale problema, vorrei capire se si puo' migliorare la situazione in modo sostanziale. D'altra parte sono stato un po' scoraggiato dalla mia ultima visita dal Proctologo che ha liquidato rapidamente il mio problema e dal medico di base che piu' o meno mi ha detto:"Se non sono da operare è anche meglio, ma nel qual caso il fastidio rimarra'". E in fondo è per questo che ho chiesto questo consulto on line, per sentire qualche opinione in piu' a rigurado.
Probabilmente seguiro' il suo consiglio con una nuova visita Proctologica.

La ringrazio ancora
Cordiali Saluti

P.S. La mia domanda sull'attività fisica era su eventuali esercizi di sollevamento pesi o comunque esercizi di palestra e se fosse preferibile invece una attività diversa con meno sforzi come la piscina.

[#3]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non c'e' dubbio che il nuoto sia uno sport che coinvolge il fisico in maniera decisamente piu' armonica, quindi probabilmente e' piu' adatto anche al suo caso. Tuttavia, sebbene uno sforzo "pesistico" possa portare ad un aumento della pressione endoaddominale, e quindi ad una fuoriuscita delle emorroidi, esso non influisce sulla malattia in se'. In altre parole se le emorroidi sono presenti possono uscire e darle fastidio, oppure no; ma sempre presenti resteranno.
Mi pare comunque una buona idea quella di tornare dal Chirurgo per una nuova valutazione.
Cordiali saluti
[#4]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Gentile utente
Il prolasso emorroidario(scivolamento verso i basso ed all'esterno del canale anale del tessuto emorroidario)causa della malattia emorroidaria(congestione, trombosi,dolore, prurito, sanguinamento,ecc.)si presenta con una sintomatologia non sempre strettamente legata al grado(I-II-III-IV) di prolasso emorroidario. Quindi anche nei primi gradi(quelli di solito sottovalutati e liquidati come da non operare) di prolasso emorroidario dove, la terapia medica, la correzione della stipsi e delle abitudini di vita , non hanno dato i risultati desiderati, è indicata la terapia chirurgica. Sono frequenti i casi come il suo dove, per una superficiale valutazione del problema, il paziente è condannato a convivere con una serie di disturbi che condizionano la qualità della vita. Una nuova valutazione, della sua malattia emorroidaria, che parta, come deve essere sempre fatto, dall' intensità e frequenza della sintomatologia e non tenga solo presente l'entità del prolasso, servirà definitivamente a indicare la necessità o meno di un intervento chirurgico.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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