Prurito anale senza irritazione

Buongiorno, sono un ragazzo di 35 anni e da un paio di anni soffro sporadicaments di emorroidi. Nell'ultima visita, effettuata circa un mese e mezzo fa, il proctologo mi ha diagnosticato una piccola ragade molto superficiale e una emorroide interna tendente al prolasso (molto piccola e in fase di cura con Arvenum). Ad oggi l'emorroide appare leggerissimamente dall'orefizio anale solo in caso di evacuazione molto dura, ha comunque dimensioni molto contenute e praticamente nessun fastidio. La ragade, a dire del dottore, sarebbe passata nel corso di poco tempo (20 giorni circa).
Il mio problema è che ad oggi soffro in maniera sporadica di bruciori anali, non pruriti ma proprio bruciori, percepibil solitamente nella zona dell'ano (su tutta la zona e non solo in prossimità della ragade ) e a volte nelle zone immediatamente limitrofe, fino ad arrivare all'inguine, all'interno coscia e alla parte bassa della schiena (in particolare dove sono presenti gli elastici degli slip intorno all'inguine e sulla schiena). Faccio presente che non è mai apparso alcun tipo di rossore o altro segno sulla pelle nè arrossamento a livello dell'ano. Ho provato ad usare un gel all'aloe per alleviare il fastidio ma questo la prima volta (durante il giorno) mi ha portato prima un aumento di calore e poi piano piano ha alleviato il tutto, mentre l'altra sera il calore è rimasto fino a quando non ho fatto un bidet fresco.
Vi chiedo cortesemente se posso continuare ad usare il gel di aloe vera per alleviare i sintomi (anche su inguine e bassa schiena, dove rinfreaca egregiamente) ed in generale se questo tipo di sensazione di calore può essere dovuta effettivamente ai problemi di natura proctologica sopracitati o piuttosto ad altro come una dermatite (sottolineo la mancanza totale di rossori o segni sulla pelle).
Grazie mille
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Certo che puo'. Se persiste farei una rivalutazione. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
Per quanto riguarda la piccola emorroide che ancora appare all'atto dell'evacuazione, il farmacista mi ha confermato che Arvenum (2+2) si può considerare un intergatore più che un farmaco in quanto i flavonoidi che lo compongono sono assolutamente naturali.
Posso quindi continuare anche in questo senso, come specificato dal proctologo durante l'ultima vusita? Mi disse di fare un altro ciclo a distanza di un mese se ancora percepivo la presenza della pallina interna.
Grazie ancora
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Si certo
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Utente
Utente
Buongiorno dottori,
ultimamente purtroppo a distanza di un anno e mezzo mi sono ritrovato nuovamente ad avere un attacco emorroidario. Direi in forma "lieve" e probabilmente dovuto alla sedentarietà dovuta alla quarantena. Ho avuto una emorroide esterna gonfia ma non trombizzata passata (al 90%) nel giro di 2 settimana di Arvenum (2+2+2 una settimana e 2+2 una settimana) e la solita emorroide molto più piccola ad ore 6 che inizialmente era coperta dall'altra emorroide ma che ora purtroppo si trova in zona perianale e risulta di colore blu e dura al tatto (mai sanguinamento) e che rientra premendo leggermente. (la solita emorrode dei precedenti messaggi).
A distanza di 2 settimane non ho visto evidenti miglioramenti di questa emorroide trombizzata.
(Numero le domande per maggiore chiarezza)
1. Posso chiedere quale sia un tempo "consono" per avere una guarigione? Attualmente ho prurito e il classico fastidio da emorroidi.
2. La mattina mi sembra sia più sgonfia e rientrata rispetto al giorno, è necessario cercare di mantenerla all'interno dell'ano (per evitare ulteriore strozzamento) o è meglio evitare di sfrugugliare il punto già irritato?
3. È utile aggiungere una pomata per indurre il riassorbimento della pallina?
4. Chiedo inoltre, considerando che i 3 attacchi (in 3 anni) che ho avuto sono sempre ubicati nella stessa zona dell'ano, un'operazione possa essere utile/necessaria per eliminare il problema alla radice? (Ovviamente parlo di una operazione "ambulatoriale")
5. Quali sono gli avvertimenti che una operazione possa essere necessaria?

Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità, per il tempo e l'aiuto che ci dedicate, soprattutto in questi giorni difficili.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Un mesetto.
Meglio evitare.
Si.
Si.
I sintomi non trattati dalla terapia medica e le complicanze.
Prego.
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