Intestino troppo attivo

Buongiorno a tutti.
Ho un problema: vado troppo spesso in bagno.
In passato ci andavo una volta o due al giorno, di solito una al mattino e una al pomeriggio sul tardi.
Poi, a metà settembre, ho cambiato lavoro e questo mi ha portato a cambiare molte abitudini.
Prima io facevo la colazione (non sempre), poi un pranzo verso le 13 e una cena verso le 20.
Nella nuova situazione lavorativa, alquanto particolare, faccio una colazione verso le 8:30, una seconda colazione verso le 10 o le 10:30, un pranzo (tra le 12 e le 13), una merenda alle 17; unica invariata, la cena verso le 20.
Le mie defecazioni sono aumentate di numero e diminuite per quantità.
Adesso evacuo al mattino quando mi alzo dal letto, di solito feci un po' secche o un misto di secche e morbide; poi evacuo dopo ciascuna delle due colazioni (feci morbide, ma non diarrea), in genere dopo 20-40 minuti dalla colazione; evacuo nel pomeriggio dopo il pranzo, di solito una volta, certe volte due, feci morbide.
E solitamene qui mi fermo, anche se occasionalmente mi capita di andare in bagno dopo cena, ma è raro, è come se passata una certa ora il mio attivissimo intestino si calmasse.
Insomma si parla di una media di 4-5 evacuazioni al giorno.
Le feci sono apparentemente normali, solo quelle del primo mattino sono un po' dure. Prima che cambiassi lo stile di vita, le mie feci erano tutte così, abbastanza dure senza essere proprio secche.
Quelle successive sono morbide, ma sembrano normali anche loro.
Non ho dolori di pancia, non ho febbre, non ho avuto cali di peso.
Ho una certa flatulenza, ma quella ce l'ho sempre avuta, lì non mi sembra che sia cambiato niente.
Aggiungo che a fine agosto, poco prima del cambio di lavoro e di stile di vita, ho fatto (per puro screening) una visita proctologica con rettoscopia, ed era tutto in ordine.
Il mio medico curante non ha dato molta importanza alla cosa, m'ha detto che a ogni pasto che facciamo segue un riflesso defecatorio, anche se spesso lo ignoriamo, quindi più pasti implica più evacuazioni.
Ha anche detto che verso sera l'intestino manda meno stimoli, quindi è normale che dopo cena io solitamente non evacui, e le feci del mattino sono più secche perchè durante il giorno bevo ma durante la notte no.
Secondo lui se non insorgono novità, se le feci sono morbide ma non diarrea, non è il caso di fasciarsi la testa, anche tenendo conto che una recente rettoscopia era nella norma e questo significa che il mio retto è sano.
Voi cosa ne pensate ?
Saluti a tutti
Valter
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
La sintomatologia e comaptibile con una sindrome dell intestino irritabile che trae beneficio da dieta, terapia farmacologica e a volte psicologica comportamentale. Se l endoscopia che ha eseguito non era una colonscopia, va valutata col suo medico la possibilita di eseguire una colonscopia a completamento diagnostico . Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie dr Favara.
Se si riferisce alla visita di fine agosto, non ho eseguito una colonscopia ma solo una rettoscopia.
Ho fatto un clisma opaco a doppio contrasto poco meno di 5 anni fa, tutto andava bene. Certo è passato del tempo.

Però mi scusi, ma perchè sindrome dell'intestino irritabile ? Conosco un po' quella sindrome (certo non come Lei !!!!): chi ne soffre ha dolori, coliche, io no.
In passato nei periodi di nervosismo mi veniva mal di stomaco, ma era una cosa tutta diversa.
Forse in comune con la sindrome ho la flatulenza, anche la tendenza all'aerofagia, deglutisco parecchio, infatti erutto dopo i pasti e specialmente dopo le bevande, ma questa è cosa di vecchia data; alla fine digerisco senza troppi problemi.

Mi par di capire però che, secondo Lei, l'aver aumentato il numero di pasti non dovrebbe aver aumentato quello delle defecazioni.
Resto in attesa di una sua (graditissima) risposta
[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
davvero sarebbe bello ricevere risposte...
[#4]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Come le dicevo, la sindrome non prevede necessariamente la presenza di dolore e le alterazioni dell' alvo possono costituirne un aspetto.
Non esiste un rapporto costante e predefinito tra il numero di pasti e le scariche alvine.
Condivido le altre sue osservazioni.
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie dr Favara !
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