Tenesmo

Gentile staff sono un ragazzo di 30 anni, circa 7 anni fa mi sottoposi ad un intervento di emorroidectomia riuscito male, in quanto mi provocò una stenosi serrata che per anni mi ha tormentato, fino a quando nel 2007 decisi di operare. Da allora la situazione migliorò, ma non in maniera risolutiva, sicuramente anche a causa della mia negligenza e svogliatezza nell'seguire la ginnastica post-operatoria con il dilatan raccomandatami dal chirurgo. Ai problemi di stenosi, ripeto "parzialmente risolti", si aggiunge un colon irritabile che si manifesta con i suoi tratti più caratteristici, come dolori addominali, meteorismo, feci a volte acquose altre volte durissime, completamente disidratate, che mi portano a terribili sforzi nell'evacuazione e conseguente copioso sanguinamento. Aggiungo che a causa stenosi, a seguito di ogni evacuazione, persiste dolore all'ano per ore, con conseguenti perdite sierose, che il medico di base mi riferisce essere derivanti dal processo riparativo che si attua nel tratto mucosale quotidianamente traumatizzato dal passaggio delle feci. Circa 10 mesi or sono, per queste continue perdite ematiche, associate anche a perdite di muco, sebbene il tutto potesse sempre essere ascritto alla IBS, decisi di mia volontà di sottopormi a colonscopia, il cui referto, supportato da esami bioptici recitava "si esplora fino alla flessura splenica, si evidenzia mucosa del sigma e dell'ano moderatamente congesta". Inoltre il medico operante l'esame evidenziò anche la zona del retto ove era presente esito cicatriziale della plastica a lembi cui mi sottoposi per eliminare la stenosi serrata, ed a suo dire era la zona che continuamente si lacerava durante l'evacuazione.
Ora, sono diversi giorni che ho un fastidio continuo, tenesmo, sensazione di dover evacuare ma poi nulla di fatto. Che io ricordi nei giorni antecedenti alla comparsa di questo nuovo sintomo, si sono susseguite evacuazioni estremamente difficoltose, come mio solito a più riprese, la seconda a distanza di meno di un'ora ed accompagnata dall'iniziale emissione di piccole quantità di muco. Alla luce di quanto raccontato, a cosa ritenete che possa essere dovuta la comparsa del tenesmo? Ritenete che sia necessario ripetere la colonscopia nonostante sia stata eseguita appena 10 mesi or sono? Aggiungo per fornire un quadro il più completo possibile, che sono un soggetto ansioso, ipocondriaco, e se penso di avere un dolore addominale, in poco tempo me lo faccio comparire.
Ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrete dedicare alla risposta; cordiali saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
In base a quanto descritto, il tenesmo sembrerebbe correlato agli esiti chirurgici delle procedure anorettali subite. Una valutazione proctologica peremttera' di valutare l' eventuale indicazione ad un nuovo intervento per risolvere la situazione. Una nuova colonscopia al momento non parrebbe necessaria.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, nella mia mente si ripete un interrogativo da settimane, è possibile mai che il medico operante (specialista gastroenterologo, per altro a me imparentato) abbia potuto commettere l'errore di ritenere essere un esito cicatriziale fibrotico quella protuberanza della parete vista nel monitor, mentre in realtà si trattava di un adenoma? Lo so, le sembrerà una follia, ma la mente ed internet sono talvolta lesivi per un soggetto ipocondriaco ed ansioso quale ritengo di essere; è un errore umano diagnostico vagamente considerabile??
La ringrazio fin d'ora, cordiali saluti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
L' errore umano è sempre possibile, non so tuttavia quanto questa considerazione riguardi il suo caso. In caso di dubbio, sempre meglio chiedere ancora al collega o eventualmente una seconda opinione.Auguri!
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