Vermox e ossiuri

Buona sera, un paio di settimane fa ho scoperto nelle feci la presenza di ossiuri che avevo già avuto da bambino, 2 giorni fa ho preso una pastiglia di vermox come da bugiardino del farmaco e in teoria dovrei attendere un paio di settimane per prenderne un'altra in modo da scongiurare recidive. questa sera, a due giorni di distanza, nelle feci sono ancora presenti ossiuri perfettamente mobili.
Avrei a questo punto alcune domande:

1 - la dose consigliata nel foglio illustrativo è effettivamente sufficiente?
2 - dopo quanto tempo è ragionevole aspettarsi di non trovare più ossiuri nelle feci?
3 - esistono altri metodi per combatterli più "diretti" (supposte??)
4 - quali metodi "naturali" si possono abbinare al farmaco e quanto sono efficaci?
5 - evitando in modo assoluto che le uova vengano ingerite adottando norme igieniche maniacali si riesce a far si che non possano moltiplicarsi interrompendo così il loro ciclo o ci può essere una contaminazione anche "inversa" che possa partire dall'ano?

Grazie anticipatamente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente indipendentemente dal fatto che lei ha avuto lo stesso problema da bambino, deve comunque sottoporsi ad un esame coproparassitologico ed allo scotch test,in quanto alle volte potrebbe essere associato qualche altro parassita più resistente al mebendazolo.Tenga presente comunque che in alcuni casi per parassitosi più resistenti si può arrivare anche a 200 300 mg x2 al die x 3 giorni monitorando la funzionalità epatica.La trasmissione è orofecale per cui le norme igieniche ovviamente sono fondamentali, mantenere le mani sempre pulite con unghie corte, utilizzare asciugamani personali non disperdere feci a terra o sul vater, può associare anche dei fermenti lattici. Lo specialista che, in caso di insuccesso, può meglio monitorare ed aggiustare la terapia in base ai risultati degli accertamenti, sarà un gastroenterologo o un infettivologo.
Cordiali saluti.

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
grazie molte per la tempestiva risposta, sicuramente farò esami più approfonditi per verificare la natura esatta della parassitosi. Le chiedo un ultimo chiarimento, dato che non sono certo di aver inteso esattamente: Evitando in modo assoluto di ingerire le uova del parassita, è quindi possibile che la parassitosi si risolva senza l'utilizzo di farmaci, per semplice estinzione della popolazione incapace in questo modo di proliferare? E se è possibile, in quanto tempo una generazione di questi parassiti termina il suo ciclo vitale?

Grazie nuovamente.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile signore, deve necessariamente assumere una dose dopo 15 20 giorni dalla prima assunzione, nonstante l'attenzione igienica, perchè potrebbe esserci una persistenza della parassitosi non colpita con la prima assunzione del farmaco.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Grazie di nuovo, buon lavoro.