Le feci sono diventate sfatte, poi
Buongiorno,
da metà gennaio ho iniziato ad avere problemi di intestino, tanta aria, borborigmi e sensazione di movimenti tipo "bolle" dall'ombelico in giù e sul lato sinistro del torso. Le feci sono diventate sfatte, poi per due giorni caprine, poi sfatte di nuovo, e notavo del muco. Avevo anche forti dolori e pruriti al retto, dopo la defecazione, che duravano ore. A metà febbraio mi sono fatta vedere dal medico di famiglia, che mi ha detto che era colite e mi ha mandata dal proctologo per via dell'arrossamento all'ano. (ho fatto esami delle feci che hanno rilevato residui alimentari, anche visibili ad occhio nudo, ma nient'altro - se serve copio tutto)
Lo specialista ha verificato la presenza di emorroidi esterne (ma ce l'ho da parecchi anni, ogni tanto soffro di trombi) e di un taglietto all'interno, per il quale mi ha prescritto una crema antiemorroidale + compresse con frazione flavonoica purificata per venti giorni. Ho fatto la terapia e il retto va meglio.
Invece per quanto riguarda il colon, mi ha prescritto dei clismi (1 al g. per tre mesi) di mesalazina 2 gr., sotto forma di sospensione rettale. Ho poi fatto degli esami del sangue per vedere sodio, potassio e altri elementi richiesti da lui, ed è tutto nella norma.
Ora è quasi un mese che uso la mesalazina, ma continuo ad avere praticamente ogni giorno dal mattino o primo pomeriggio formazione di aria - con un po' meno di dolori di prima -, alvo irregolare (ogni tanto 1 o 2 gorni di stitichezza, resto poltaceo) e ancora poco muco. In queste tre settimane ho avuto una dieta estremamente limitata (riso bianco, pollo, pesce, uova, carote, mele, fette biscottate) con pochissimi strappi alla regola, e pensavo che le feci sfatte derivassero solo dal clisma serale. Ma quando ho visto tornare di recente la stitichezza (di cui peraltro non soffrivo da tantissimi anni) e che l'aria continua a formarsi con qualunque combinazione di elementi ingeriti (ho provato ad introdurre anche riso integrale, dei cereali e le zucchine, per aggiungere un minimo di fibre, la situazione comunque non è cambiata), mi sono venuti dubbi. Lo specialista aveva detto che la dieta sarebbe stata di una decina di giorni, finchè non mi fossi sentita bene anche con l'aiuto della mesalazina, e che dopo i tre mesi di terapia avrei dovuto vedere solo allora se peggioravo di nuovo o no.
Quindi ecco le altre domande:
Ho letto su internet che la mesalazina può dare meteorismo, è vero?
La mesalazina è usata per la colite ulcerosa: é normale che la si prescriva anche per altri disturbi del colon meno seri? Da quello che ho capito dovrei avere un colon irritabile/spastico. Anche se teoricamente avrei dovuto star meglio con la dieta, invece no... quindi non ho le idee chiarissime, e volevo sapere se secondo voi è il caso di consultare un altro specialista o se questa terapia è abbastanza standard in questi casi.
Grazie in anticipo, buona giornata!
da metà gennaio ho iniziato ad avere problemi di intestino, tanta aria, borborigmi e sensazione di movimenti tipo "bolle" dall'ombelico in giù e sul lato sinistro del torso. Le feci sono diventate sfatte, poi per due giorni caprine, poi sfatte di nuovo, e notavo del muco. Avevo anche forti dolori e pruriti al retto, dopo la defecazione, che duravano ore. A metà febbraio mi sono fatta vedere dal medico di famiglia, che mi ha detto che era colite e mi ha mandata dal proctologo per via dell'arrossamento all'ano. (ho fatto esami delle feci che hanno rilevato residui alimentari, anche visibili ad occhio nudo, ma nient'altro - se serve copio tutto)
Lo specialista ha verificato la presenza di emorroidi esterne (ma ce l'ho da parecchi anni, ogni tanto soffro di trombi) e di un taglietto all'interno, per il quale mi ha prescritto una crema antiemorroidale + compresse con frazione flavonoica purificata per venti giorni. Ho fatto la terapia e il retto va meglio.
Invece per quanto riguarda il colon, mi ha prescritto dei clismi (1 al g. per tre mesi) di mesalazina 2 gr., sotto forma di sospensione rettale. Ho poi fatto degli esami del sangue per vedere sodio, potassio e altri elementi richiesti da lui, ed è tutto nella norma.
Ora è quasi un mese che uso la mesalazina, ma continuo ad avere praticamente ogni giorno dal mattino o primo pomeriggio formazione di aria - con un po' meno di dolori di prima -, alvo irregolare (ogni tanto 1 o 2 gorni di stitichezza, resto poltaceo) e ancora poco muco. In queste tre settimane ho avuto una dieta estremamente limitata (riso bianco, pollo, pesce, uova, carote, mele, fette biscottate) con pochissimi strappi alla regola, e pensavo che le feci sfatte derivassero solo dal clisma serale. Ma quando ho visto tornare di recente la stitichezza (di cui peraltro non soffrivo da tantissimi anni) e che l'aria continua a formarsi con qualunque combinazione di elementi ingeriti (ho provato ad introdurre anche riso integrale, dei cereali e le zucchine, per aggiungere un minimo di fibre, la situazione comunque non è cambiata), mi sono venuti dubbi. Lo specialista aveva detto che la dieta sarebbe stata di una decina di giorni, finchè non mi fossi sentita bene anche con l'aiuto della mesalazina, e che dopo i tre mesi di terapia avrei dovuto vedere solo allora se peggioravo di nuovo o no.
Quindi ecco le altre domande:
Ho letto su internet che la mesalazina può dare meteorismo, è vero?
La mesalazina è usata per la colite ulcerosa: é normale che la si prescriva anche per altri disturbi del colon meno seri? Da quello che ho capito dovrei avere un colon irritabile/spastico. Anche se teoricamente avrei dovuto star meglio con la dieta, invece no... quindi non ho le idee chiarissime, e volevo sapere se secondo voi è il caso di consultare un altro specialista o se questa terapia è abbastanza standard in questi casi.
Grazie in anticipo, buona giornata!
[#1]
Se il suo Medico le ha prescritto la Mesalazina a rigor di logica dovrebbe aver sospettato qualcosa in piu' di un colon irritabile. Piu' precisamente forse ha immaginato una infiammazione a carico delle pareti del colon. Credo che se non dovesse riuscire ad ottenere un rapido miglioramento in tempi brevi debba cominicare a considerare l'ipotesi di sottoporsi ad una colonscopia; e questo anche per chiarire la presenza costante del muco.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la tempestività, dottore.
Avevo timore che la mesalazina fosse specifica per la colite con ulcere (che dalla rettoscopia non sono emerse, tranne una che mi dava dolore ma che ora pare essersi messa a posto) e non volevo prendere troppo a lungo medicine che non mi davano beneficio, tantopiù che essendo allergica all'aspirina e sapendo che la mesalazina fa parte della stessa famiglia temevo di "accumulare" sostanze per me potenzialmente nocive (ma non ho avuto reazioni, finora, so comunque che il rischio è più alto coi farmaci per bocca).
In realtà speravo anche che i miei sintomi fossero abbastanza "standard" (e magari potessero prima o poi ricondursi ad un banale meteorismo) e non richiedessero una colonscopia... Il muco da cosa può derivare, ipoteticamente? non le chiedo una diagnosi via internet, solo qualche informazione su cosa potrei aspettarmi.
Grazie!
Avevo timore che la mesalazina fosse specifica per la colite con ulcere (che dalla rettoscopia non sono emerse, tranne una che mi dava dolore ma che ora pare essersi messa a posto) e non volevo prendere troppo a lungo medicine che non mi davano beneficio, tantopiù che essendo allergica all'aspirina e sapendo che la mesalazina fa parte della stessa famiglia temevo di "accumulare" sostanze per me potenzialmente nocive (ma non ho avuto reazioni, finora, so comunque che il rischio è più alto coi farmaci per bocca).
In realtà speravo anche che i miei sintomi fossero abbastanza "standard" (e magari potessero prima o poi ricondursi ad un banale meteorismo) e non richiedessero una colonscopia... Il muco da cosa può derivare, ipoteticamente? non le chiedo una diagnosi via internet, solo qualche informazione su cosa potrei aspettarmi.
Grazie!
[#3]
Ex utente
Mi scusi, ne approfitto per un altro paio di domande:
- rettoscopia e colonscopia sono sufficienti ad identificare l'origine del disturbo e ad escludere le patologie più gravi?
- in caso di colonscopia, in questo caso dovrebbe essere con biopsia? leggevo della possibilità di fare una colonscopia virtuale, ma magari non è sufficiente...
- la colonscopia si può fare con anestesia di qualche tipo? ho fatto una gastroscopia l'anno scorso e ne sono uscita scombussolatissima nonostante il valium, e la colonscopia mi preoccupa molto di più.
- rettoscopia e colonscopia sono sufficienti ad identificare l'origine del disturbo e ad escludere le patologie più gravi?
- in caso di colonscopia, in questo caso dovrebbe essere con biopsia? leggevo della possibilità di fare una colonscopia virtuale, ma magari non è sufficiente...
- la colonscopia si può fare con anestesia di qualche tipo? ho fatto una gastroscopia l'anno scorso e ne sono uscita scombussolatissima nonostante il valium, e la colonscopia mi preoccupa molto di più.
[#4]
Andiamo con ordine:
1. Si', qualora ovviamente le patologie siano di pertinenza dei segmenti studiati.
2. La biopsia puo' servire a chiarire la natura di un tessuto sospetto nel caso la visione diretta non sia sufficientemente dirimente. Ovviamente la colonscopia virtuale non permette di fare biopsie e quindi, oltre ad una visione non diretta del viscere, potrebbe lasciare intatti eventuali dubbi diagnostici.
3. In genere si adotta una sedazione piu' o meno importante a seconda del caso, ma tale comunque da poter condurre l'esame con pochi fastidi. Posso dirle pero' che i pazienti in genere non si lamentano troppo durante l'esecuzione dell'esame, ma casomai nel corso della preparazione ad esso, che viene fatta nelle ore precedenti e che implica notevoli disagi dovuti al preparato da bere e alle continue evacuazioni.
Infine, per rispondere alla domanda sul suo post precedente, le ragioni per la presenza del muco possono essere molte, e tra tutte ci sono senza dubbio le malattie infiammatorie croniche del colon.
Cordiali saluti
1. Si', qualora ovviamente le patologie siano di pertinenza dei segmenti studiati.
2. La biopsia puo' servire a chiarire la natura di un tessuto sospetto nel caso la visione diretta non sia sufficientemente dirimente. Ovviamente la colonscopia virtuale non permette di fare biopsie e quindi, oltre ad una visione non diretta del viscere, potrebbe lasciare intatti eventuali dubbi diagnostici.
3. In genere si adotta una sedazione piu' o meno importante a seconda del caso, ma tale comunque da poter condurre l'esame con pochi fastidi. Posso dirle pero' che i pazienti in genere non si lamentano troppo durante l'esecuzione dell'esame, ma casomai nel corso della preparazione ad esso, che viene fatta nelle ore precedenti e che implica notevoli disagi dovuti al preparato da bere e alle continue evacuazioni.
Infine, per rispondere alla domanda sul suo post precedente, le ragioni per la presenza del muco possono essere molte, e tra tutte ci sono senza dubbio le malattie infiammatorie croniche del colon.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.1k visite dal 18/03/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.