Emorroidi e marisca

La definizione del grado di malattia emorroidaria, qualora si decida di utilizzare questa classificazione, richiede una visita diretta soprattutto per valutare l'entità del prolasso e la riducibiità.
Qualora fosse un III grado, la prolassectomia è in genere la tecnica che eseguo e consiglio.
Le emorroidi asintomatiche tuttavia, in genere non richiedono terapia.
Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

Ho già effettuato una settimana fa una visita da un proctologo (ed un'altra tre mesi fa), in entrambe le occasioni mi ha detto che sono emorroidi di I grado, ma ho letto in rete che se così fosse, dovrebbero essere interne. Invece nel mio caso quando "spingo" fuoriescono dalla rima anale, come si vede dalla seconda foto, e quindi penso siano almeno di secondo grado. Pur con i limiti di una valutazione a distanza, pensa abbia ragione o quelle "estroflessioni" che si vedono nella seconda foto sono astrattamente compatibili con un primo grado della patologia emorroidaria?
Grazie mille

Pur nell' impossibilità di far diagnosi a distanza, i suoi dubbi sono piu' che legittimi.Non si puo' tuttavia non tener conto di ben due visite fatte da due specialisti diversi che hanno posto una diagnosi diversa.
Nel dubbio, puo' chiedere un' altra opinione.
Le ribadisco tuttavia che emorroidi asintomatiche, a prescindere dal grado, non richiedono terapia.Prego.

Grazie della risposta, probabilmente chiederò un terzo parere. In ogni caso mi interesserebbe sapere perché non vengo operate le emorroidi asintomatiche. Per quanto ne so fino al secondo grado ci sono efficaci tecniche ambulatoriali che garantiscono la soluzione della patologia emorroidaria (mi hanno parlato molto bene del metodo THD), già al terzo invece ricorrervi risulta un azzardo. Non vorrei che aspettando i primi sintomi, questi intervengano quando oramai la mia patologia è già al terzo grado e quindi mi siano precluse tutte queste possibili soluzioni ambulatoriali. Ammetto che, essendo omosessuale, per me questo problema, pur asintomatico, presenta una componente estetica e sessuale non secondaria (determinate pratiche, come l'anilingus, vengono normalmente rifiutate in presenza di emorroidi che protrudono all'esterno). Quindi risolverlo in una fase relativamente iniziale è un'ipotesi che mi interesserebbe.
Se ritiene che ci siano delle "controindicazioni" (in termini generali ovviamente) ad un intervento "preventivo", ci terrei a conoscerle.
Ancora infinitamente grazie

Non ci sono controindicazioni ma in genere non è necessario curare cio' che non disturba.
Esistono tuttavia situazioni specifiche quali quelle che descrive che possono costituire indicazione al trattamento su richiesta specifica del paziente.
Prego.