Il vero problema l'ascesso perianale avuto

Salve, sono un ragazzo di 26 anni. Fumatore, discreta attività fisica. Rispettivamente 8 e 6 anni fa sn stato operato di cisti pilonidali in zona sacro coccigea. ahimè la cisti è tornata ma per adesso nn sembra darmi problemi se nn un leggero prurito. Il vero problema è l'ascesso perianale avuto per la prima volta nel mese di novembre, drenato in modo spontaneo per fortuna ,e subito dopo il medico di famiglia mi ha prescritto levoxacin e oki per 6 giorni. A distanza di mesi ho dapprima avuto una cisti nella stessa zona e poco dopo si è formato attorno alla "pallina" gonfiore e pus solo intero nel senso che non ho perdite ne di pus ne di sangue. Premettendo che l'ascesso nn mi da tanti problemi nel senso che nn mi fa malissimo, ho notato da 1 settimana un dolore in sede inguinale avuto per la prima volta quando si presento il primo ascesso .Ora questo dolore è tornato. I miei quesiti sono: 1): c'è una correlazione tra ascessi e cisti pilonidali , cioè può esserci una causa comune? 2) il dolore inguinale è preoccupante e può far riferimento ad una infiammazione dei linfonodi a causa dell'ascesso? 3) i ripetuti ascessi possono essere segno predittivo di tumore anale dato che avverto anche prurito anale oppure posso associare tale sintomatologia all'ascesso? 4) dato che l'ascesso nn mi da tanti problemi posso aspettare o va drenato subito? Dato che ho già subito 2 interventi (cisti pilonidali) nei quali mi hanno lasciato cicatrici assurde ho un pò paura di mettermi sotto i ferri. ..
Diciamo che nn ho molta fiducia e che visti i protocolli attuati in tali situazioni a mio parere troppo invasivi non so cosa fare. Aspettando vostre notizie vi ringrazio e vi saluto cordialmente
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
1) Una cisti pilonidale può dare origine ad una raccolta ascessuale in sede perianale; cosa ben diversa è l'ascesso perianale, quasi sempre derivante da una infiammazione che ha origine da alcune ghiandole presenti nel canale anorettale.
Sarà il colonproctologo che la visiterà a confermare la diagnosi.
2) Si
3)Probabilmente è da associare all'ascesso.
4) E' da valutare con una visita diretta.
La naturale evoluzione di un ascesso perianale è rappresentata dalla formazione di una fistola.
Un ascesso una volta drenato, anche spontaneamente, tende a trasformarsi in un tragitto tubuliforme(fistola), questa anche se appare chiusa a livello cutaneo è presente e potra sempre attivarsi dando origine ad una nuova raccolta.
Il consiglio è di una visita coloproctologica per una programmazione terapeutica che potrà essere preceduta da indagini strumentali( Ecografia endoanale preferibilmente 3D, RMN )per lo studio dell'ascesso, di eventuali tragitti fistolosi e del rapporto che questi contraggono con gli sfinteri.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta. Stamattina ho prenotato la visita con un colonproctologo per indagini. Ho scelto dopo una accurata ricerca il dottor meinero in quanto utilizza una tecnica chiamata vaaft che sembra essere non invasiva. Lei la conosce?. La ringrazio ancora per la disponibilità.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Bene.
Non solo conosco la VAAFT, ma la eseguo da quando Meinero l' ha ideata.
In modalità video assistita si esegue, dall'interno, la distruzione della parete del tragitto fistoloso, anche nella porzione che attraversa gli sfinteri.
Rappresenta la miglior soluzione per quelle fistole complesse e ramificate dove è reale il rischio di lesioni sfinteriche.
Ci tenga informati.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Salve, gentile dottore . Le allego la diagnosi fatta dal chirurgo e i miei quesiti. D:fistola perianale transitoria in stato di quiescenza. Rettoscopia: niente per lesioni organiche. Intenso ipertono dello sfintere anale interno con iniziale ragade posteriore. Consiglio: applicazione matt e sera di antrolin crema per tre sett. Per il quadro diarroico e dolori addominali consiglio asacol 800 3 volte al dì per 1 mese. Volevo chiederle: 1) dato che il chirurgo non si è sbilanciato ma mi è sembrato di capire che sospetta una sindrome di crohn , i farmaci prescritti vengono di solito dati solo per questa patologia oppure anche per altre? 2) lo stato di quiescenza della fistole può indicare una regressione della stessa fino alla guarigione? 3) secondo la sua esperienza dato che comunque per me questo è un periodo di stress accompagnato da fistola perianale e cisti pilonidali ( che a detta del chirurgo sn collegate) meteorismi ,dolori addominali e stato diarroico alternante quante probabilità ci sn che io abbia una sindrome di crohn? La ringrazio in anticipo
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
1) No
2) No
3) Il sospetto richiede una conferma o una escluisone.
Cordiali saluti.