Referto RMN dinamica: Rettocele e colpocele posteriore
Buongiorno gentili dottori, scrivo a seguito referto RMN dinamica eseguita per controllo defecazione ostruita e rettocele già rilevati nel 2016 da defecografia..
Sono affetta da endometriosi plurioperata (tra esiti intervento del 2011 ablazione ciste dal setto retto vaginale non infiltrante il retto)
Nel 2007 in seguito a caduta su coccige mi viene diagnosticato con EMG e potenziali evocati una importante neuropatia del nervo pudendo.
Nel 2015 cominciano le problematiche evacuative che inizialmente riesco a "risolvere" con inserimento dito nel canale vaginale per dare lo stimolo evacuatorio ma che negli ultimi mesi risulta totalmente inefficace in quanto manca lo stimolo e non riesco assolutamente piu a spingere, le volte che sono costretta a spingere (presenza frequente di grossi fecalomi) avverto uno stiramento doloroso del pavimento pelvico... Già tentato fisioterapia con scarsi risultati.
Da alcuni mesi evacuo esclusivamente con perette di acqua (ormai quotidiane) o quando va bene insufflando aria nel retto per dare una sorta di "stimolo/spinta" solo se le feci sono molli altrimenti è impossibile non usare clistere con acqua.
Eseguito la settimana scorsa defeco RMN che riporta il seguente referto:
Organi pelvici in sede a riposo con discesa rispetto al piano di riferimento dell'imene del solo compartimento posteriore sotto manovra di Vlasalva (base vescicale a +4.1 mm, cervice uterina a -44.7 mm, pavimento rettale a +43.7 mm)
Prolasso rettale di grado 2/3 con impegno nello hiatus dell'elevatore che appare occupato per i due terzi dalla parete rettale anteriore che protunde in rapporto a rettocele anteriore avente profondità massima di 31.0 mm associato a colpocele posteriore.
Difficoltoso svuotamento dell'ampolla rettale con minimo flusso di contrasto attraverso un canale anale scarsamente rilasciato come per comportamento dissinergico. Residuo post evacuativo > 2/3
Assenza di cistocele o enterocele.
Utero antiverso flesso con diametro CF 59.4 mm, AP 28.9 mm, LL 46.9 mm
Non evidenti difetti anatomici focali o diffusi della fascia endopelvica nè del sistema di supporto uretrale e vaginale.
ORa volevo chiedere se è proprio necessaria la chirurgia rettale in quanto il nervo pudendo mi crea grossi peggioramenti ogni volta che eseguo una visita rettale o anche con la semplice dissenteria che irritala parete... Da una visita di un anno fa il coloproctologo aveva detto che preferiva non operare dato il mio importante problema di nevralgia del pudendo e di andare avanti a Movicol e perette per quanto possibile...Ora visto il peggioramento mi chiedo se anche nel caso della chirurgia laparoscopia sarebbe possibile ottenere qualche risultato visto la complessità di una pancia trattata già plurime volte con chirurgia e obiettivamente piena di aderenze e gli eventuali rischi associati a questi due tipi di chirurgia. A vostro avviso è possibile parlare di intestino neurologico? Una neuromodulazione sacrale potrebbe aiutare? Grazie per l'attenzione
Sono affetta da endometriosi plurioperata (tra esiti intervento del 2011 ablazione ciste dal setto retto vaginale non infiltrante il retto)
Nel 2007 in seguito a caduta su coccige mi viene diagnosticato con EMG e potenziali evocati una importante neuropatia del nervo pudendo.
Nel 2015 cominciano le problematiche evacuative che inizialmente riesco a "risolvere" con inserimento dito nel canale vaginale per dare lo stimolo evacuatorio ma che negli ultimi mesi risulta totalmente inefficace in quanto manca lo stimolo e non riesco assolutamente piu a spingere, le volte che sono costretta a spingere (presenza frequente di grossi fecalomi) avverto uno stiramento doloroso del pavimento pelvico... Già tentato fisioterapia con scarsi risultati.
Da alcuni mesi evacuo esclusivamente con perette di acqua (ormai quotidiane) o quando va bene insufflando aria nel retto per dare una sorta di "stimolo/spinta" solo se le feci sono molli altrimenti è impossibile non usare clistere con acqua.
Eseguito la settimana scorsa defeco RMN che riporta il seguente referto:
Organi pelvici in sede a riposo con discesa rispetto al piano di riferimento dell'imene del solo compartimento posteriore sotto manovra di Vlasalva (base vescicale a +4.1 mm, cervice uterina a -44.7 mm, pavimento rettale a +43.7 mm)
Prolasso rettale di grado 2/3 con impegno nello hiatus dell'elevatore che appare occupato per i due terzi dalla parete rettale anteriore che protunde in rapporto a rettocele anteriore avente profondità massima di 31.0 mm associato a colpocele posteriore.
Difficoltoso svuotamento dell'ampolla rettale con minimo flusso di contrasto attraverso un canale anale scarsamente rilasciato come per comportamento dissinergico. Residuo post evacuativo > 2/3
Assenza di cistocele o enterocele.
Utero antiverso flesso con diametro CF 59.4 mm, AP 28.9 mm, LL 46.9 mm
Non evidenti difetti anatomici focali o diffusi della fascia endopelvica nè del sistema di supporto uretrale e vaginale.
ORa volevo chiedere se è proprio necessaria la chirurgia rettale in quanto il nervo pudendo mi crea grossi peggioramenti ogni volta che eseguo una visita rettale o anche con la semplice dissenteria che irritala parete... Da una visita di un anno fa il coloproctologo aveva detto che preferiva non operare dato il mio importante problema di nevralgia del pudendo e di andare avanti a Movicol e perette per quanto possibile...Ora visto il peggioramento mi chiedo se anche nel caso della chirurgia laparoscopia sarebbe possibile ottenere qualche risultato visto la complessità di una pancia trattata già plurime volte con chirurgia e obiettivamente piena di aderenze e gli eventuali rischi associati a questi due tipi di chirurgia. A vostro avviso è possibile parlare di intestino neurologico? Una neuromodulazione sacrale potrebbe aiutare? Grazie per l'attenzione
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"Difficoltoso svuotamento dell'ampolla rettale con minimo flusso di contrasto attraverso un canale anale scarsamente rilasciato come per COMPORTAMENTO DISSINERGICO."
La sua è certamente una Sindrome da Ostruita Defecazione(ODS), resta da chiarire quale percentuale va attribuita alla dissinergia e quale al prolasso rettale interno ed al rettocele.
Non vedo una netta controindicazione alla chirurgia, ma non prima di aver ben chiarito quanto detto prima e da eseguire esclusivamente per via transanale.
Se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti.
La sua è certamente una Sindrome da Ostruita Defecazione(ODS), resta da chiarire quale percentuale va attribuita alla dissinergia e quale al prolasso rettale interno ed al rettocele.
Non vedo una netta controindicazione alla chirurgia, ma non prima di aver ben chiarito quanto detto prima e da eseguire esclusivamente per via transanale.
Se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Grazie gentile dottor D'Oriano...
in effetti io non riesco più a spingere, non avverto quasi del tutto lo stimolo finchè le feci non sono già arrivate nel retto e anche in quel caso (se sono molli) mi aiuto con peretta di sola aria per avere uno stimolo altrimenti non ci riesco, posso spingere quanto voglio anche con gli esercizi di respirazione ma non esce niente.....
Posso chiedere che tipo di esame chiarisce in maniera approfondita quale è la parte predominante del problema? (se dissinergia o prolasso?)
Mentre per quanto riguarda il colpocele? va operato anche lui oppure si "rialza" nel momento in cui viene corretto il rettocele?
Grazie ancora..
in effetti io non riesco più a spingere, non avverto quasi del tutto lo stimolo finchè le feci non sono già arrivate nel retto e anche in quel caso (se sono molli) mi aiuto con peretta di sola aria per avere uno stimolo altrimenti non ci riesco, posso spingere quanto voglio anche con gli esercizi di respirazione ma non esce niente.....
Posso chiedere che tipo di esame chiarisce in maniera approfondita quale è la parte predominante del problema? (se dissinergia o prolasso?)
Mentre per quanto riguarda il colpocele? va operato anche lui oppure si "rialza" nel momento in cui viene corretto il rettocele?
Grazie ancora..
[#3]
In questo momento il suo problema è legato alla dissinergia ed al prolasso rettale interno ed al rettocele.
La mancata "apertura" del canale anale, al ponzamento, rappresenta la dissinergia. Per conoscere il comportamento del suo retto e del rettocele alla defecazione è necessario che il canale anale si apra.
La fisoterapia ed il biofeedbak possono aiutarla a risolvere il problema dissinergia, ma non il prolasso che richiede un trattamento chirurgico.
In alcuni centri si utilizzano,per correggere la dissinergia, iniezioni di botulino, una RXo RM defecografia, risolta la dissinergia metterà in evidenza la componente ostruttiva legata al prolasso ed al rettocele e come questa interferisce sulla defecazione
Trattando il prolasso rettale interno viene anche resecata quella parte di parete rettale responsabile del rettocele e della impronta, che questo rettocele crea, visibile sulla parete posteriore vaginale(colpocele).
Prego.
La mancata "apertura" del canale anale, al ponzamento, rappresenta la dissinergia. Per conoscere il comportamento del suo retto e del rettocele alla defecazione è necessario che il canale anale si apra.
La fisoterapia ed il biofeedbak possono aiutarla a risolvere il problema dissinergia, ma non il prolasso che richiede un trattamento chirurgico.
In alcuni centri si utilizzano,per correggere la dissinergia, iniezioni di botulino, una RXo RM defecografia, risolta la dissinergia metterà in evidenza la componente ostruttiva legata al prolasso ed al rettocele e come questa interferisce sulla defecazione
Trattando il prolasso rettale interno viene anche resecata quella parte di parete rettale responsabile del rettocele e della impronta, che questo rettocele crea, visibile sulla parete posteriore vaginale(colpocele).
Prego.
[#6]
Utente
buongiorno dottore, la disturbo nuovamente perchè sono ancora ferma in attesa di decidere cosa fare e perchè ho molti altri problemi di salute che incidono notevolmente sulle priorità... Volevo chiedere se lei sa se in un caso come il mio le cicatrici (tessuto fibroso) lascito nel setto retto vaginale dal precedente intervento di rimozione ciste endoemtriosica può avere in qualche modo creato questo problema importante di dissinergia perchè al momento ogni volta che evacuo (anche in modo dissenterico) sento che internamente è come se ci fosse qualcosa che tira forte (pelle, muscoli, letgamenti?? ) e mi traziona tutto il pavimento fino alla vescica (che da esame manuale fatto dal ginecologo pare stia iniziando a cedere)
Io non ho mai più spinto ed aiuto l'evacuazione con perette ad aria o ad acqua ma questa sensazione tremenda per cui mi sembra che mi si stia strappando la pelle esterna (pelle, muscoli, legamenti???) o il pavimento pelvico fino alla vescica non passa mai e ho paura che con un intervento non potremo cmq risolvere anzi ho paura di andare a creare nuove cicatrici che mi paralizzeranno del tutto i muscoli o i legamenti... lei cosa ne pensa? grazie mille per l'attenzione
Io non ho mai più spinto ed aiuto l'evacuazione con perette ad aria o ad acqua ma questa sensazione tremenda per cui mi sembra che mi si stia strappando la pelle esterna (pelle, muscoli, legamenti???) o il pavimento pelvico fino alla vescica non passa mai e ho paura che con un intervento non potremo cmq risolvere anzi ho paura di andare a creare nuove cicatrici che mi paralizzeranno del tutto i muscoli o i legamenti... lei cosa ne pensa? grazie mille per l'attenzione
[#7]
Non credo!
Ma non eseguirei su di lei, prima di aver chiarito le caratteristiche della sua dissinergia, un intervento per correggere la ostruita defecazione.
Prego.
Ma non eseguirei su di lei, prima di aver chiarito le caratteristiche della sua dissinergia, un intervento per correggere la ostruita defecazione.
Prego.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.4k visite dal 25/09/2018.
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