Muco, perdita feci e prurito anovaginale
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 25 anni, di recente stata visitata dal mio dottore di famiglia, il quale oltre a reindirizzarmi ad un gastroenterologo mi ha visitata perchè avevo un forte dolore nella parte alta sinistra dell'addome, che poi lui mi ha confermato essere colon ascendente e colon trasverso.
Mi ha inoltre prescritto un lassativo da prendere eventualmente nel momento del bisogno a causa del mio alvo irregolare. Mi ha fatto tre possibili ipotesi sulla diagnosi, che sono:
1. Intolleranza alimentare, infatti il dolore si accentua particolarmente dopo aver mangiato cibi ricchi di glutine lievito e lattosio,(ad es. pizza), oppure dopo aver mangiato del sushi (senza pesce, perchè sono vegetariana).
2. Sindrome dell'intestino irritabile, visto che sono un soggetto particolarmente ansioso e l'intestino è sempre stato un mio punto debole nei periodi più stressanti
3. Morbo di Crohn, ma questa è l'ipotesi più grave che si sentiva di accennare ma non credo di dovermi allarmare in quanto le mie feci non sono picee, e presentano comunque del muco che indicherebbe che c'è la presenza di un'infiammazione.
Nel frattempo che aspetto l'appuntamento con il gastroenterologo e i risultati delle analisi del sangue e delle intolleranze, mi è sorto un nuovo problema, ovvero delle perdite vaginali bianche, a volte più dense a volte più liquide che mi provocano un forte prurito e bruciore cervicale soprattutto durante la notte. Il prurito si estende anche nella zona anale.
Nonostante l'igiene costante ma non maniacale, trovo spesso l'ano leggermente sporco di feci, o comunque umido.
Durante l'evacuazione assieme alle feci ritrovo sempre del muco, a volte lungo e filamentoso(nulla che si muova, ho controllato), a volte marrone, a volte rosso.
So che in presenza di alterazione della flora batterica intestinale possono insorgere infezioni da candida, infatti ho già preso appuntamento con la ginecologa in merito.
Controllo frequentemente le feci perchè a novembre ho avuto una parassitosi intestinale da enterobius vermicularis che mi ha spaventata parecchio e ho paura di una possibile ricaduta, ma non ho notato nulla nelle feci, e nemmeno in zona anale o perineale controllando subito dopo il prurito anale e vaginale.
Se ci fossero nuovamente parassiti intestinali dovrei essere in grado di vederli, perlomeno nelle feci, giusto?
Il prurito anale può essere associato alla perdita di muco?
Il prurito anale può essere associato alla candidosi?
Dovrei tenere comunque in considerazione un eventuale parassitosi nonostante non abbia effettivamente visto vermi nè nelle feci nè in zona anale?
Vi ringrazio
Cordiali Saluti
Sono una ragazza di 25 anni, di recente stata visitata dal mio dottore di famiglia, il quale oltre a reindirizzarmi ad un gastroenterologo mi ha visitata perchè avevo un forte dolore nella parte alta sinistra dell'addome, che poi lui mi ha confermato essere colon ascendente e colon trasverso.
Mi ha inoltre prescritto un lassativo da prendere eventualmente nel momento del bisogno a causa del mio alvo irregolare. Mi ha fatto tre possibili ipotesi sulla diagnosi, che sono:
1. Intolleranza alimentare, infatti il dolore si accentua particolarmente dopo aver mangiato cibi ricchi di glutine lievito e lattosio,(ad es. pizza), oppure dopo aver mangiato del sushi (senza pesce, perchè sono vegetariana).
2. Sindrome dell'intestino irritabile, visto che sono un soggetto particolarmente ansioso e l'intestino è sempre stato un mio punto debole nei periodi più stressanti
3. Morbo di Crohn, ma questa è l'ipotesi più grave che si sentiva di accennare ma non credo di dovermi allarmare in quanto le mie feci non sono picee, e presentano comunque del muco che indicherebbe che c'è la presenza di un'infiammazione.
Nel frattempo che aspetto l'appuntamento con il gastroenterologo e i risultati delle analisi del sangue e delle intolleranze, mi è sorto un nuovo problema, ovvero delle perdite vaginali bianche, a volte più dense a volte più liquide che mi provocano un forte prurito e bruciore cervicale soprattutto durante la notte. Il prurito si estende anche nella zona anale.
Nonostante l'igiene costante ma non maniacale, trovo spesso l'ano leggermente sporco di feci, o comunque umido.
Durante l'evacuazione assieme alle feci ritrovo sempre del muco, a volte lungo e filamentoso(nulla che si muova, ho controllato), a volte marrone, a volte rosso.
So che in presenza di alterazione della flora batterica intestinale possono insorgere infezioni da candida, infatti ho già preso appuntamento con la ginecologa in merito.
Controllo frequentemente le feci perchè a novembre ho avuto una parassitosi intestinale da enterobius vermicularis che mi ha spaventata parecchio e ho paura di una possibile ricaduta, ma non ho notato nulla nelle feci, e nemmeno in zona anale o perineale controllando subito dopo il prurito anale e vaginale.
Se ci fossero nuovamente parassiti intestinali dovrei essere in grado di vederli, perlomeno nelle feci, giusto?
Il prurito anale può essere associato alla perdita di muco?
Il prurito anale può essere associato alla candidosi?
Dovrei tenere comunque in considerazione un eventuale parassitosi nonostante non abbia effettivamente visto vermi nè nelle feci nè in zona anale?
Vi ringrazio
Cordiali Saluti
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buonasera cara utente, intanto farei un esame parassitologico sulle feci su 3 campioni a prescindere da quello che vede, il prurito anale può dipendere da tante cause, il problema del muco mi sembra una conseguenza più che la causa, probabilmente ha delle emorroidi...
ci riaggiorniamo
ci riaggiorniamo
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 09/03/2018.
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