Fistola perianale trattata con plug-gore
Salve, chiedo una certa attenzione poichè il mio medico curante è molto poco CHIARO e non mi SPIEGA le cose, il chè lo ritengo un comportamento assai POCO PROFESSIONALE. Mi rivolgo quindi a voi nella speranza possiate aiutarmi di più perchè ho diverse preoccupazioni.
Mi è stata diagnosticata una fistola intersfinterica di 5cm che dalla prossimità del contorno anale esterno da cui origina si porta in direzione caudale e sbocca a livello cutaneo sulla superficie mediale della coscia.
3 mesi fa sono stato operato ed è stato inserito un Plug-Gore di più moderna concezione rispetto al classico setone per darmi maggiore comfort durante la guarigione. Sottolineo che ho svolto tutti i regolari controlli col medico.
Io mi lavo con sapone neutro due volte al giorno nell'area della fistola e appongo una garza pulita al giorno.
Segnalo che quando vado di corpo la maggior parte delle volte dalla fistola fuoriesce del materiale fecale ma il chirurgo mi ha detto di non preoccuparmi (a ragione o a torto?).
Ieri sono andato ad un controllo di routine (a tre mesi e mezzo dall'intervento) e mi è stata eseguita una ecografia endoanale.
Dunque. Il dottore non mi ha detto niente, ha detto che l'ecografia era nella norma però ha detto, MA NON HO CAPITO BENE PERCHE' NON è STATO CHIARO, che la fistola deve chiudersi entro qualche mese altrimenti si torna ad operare, però stavolta lui farebbe una FISTOLOSCOPIA.
1) C'è ancora speranza che si chiuda senza dover reintervenire dopo 3 mesi e mezzo dall'intervento?
2) Posso adottare qualche comportamento igienico supplementare per favorirne la guarigione? Diete, trattamenti con betadine o altro...
3) Cos'è una Fistoloscopia, di cui su internet non ci sono notizie?
ma SOPRATUTTO
4) PERCHE' la mia fistola trattata con il plug 3 mesi e mezzo fa non si è ancora chiusa? Può significare che sia figlia di qualcosa di più grave di un ascesso? Cosa può essere?
Grazie mille
Mi è stata diagnosticata una fistola intersfinterica di 5cm che dalla prossimità del contorno anale esterno da cui origina si porta in direzione caudale e sbocca a livello cutaneo sulla superficie mediale della coscia.
3 mesi fa sono stato operato ed è stato inserito un Plug-Gore di più moderna concezione rispetto al classico setone per darmi maggiore comfort durante la guarigione. Sottolineo che ho svolto tutti i regolari controlli col medico.
Io mi lavo con sapone neutro due volte al giorno nell'area della fistola e appongo una garza pulita al giorno.
Segnalo che quando vado di corpo la maggior parte delle volte dalla fistola fuoriesce del materiale fecale ma il chirurgo mi ha detto di non preoccuparmi (a ragione o a torto?).
Ieri sono andato ad un controllo di routine (a tre mesi e mezzo dall'intervento) e mi è stata eseguita una ecografia endoanale.
Dunque. Il dottore non mi ha detto niente, ha detto che l'ecografia era nella norma però ha detto, MA NON HO CAPITO BENE PERCHE' NON è STATO CHIARO, che la fistola deve chiudersi entro qualche mese altrimenti si torna ad operare, però stavolta lui farebbe una FISTOLOSCOPIA.
1) C'è ancora speranza che si chiuda senza dover reintervenire dopo 3 mesi e mezzo dall'intervento?
2) Posso adottare qualche comportamento igienico supplementare per favorirne la guarigione? Diete, trattamenti con betadine o altro...
3) Cos'è una Fistoloscopia, di cui su internet non ci sono notizie?
ma SOPRATUTTO
4) PERCHE' la mia fistola trattata con il plug 3 mesi e mezzo fa non si è ancora chiusa? Può significare che sia figlia di qualcosa di più grave di un ascesso? Cosa può essere?
Grazie mille
[#1]
Premesso che a volte la spegazione del curante puo' non essere completa ed adeguata perche' si sta parlando di un argomento estremamente specialistico e di recente introduzione a cui riguardo è probabile la maggior parte dei non specialsiti non saprbbero rispondere, cerco di rispondere alle sue domande in ordine
1)si, tenga presente che il vantaggio di questa metodica è di non causre lesioni sfinteriali e di permettere un decorso postoperatorio meno fastidioso, lo svantaggi è che attualmente, la maggior parte dei casi non guariscono o recidivano, secondo i dati pubblicati
2) In linea di massima non ma la domanda va posa al collega che la segue personalmente
3)che io sappia esiste una metodica detta vaaft che prevede l' esplorazione del tramite con una sonda e quindi una fistoloscopia ma non sono sicuro si riferisse a questo il suo medico
4) anche a questa domanda puo' rispondere solo il suo medico: la fistola è sempre figlia di un ascesso, altre eventuai condizioni possono essere associate ma deve essere valutato il singolo caso.
Auguri!
1)si, tenga presente che il vantaggio di questa metodica è di non causre lesioni sfinteriali e di permettere un decorso postoperatorio meno fastidioso, lo svantaggi è che attualmente, la maggior parte dei casi non guariscono o recidivano, secondo i dati pubblicati
2) In linea di massima non ma la domanda va posa al collega che la segue personalmente
3)che io sappia esiste una metodica detta vaaft che prevede l' esplorazione del tramite con una sonda e quindi una fistoloscopia ma non sono sicuro si riferisse a questo il suo medico
4) anche a questa domanda puo' rispondere solo il suo medico: la fistola è sempre figlia di un ascesso, altre eventuai condizioni possono essere associate ma deve essere valutato il singolo caso.
Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Andiamo con ordine, cerchero' di essere il piu' chiaro possibile:
1. Certo, la speranza c'e': speriamo che il suo organismo sia abbastanza forte per potercela fare anche senza necessita' di ricorrere alle terapie chirurgiche!
2. Se non ha allergie i disinfettanti allo iodio sono molto efficaci, ma prima di usarlo, nel suo caso, le consiglio comunque di chiedere al Medico che la segue.
3. Probabilmente il Collega intende dare un'occhiata inserendo un fibroscopio ottico all'interno del canale della fistola.
4. Questo dipende da lei, dal suo organismo, dalle sue caratteristiche, dal sistema immunitario. Puo' significare tutto e niente: ognuno di noi e' fatto in un certo modo e quindi reagisce alle malattie in maniera differente.
Cordiali saluti
1. Certo, la speranza c'e': speriamo che il suo organismo sia abbastanza forte per potercela fare anche senza necessita' di ricorrere alle terapie chirurgiche!
2. Se non ha allergie i disinfettanti allo iodio sono molto efficaci, ma prima di usarlo, nel suo caso, le consiglio comunque di chiedere al Medico che la segue.
3. Probabilmente il Collega intende dare un'occhiata inserendo un fibroscopio ottico all'interno del canale della fistola.
4. Questo dipende da lei, dal suo organismo, dalle sue caratteristiche, dal sistema immunitario. Puo' significare tutto e niente: ognuno di noi e' fatto in un certo modo e quindi reagisce alle malattie in maniera differente.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#3]
Utente
Grazie mille per la risposta tempestiva.
Esaurisco le domande per non rubarle più tempo:
- Quando vado di corpo fuoriesce del materiale fecale dalla fistola. Il chirurgo ha detto che "può succedere, nella pratica abbiamo scoperto che non influisce sulla guarigione della fistola". Lei concorda con questo parere?
- Trattando la fistola con il setone qual'è la percentuale di esiti con lesioni sfinteriche/incontinenza?
- Ho eseguito una risonanza magnetica e diverse endoscopie anali nei mesi scorsi. Crede che saranno necessari ulteriori indagini quali la TAC oppure la COLONSCOPIA nel caso in cui la fistola non guarisse?
ancora grazie
Esaurisco le domande per non rubarle più tempo:
- Quando vado di corpo fuoriesce del materiale fecale dalla fistola. Il chirurgo ha detto che "può succedere, nella pratica abbiamo scoperto che non influisce sulla guarigione della fistola". Lei concorda con questo parere?
- Trattando la fistola con il setone qual'è la percentuale di esiti con lesioni sfinteriche/incontinenza?
- Ho eseguito una risonanza magnetica e diverse endoscopie anali nei mesi scorsi. Crede che saranno necessari ulteriori indagini quali la TAC oppure la COLONSCOPIA nel caso in cui la fistola non guarisse?
ancora grazie
[#6]
Utente
Salve, disturbo ancora una volta per avere il vostro parere.
Ad un paziente in questa ipotetica situazione, esiti fallimentari di Plug per fistola perianale intersfinterica semplice di 5 cm, voi suggerireste:
- un intervento di messa a piatto della fistola
- un intervento di fistulotomia
- un intervento di inserimento del setone a trazione
- un intervento con tecnica del flap mucoso? (quest'ultima definita "obsoleta e quasi totalmente sorpassata" dal mio chirurgo)
- altri interventi da me non considerati?
Altra domanda: qual'è il trattamento chirurgico per le fistole di questo tipo in cui il rischio di incontinenza è minore?
Grazie mille.
Ad un paziente in questa ipotetica situazione, esiti fallimentari di Plug per fistola perianale intersfinterica semplice di 5 cm, voi suggerireste:
- un intervento di messa a piatto della fistola
- un intervento di fistulotomia
- un intervento di inserimento del setone a trazione
- un intervento con tecnica del flap mucoso? (quest'ultima definita "obsoleta e quasi totalmente sorpassata" dal mio chirurgo)
- altri interventi da me non considerati?
Altra domanda: qual'è il trattamento chirurgico per le fistole di questo tipo in cui il rischio di incontinenza è minore?
Grazie mille.
[#7]
Premesso che sono considerazioni generali, e qundi in nessun modo applicabili specificamente al suo caso:
la prima e seconda opzione che indica sono la stessa cosa e sono proponibili
anche la terza e quarta opzione sono ragionevoli, il flap non credo possa cosiderarsi superato, certo le recidive non sono poche
esistono nuove tecniche in particolare la lift e la vaaft i cui risultati pero' sono ancora preliminari
infine, le ricordo quello che dice abitualmente il professor Robin Phillips, autorita' mondiale nella terapia di questa malattia: quando qualsiasi soluzione terapeutica comporta un rischio di incontinenza elevato, esiste un' ulteriore possibilita' in presenza di una fistola: tenersela.
Questo per dire che a volte il rimedio puo' esitare, involontariamente ovviamente, in una soluzione peggiore del male (l' incontinenza) e in queste circostanze, è meglio convivere con una fistola ma con la propira continenza.
Prego
la prima e seconda opzione che indica sono la stessa cosa e sono proponibili
anche la terza e quarta opzione sono ragionevoli, il flap non credo possa cosiderarsi superato, certo le recidive non sono poche
esistono nuove tecniche in particolare la lift e la vaaft i cui risultati pero' sono ancora preliminari
infine, le ricordo quello che dice abitualmente il professor Robin Phillips, autorita' mondiale nella terapia di questa malattia: quando qualsiasi soluzione terapeutica comporta un rischio di incontinenza elevato, esiste un' ulteriore possibilita' in presenza di una fistola: tenersela.
Questo per dire che a volte il rimedio puo' esitare, involontariamente ovviamente, in una soluzione peggiore del male (l' incontinenza) e in queste circostanze, è meglio convivere con una fistola ma con la propira continenza.
Prego
[#8]
Utente
L'ultima osservazione è certamente condivisibile.
Fra l'altro io prima di operarmi ho avuto questa fistola per quasi 4 anni, senza che mi desse alcun disturbo se non un lieve indurmento sottocutaneo sotto all'attacco della coscia. Fra l'altro è nata da un'ascesso di cui non mi sono accorto, è venuta da sola.
E vivevo senza il minimo problema.
Poi ho fatto controllare cos'era, per scrupolo, diagnosi: fistola. Ok benissimo. Mi viene detto che devo operarmi ma non mi è stato detto perchè.
Il proctologo credeva fosse Chron, ho fatto una risonanza e dopo non ne ha più parlato (quindi credo lo abbia escluso), anche perchè non soffro spesso di diarrea, e non ho particolari problemi intestinali.
Poi vado su internet e per caso scopro che la fistola va operata perchè "PUò EVOLVERE IN TUMOLE PERIANALE MALIGNO", ho capito bene?
E' giusto?
Perchè questo potrebbe essere un buon motivo per operarmi, la paura di un tumore, di dover portare una stomia magari a vita eccetera...
Ma se così non fosse io stavo BENISSIMO prima dell'intervento, sto BENISSIMO ora (perchè un po' di pus nei boxer non è certo un fastidio) e credo non sarebbe un problema portarmi questa fistola, anzi le dirò che prima di un trattamento antibioticfo di qualche mese fa la fistola era addirittura CHIUSA e non sboccava sulla pelle ma sotto quindi il fastidio era MINIMO se non ASSENTE.
Fra l'altro io prima di operarmi ho avuto questa fistola per quasi 4 anni, senza che mi desse alcun disturbo se non un lieve indurmento sottocutaneo sotto all'attacco della coscia. Fra l'altro è nata da un'ascesso di cui non mi sono accorto, è venuta da sola.
E vivevo senza il minimo problema.
Poi ho fatto controllare cos'era, per scrupolo, diagnosi: fistola. Ok benissimo. Mi viene detto che devo operarmi ma non mi è stato detto perchè.
Il proctologo credeva fosse Chron, ho fatto una risonanza e dopo non ne ha più parlato (quindi credo lo abbia escluso), anche perchè non soffro spesso di diarrea, e non ho particolari problemi intestinali.
Poi vado su internet e per caso scopro che la fistola va operata perchè "PUò EVOLVERE IN TUMOLE PERIANALE MALIGNO", ho capito bene?
E' giusto?
Perchè questo potrebbe essere un buon motivo per operarmi, la paura di un tumore, di dover portare una stomia magari a vita eccetera...
Ma se così non fosse io stavo BENISSIMO prima dell'intervento, sto BENISSIMO ora (perchè un po' di pus nei boxer non è certo un fastidio) e credo non sarebbe un problema portarmi questa fistola, anzi le dirò che prima di un trattamento antibioticfo di qualche mese fa la fistola era addirittura CHIUSA e non sboccava sulla pelle ma sotto quindi il fastidio era MINIMO se non ASSENTE.
[#9]
Utente
Buongiorno.
Scrivo perchè stamattina, andando di corpo, dalla fistola è fuoriuscito anzichè materiale fecale una buona quantità di materiale ematico. Non un sanguinamento copioso, non gocciolante, ma abbastanza intenso da sporcare vistosamente un pezzetto di carta igienica.
Cosa potrebbe significare? Che la fistola si avvia a guarigione? Sono portato a credere questo perchè negli ultimi giorni le perdite di pus sulla garza esterna sono state minime.
E' il caso che chieda un controllo dal chirurgo? L'ultimo è stato la settimana scorsa, con ecografia endoanale compresa e disse che era tutto a posto.
Grazie mille.
Scrivo perchè stamattina, andando di corpo, dalla fistola è fuoriuscito anzichè materiale fecale una buona quantità di materiale ematico. Non un sanguinamento copioso, non gocciolante, ma abbastanza intenso da sporcare vistosamente un pezzetto di carta igienica.
Cosa potrebbe significare? Che la fistola si avvia a guarigione? Sono portato a credere questo perchè negli ultimi giorni le perdite di pus sulla garza esterna sono state minime.
E' il caso che chieda un controllo dal chirurgo? L'ultimo è stato la settimana scorsa, con ecografia endoanale compresa e disse che era tutto a posto.
Grazie mille.
[#11]
Permettete di introdurmi in questa vostra discussione per aggiungere il mio piccolo contributo condividendo a priori l'assunto di Phillips.
vorrei porre all'utente alcune domande:
1)come mai descrive cosi' bene il decorso della fistola?E' stato il suo chirurgo a spiegarglielo?
2)è sicuro che all'ultima eco endoanale (sonda rotante?)il chirurgo non abbia visto la fistola (considerato che c'è)?
3)che tipo di esami endoscopici ha effettuato?Rettoscopia,Colonscopia?e nel dubbio di Crohn è stata fatta la biopsia?
4)le ha detto a che altezza è la fistola?
Vorrei ora fare alcune considerazioni sulla terapia parlando prima delle due metodiche di nuova concezione:
a)LIFT Tanto nuova non è perchè è stata introdotta nei primi anni 90 dagli inglesi del ST marks ed ultimamente ripresa da un Autore orientale Rojanasahul che riporta il 94% di successi
B)VAAFT questa è una tecnica recentemente introdotta da Meinero che consiste nll'introduzione di un fistoloscopio e quindi di un piccolo resettore che pulisce la fistola ecc ecc.Su 42 pazienti riporta un successo dell'82%
A questo punto il Nostro Utente dirà:Ci siamo,mi opero e guarisco quasi certamente!!!Cosi' purtoppo non è perche queste metodiche hanno bisogno di una validazione scientifica che si acquisisce nel corso di decenni e non nel giro di pochi mesi.Questo pero' non significa che siano delle metodiche da ignorare parimenti alla colla di fibrina o al plug che hanno il merito di preservare gli sfinteri ma che comunque hanno delle indicazioni ben precise.
Di conseguenza FISTULOTOMIA,FISTULECTOMIA E FLAPrivestono un ruolo indiscutibile e non vetusto (FLAP)come sostenuto dal suo medico.
Per portarle un esempio che spero chiaro io,in un soggetto giovane,con sfinteri continenti,in buona salute,portatore di una fistola transfinterica bassa,non esiterei a fare una fistulotomia al contrario in una donna pluripara con una fistola alta,prendo in considerazione la colla e naturalmente il Flap che regge 2 volte su tre in mani esperte.E cosi' via.
Quello che voglio far passare è che non ci puo' essere la standardizzazione della terapia,ogni caso ha una storia a se.
E ritorniamo a quello del nostro utente con i limiti dettati dal mezzo di comunicazione.
La fuoruscita di pus dopo tre mesi dall'intervento mi lascia perplesso....(dimenticavo,in letteratura ci sono pochi studi sull'uso del polibicarbonato della Cook e la maggior parte sono fallimentari parimenti all'altro tipo di plug (Surgicis)
Lei descrive cosi' bene la sua fistola che quasi quasi sarei tentato di fare diagnosi telematica....
Ed infine, ma non si scoraggi,le percentuali globali per tutti i tipi di intervento per fistola relativamente al danno sfinteriale variano dallo 0 al 63% mentre le recidive dallo 0 al 32%
Nel chiedere scusa ai Colleghi per la prolissità su argomenti a loro noti,Le auguro pronta guarigione
Vincenzo Bianco
vorrei porre all'utente alcune domande:
1)come mai descrive cosi' bene il decorso della fistola?E' stato il suo chirurgo a spiegarglielo?
2)è sicuro che all'ultima eco endoanale (sonda rotante?)il chirurgo non abbia visto la fistola (considerato che c'è)?
3)che tipo di esami endoscopici ha effettuato?Rettoscopia,Colonscopia?e nel dubbio di Crohn è stata fatta la biopsia?
4)le ha detto a che altezza è la fistola?
Vorrei ora fare alcune considerazioni sulla terapia parlando prima delle due metodiche di nuova concezione:
a)LIFT Tanto nuova non è perchè è stata introdotta nei primi anni 90 dagli inglesi del ST marks ed ultimamente ripresa da un Autore orientale Rojanasahul che riporta il 94% di successi
B)VAAFT questa è una tecnica recentemente introdotta da Meinero che consiste nll'introduzione di un fistoloscopio e quindi di un piccolo resettore che pulisce la fistola ecc ecc.Su 42 pazienti riporta un successo dell'82%
A questo punto il Nostro Utente dirà:Ci siamo,mi opero e guarisco quasi certamente!!!Cosi' purtoppo non è perche queste metodiche hanno bisogno di una validazione scientifica che si acquisisce nel corso di decenni e non nel giro di pochi mesi.Questo pero' non significa che siano delle metodiche da ignorare parimenti alla colla di fibrina o al plug che hanno il merito di preservare gli sfinteri ma che comunque hanno delle indicazioni ben precise.
Di conseguenza FISTULOTOMIA,FISTULECTOMIA E FLAPrivestono un ruolo indiscutibile e non vetusto (FLAP)come sostenuto dal suo medico.
Per portarle un esempio che spero chiaro io,in un soggetto giovane,con sfinteri continenti,in buona salute,portatore di una fistola transfinterica bassa,non esiterei a fare una fistulotomia al contrario in una donna pluripara con una fistola alta,prendo in considerazione la colla e naturalmente il Flap che regge 2 volte su tre in mani esperte.E cosi' via.
Quello che voglio far passare è che non ci puo' essere la standardizzazione della terapia,ogni caso ha una storia a se.
E ritorniamo a quello del nostro utente con i limiti dettati dal mezzo di comunicazione.
La fuoruscita di pus dopo tre mesi dall'intervento mi lascia perplesso....(dimenticavo,in letteratura ci sono pochi studi sull'uso del polibicarbonato della Cook e la maggior parte sono fallimentari parimenti all'altro tipo di plug (Surgicis)
Lei descrive cosi' bene la sua fistola che quasi quasi sarei tentato di fare diagnosi telematica....
Ed infine, ma non si scoraggi,le percentuali globali per tutti i tipi di intervento per fistola relativamente al danno sfinteriale variano dallo 0 al 63% mentre le recidive dallo 0 al 32%
Nel chiedere scusa ai Colleghi per la prolissità su argomenti a loro noti,Le auguro pronta guarigione
Vincenzo Bianco
Vincenzo Bianco
[#12]
Permettete di introdurmi in questa vostra discussione per aggiungere il mio piccolo contributo condividendo a priori l'assunto di Phillips.
vorrei porre all'utente alcune domande:
1)come mai descrive cosi' bene il decorso della fistola?E' stato il suo chirurgo a spiegarglielo?
2)è sicuro che all'ultima eco endoanale (sonda rotante?)il chirurgo non abbia visto la fistola (considerato che c'è)?
3)che tipo di esami endoscopici ha effettuato?Rettoscopia,Colonscopia?e nel dubbio di Crohn è stata fatta la biopsia?
4)le ha detto a che altezza è la fistola?
Vorrei ora fare alcune considerazioni sulla terapia parlando prima delle due metodiche di nuova concezione:
a)LIFT Tanto nuova non è perchè è stata introdotta nei primi anni 90 dagli inglesi del ST marks ed ultimamente ripresa da un Autore orientale Rojanasahul che riporta il 94% di successi
B)VAAFT questa è una tecnica recentemente introdotta da Meinero che consiste nll'introduzione di un fistoloscopio e quindi di un piccolo resettore che pulisce la fistola ecc ecc.Su 42 pazienti riporta un successo dell'82%
A questo punto il Nostro Utente dirà:Ci siamo,mi opero e guarisco quasi certamente!!!Cosi' purtoppo non è perche queste metodiche hanno bisogno di una validazione scientifica che si acquisisce nel corso di decenni e non nel giro di pochi mesi.Questo pero' non significa che siano delle metodiche da ignorare parimenti alla colla di fibrina o al plug che hanno il merito di preservare gli sfinteri ma che comunque hanno delle indicazioni ben precise.
Di conseguenza FISTULOTOMIA,FISTULECTOMIA E FLAPrivestono un ruolo indiscutibile e non vetusto (FLAP)come sostenuto dal suo medico.
Per portarle un esempio che spero chiaro io,in un soggetto giovane,con sfinteri continenti,in buona salute,portatore di una fistola transfinterica bassa,non esiterei a fare una fistulotomia al contrario in una donna pluripara con una fistola alta,prendo in considerazione la colla e naturalmente il Flap che regge 2 volte su tre in mani esperte.E cosi' via.
Quello che voglio far passare è che non ci puo' essere la standardizzazione della terapia,ogni caso ha una storia a se.
E ritorniamo a quello del nostro utente con i limiti dettati dal mezzo di comunicazione.
La fuoruscita di pus dopo tre mesi dall'intervento mi lascia perplesso....(dimenticavo,in letteratura ci sono pochi studi sull'uso del polibicarbonato della Cook e la maggior parte sono fallimentari parimenti all'altro tipo di plug (Surgicis)
Lei descrive cosi' bene la sua fistola che quasi quasi sarei tentato di fare diagnosi telematica....
Ed infine, ma non si scoraggi,le percentuali globali per tutti i tipi di intervento per fistola relativamente al danno sfinteriale variano dallo 0 al 63% mentre le recidive dallo 0 al 32%
Nel chiedere scusa ai Colleghi per la prolissità su argomenti a loro noti,Le auguro pronta guarigione
Vincenzo Bianco
vorrei porre all'utente alcune domande:
1)come mai descrive cosi' bene il decorso della fistola?E' stato il suo chirurgo a spiegarglielo?
2)è sicuro che all'ultima eco endoanale (sonda rotante?)il chirurgo non abbia visto la fistola (considerato che c'è)?
3)che tipo di esami endoscopici ha effettuato?Rettoscopia,Colonscopia?e nel dubbio di Crohn è stata fatta la biopsia?
4)le ha detto a che altezza è la fistola?
Vorrei ora fare alcune considerazioni sulla terapia parlando prima delle due metodiche di nuova concezione:
a)LIFT Tanto nuova non è perchè è stata introdotta nei primi anni 90 dagli inglesi del ST marks ed ultimamente ripresa da un Autore orientale Rojanasahul che riporta il 94% di successi
B)VAAFT questa è una tecnica recentemente introdotta da Meinero che consiste nll'introduzione di un fistoloscopio e quindi di un piccolo resettore che pulisce la fistola ecc ecc.Su 42 pazienti riporta un successo dell'82%
A questo punto il Nostro Utente dirà:Ci siamo,mi opero e guarisco quasi certamente!!!Cosi' purtoppo non è perche queste metodiche hanno bisogno di una validazione scientifica che si acquisisce nel corso di decenni e non nel giro di pochi mesi.Questo pero' non significa che siano delle metodiche da ignorare parimenti alla colla di fibrina o al plug che hanno il merito di preservare gli sfinteri ma che comunque hanno delle indicazioni ben precise.
Di conseguenza FISTULOTOMIA,FISTULECTOMIA E FLAPrivestono un ruolo indiscutibile e non vetusto (FLAP)come sostenuto dal suo medico.
Per portarle un esempio che spero chiaro io,in un soggetto giovane,con sfinteri continenti,in buona salute,portatore di una fistola transfinterica bassa,non esiterei a fare una fistulotomia al contrario in una donna pluripara con una fistola alta,prendo in considerazione la colla e naturalmente il Flap che regge 2 volte su tre in mani esperte.E cosi' via.
Quello che voglio far passare è che non ci puo' essere la standardizzazione della terapia,ogni caso ha una storia a se.
E ritorniamo a quello del nostro utente con i limiti dettati dal mezzo di comunicazione.
La fuoruscita di pus dopo tre mesi dall'intervento mi lascia perplesso....(dimenticavo,in letteratura ci sono pochi studi sull'uso del polibicarbonato della Cook e la maggior parte sono fallimentari parimenti all'altro tipo di plug (Surgicis)
Lei descrive cosi' bene la sua fistola che quasi quasi sarei tentato di fare diagnosi telematica....
Ed infine, ma non si scoraggi,le percentuali globali per tutti i tipi di intervento per fistola relativamente al danno sfinteriale variano dallo 0 al 63% mentre le recidive dallo 0 al 32%
Nel chiedere scusa ai Colleghi per la prolissità su argomenti a loro noti,Le auguro pronta guarigione
Vincenzo Bianco
[#13]
Utente
Innanzitutto la ringrazio per l'interessamento Dottor Bianco.
1) La mia descrizione della fistola non mi è stata fatta dal chirurgo (il quale in realtà, come ho già accennato, mi spiega molto poco della mia patologia) ma è l'esito della RMN a cui mi sono sottoposto lo scorso novembre.
2) Durante l'ultima visita (SUPPONGO, ma ne sono quasi sicuro, tramite sonda rotante) mi è stato detto (riporto papale papale) "la fistola non si è ancora chiusa ma siamo ancora nei limiti di tempo dalla data dell'intervento" poi ha proseguito "comunque più avanti potremmo valutare un nuovo intervento se non si chiuderà, ma abbiamo ancora tempo".
3) Ho eseguito 3 esami diagnostici per questa fistola nel tempo: una ecografia cutanea (quando ancora non si sapeva cos'avevo, avevo come un indurimento cutaneo sulla coscia il quale si è rivelato poi una fistola), una RMN e almeno 3 ecografie endoanali.
Non ho mai eseguito rettoscopie, colonscopie o altro. A tal proposito però vorrei aggiungere che durante la prima visita chirurgica il dottore mi disse "potrebbe anche essere Chron perchè la sua fistola ha avuto un decorso strano" ma pochi giorni dopo ho fatto la risonanza e del Chron non ne ha più parlato.
4) Non mi ha detto a che altezza è la fistola.
A questo punto, viste anche le sue considerazioni mi verrebbe da chiedermi PERCHE' allora mi è stato inserito un Plug se le possibilità di successo sono così basse, ho perso un anno della mia vita ad aspettare un intervento (ritardato più volte perchè il chirurgo ha ordinato dall'america il "plug" più moderno che però non arrivava, dicendomi che valeva la pena di aspettare) che poi non ha portato a niente?
So bene che le diagnosi telematiche sono vietate anche dal vostro codice etico tuttavia dottor Bianco vista la situazione di incertezza e perplessità in cui mi trovo sarei molto interessato al suo parere in merito, anche privatamente (per email o per telefono) e sarei disposto, se lo ritenesse necessario ad inviarle gli esiti della risonanza magnetica.
Grazie ancora.
1) La mia descrizione della fistola non mi è stata fatta dal chirurgo (il quale in realtà, come ho già accennato, mi spiega molto poco della mia patologia) ma è l'esito della RMN a cui mi sono sottoposto lo scorso novembre.
2) Durante l'ultima visita (SUPPONGO, ma ne sono quasi sicuro, tramite sonda rotante) mi è stato detto (riporto papale papale) "la fistola non si è ancora chiusa ma siamo ancora nei limiti di tempo dalla data dell'intervento" poi ha proseguito "comunque più avanti potremmo valutare un nuovo intervento se non si chiuderà, ma abbiamo ancora tempo".
3) Ho eseguito 3 esami diagnostici per questa fistola nel tempo: una ecografia cutanea (quando ancora non si sapeva cos'avevo, avevo come un indurimento cutaneo sulla coscia il quale si è rivelato poi una fistola), una RMN e almeno 3 ecografie endoanali.
Non ho mai eseguito rettoscopie, colonscopie o altro. A tal proposito però vorrei aggiungere che durante la prima visita chirurgica il dottore mi disse "potrebbe anche essere Chron perchè la sua fistola ha avuto un decorso strano" ma pochi giorni dopo ho fatto la risonanza e del Chron non ne ha più parlato.
4) Non mi ha detto a che altezza è la fistola.
A questo punto, viste anche le sue considerazioni mi verrebbe da chiedermi PERCHE' allora mi è stato inserito un Plug se le possibilità di successo sono così basse, ho perso un anno della mia vita ad aspettare un intervento (ritardato più volte perchè il chirurgo ha ordinato dall'america il "plug" più moderno che però non arrivava, dicendomi che valeva la pena di aspettare) che poi non ha portato a niente?
So bene che le diagnosi telematiche sono vietate anche dal vostro codice etico tuttavia dottor Bianco vista la situazione di incertezza e perplessità in cui mi trovo sarei molto interessato al suo parere in merito, anche privatamente (per email o per telefono) e sarei disposto, se lo ritenesse necessario ad inviarle gli esiti della risonanza magnetica.
Grazie ancora.
[#14]
E' bene restare in questa sede,chiedendo anche il parere dei Colleghi.
A mio parere,i problemi fondamentali sono due:
1)Crohn si/no ma a quanto pare è escluso;
2)il livello di compromissione dell'apparato sfinteriale.
Posti i referti della RM e delle eco
saluti
A mio parere,i problemi fondamentali sono due:
1)Crohn si/no ma a quanto pare è escluso;
2)il livello di compromissione dell'apparato sfinteriale.
Posti i referti della RM e delle eco
saluti
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 14.2k visite dal 03/09/2010.
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Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.