Trattamento ragade anale

Gentili specialisti,

sono una ragazza di 23 anni, e mi è stata diagnosticata una ragade anale con presenza di marisca.

Già nel marzo 2024 ebbi un episodio di sangue di colore vivo nelle feci, non associato ad un particolare dolore all’ano.

Da novembre/dicembre scorso invece ho iniziato a notare del sangue sulla carta dopo la defecazione e un bruciore.
Il dottore a cui mi sono rivolta mi ha diagnosticato una ragade e dato come terapia la crema antronil, e sarebbero poi dovuti seguire aggiornamenti.
Dopo circa 25 giorni di cura, da metà gennaio in poi sono stata benissimo, andavo in bagno regolarmente e non provavo nessun tipo di dolore, non c’era nemmeno più sangue.
Dalla settimana scorsa, dopo un episodio di stipsi il tutto è riniziato.
Nonostante io stia riapplicando la crema due volte al giorno da circa 6 giorni, noto ancora dolore e un leggero sanguinamento.
Mi rivolgo a voi nell’attesa di un nuovo consulto con il mio medico, che è ora fuori città.

Innanzitutto in questi giorni tendo ad andare in bagno solo la mattina, spesso trattenendo lo stimolo durante la giornata se lo avverto.
Non so se questa pratica possa effettivamente peggiorare la situazione.

Inoltre, volevo chiedere se sia da considerare l’operazione.
Più che spaventarmi l’operazione in sé mi spaventano i tempi di recupero.
Sono una sportiva e mi creerebbe disagio il dover stare troppo tempo ferma.
Quindi, infine volevo chiedere quali fossero più o meno i tempi di recupero.