Indolenzimento retto, sudorazione coccige.

Salve, ho 29 anni, da molti anni (circa 7) soffro di prurito anale con sporadici sanguinamenti di colore chiaro. L’estate scorsa ho avuto anche alcune sensazioni di disagio anale se potessi provare a descrivere dove lo sento direi nel tratto interno del retto, più o meno risalendo dieci centimetri dall'ano, come se ci fosse un indolenzimento/gonfiore, inoltre al tatto sento nell’ano come se in un punto fosse “deformato” e con una specie di “restringimento” dal lato del perineo. Spesso ho anche il sintomo di “sudorazione del coccige” come quando si trattiene a lungo le feci, solemente che succede quando non ho lo stimolo di defecare. Sotto consiglio del medico ho fatto la ricerca di sangue occuolto nelle feci e esame parassitologico, con esiti negativi. Ho fatto anche una visita da un proctologo della mia città e mi ha visitato facendo una anoscopia (credo) mi ha diagnosticato “ragade anale superficiale”, lui a voce mi ha detto che ho tante piccole “ragadine”. E mi ha prescritto un detergente, delle fibre in bustina e una potama cicatrizzante. Dopo un mese in termini di sanguinamento non ho avuto perdite, ma era già una cosa sporadica prima, però ho sempre quella sensazione di indolenzimento/gonfiore del tratto interno del retto, anche se meno marcata, e quella sudorazione sul coccige avviene lo stesso di tanto in tanto. Io vorrei sottopormi a colonscopia, è inutile data la mia età?
Inoltre non so come spiegare queste cose al mio proctologo, le ho descritte bene?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Si, le ha descritte bene direi.
L' indicazione alla colonscopia puo' nascere solo dalla valutazione diretta, tuttavia in presenza di sanguinamento, anche se modesto ed intermittente, potrebbe essere indicata. Puo' sentire una seconda opinione.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Ma secondo lei, i sintomi da me descritti corrispondono alla diagnosi del mio proctologo? E per quel che riguarda la "deformazione" dell'ano da me descritta è sempre da imputare ad una ragade superficiale?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
A queste domande credo si possa rispondere solo dopo averla visitata.
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Utente
Utente
Vorrei anche dire, che di recente ho avuto un calo delle prestazioni sessuali, potrebbero essere legati ad un problema anale di questo tipo?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
No, perchè?
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Utente
Utente
Perchè da parecchio tempo cerco di non contrarre l'ano volontariamente, e anche nel rapporto sessuale mi viene spontaneo non contrarlo e mi sembra in questo modo ad avere difficoltà a mantenere una forte e duratura erezione.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
In questo caso, indirettamente, immagino sia possibile.
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Utente
Utente
A distanza di due mesi e mezzo dalla terapia prescritta dal mio PROCTOLOGO (che ho seguito scrupolosamente con fibre, lavaggi e pomata cicatrizzante) ho ripetuto la "anoscopia e rettoscopia" perchè sentivo sempre nel tratto rettale vari fastidi (pungere, bruciore, indolenzimento) anche se non forti, ma persistenti. Il medico mi ha detto che la ragade non si è cicatrizzata spontaneamente dunque mi ha proposto una ecografia (programmata per venerdì) e un intervento chirurgico tra 10 giorni. Mi ha detto che durante l'intervento "brucerà" la ragade (suppongo termocoagulazione). Vorrei sapere se questo trattamento è valido, risolutivo e privo di recidiva.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Non so esattamente come interpretare quanto ha scritto, comunque la terapia chirurgica della ragade correttamente eseguita è valida, risolutiva ed in linea di massima non si verificano recidive.