dolore di pochi secondi all'intestino
Salve,
Negli ultimi mesi 3 o 4 volte di avvertire un dolore fortissimo di pochi secondi all'intestino, come un crampo interno, sempre mentre cammino.
Soffro di intestino irritabile e ragadi da qualche anno, ho avuto sanguinamenti, ragadi e stipsi cronica in passato. Tutte queste diagnosi le ho ricevute dal medico di base e da un proctologo da cui sono stato un paio di anni fa perché lamentavo modificazioni dell'alvo (stipsi per me insolita, ad esempio) e qualche episodio di sanguinamento rosso vivo e abbondante associato alla defecazione. (direi associato alla stipsi)
Al momento, e da un qualche mese ormai, ho prevalentemente feci molli e poco formate, con anche resti di verdure non digerite.
Non ho altri tipi di dolori, né sanguinamenti.
E' necessario che io ne parli di nuovo col medico, e che inizi a pensare a esami più invasivi anche solo per escludere cause più serie? O posso accontentarmi di questa diagnosi di intestino irritabile?
Non vorrei infastidire il medico ma neanche sottovalutare i sintomi.
Grazie infinite per le risposte.
Negli ultimi mesi 3 o 4 volte di avvertire un dolore fortissimo di pochi secondi all'intestino, come un crampo interno, sempre mentre cammino.
Soffro di intestino irritabile e ragadi da qualche anno, ho avuto sanguinamenti, ragadi e stipsi cronica in passato. Tutte queste diagnosi le ho ricevute dal medico di base e da un proctologo da cui sono stato un paio di anni fa perché lamentavo modificazioni dell'alvo (stipsi per me insolita, ad esempio) e qualche episodio di sanguinamento rosso vivo e abbondante associato alla defecazione. (direi associato alla stipsi)
Al momento, e da un qualche mese ormai, ho prevalentemente feci molli e poco formate, con anche resti di verdure non digerite.
Non ho altri tipi di dolori, né sanguinamenti.
E' necessario che io ne parli di nuovo col medico, e che inizi a pensare a esami più invasivi anche solo per escludere cause più serie? O posso accontentarmi di questa diagnosi di intestino irritabile?
Non vorrei infastidire il medico ma neanche sottovalutare i sintomi.
Grazie infinite per le risposte.
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La cosa migliore è farsi visitare da un gastroenterologo per perfezionare la diagnosi di intestino irritabile (che, a distanza, appare molto verosimile).
I dolori fortissimi, però, non fanno parte del quadro IBS.
Cordiali saluti!
I dolori fortissimi, però, non fanno parte del quadro IBS.
Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#6]
Ex utente
Aggiorno la situazione.
Ho effettuato una colonscopia che ha evidenziato: emorroidi congeste interne, severo dolicocolon.
Sia il medico specialista che il medico di base mi hanno tranquillizzato dicendo che non ho niente di cui preoccuparmi.
Mentre effettuava l'esame il medico mi ha detto "se hai l'intestino così alla tua età, figuriamoci quando avrai 80 anni", che non mi sembra un'uscita tanto felice. Ribadendo poi che il mio intestino è "come un labirinto".
Dopo l'esame, invece, mi ha rassicurato: era più preoccupato del fatto che avessi sentito dolore o no durante la procedura, ma poi mi ha detto che questa che ha diagnosticato è una caratteristica che molte persone probabilmente hanno senza saperlo perché asintomatica e che non dà particolari problemi.
Ha detto solo di tenere sotto controllo la stipsi e le emorroidi, qualora si presentassero,e poi che se magari in futuro mi trovassi a eseguire di nuovo una colonscopia, dovrei avere una sedazione maggiore perché potrei sentire più dolore del normale. (Questa volta ho avvertito un po' di dolore - era la prima volta che facevo questo esame - che comunque sono riuscito a sopportare piuttosto bene e a concludere. Il medico mi ha detto che voleva vedere l'intestino tenue per escludere il Crohn)
Ora, a me il dolore che provo o non provo durante un esame non è che cambi molto la vita, piuttosto mi interessava capire la diagnosi spiegata in termini scientifici e oggettivi, non con battute.
Ad ogni modo l'unica cosa che posso fare è prendere questa diagnosi come un'occasione per condurre uno stile di vita più sano.
Ho effettuato una colonscopia che ha evidenziato: emorroidi congeste interne, severo dolicocolon.
Sia il medico specialista che il medico di base mi hanno tranquillizzato dicendo che non ho niente di cui preoccuparmi.
Mentre effettuava l'esame il medico mi ha detto "se hai l'intestino così alla tua età, figuriamoci quando avrai 80 anni", che non mi sembra un'uscita tanto felice. Ribadendo poi che il mio intestino è "come un labirinto".
Dopo l'esame, invece, mi ha rassicurato: era più preoccupato del fatto che avessi sentito dolore o no durante la procedura, ma poi mi ha detto che questa che ha diagnosticato è una caratteristica che molte persone probabilmente hanno senza saperlo perché asintomatica e che non dà particolari problemi.
Ha detto solo di tenere sotto controllo la stipsi e le emorroidi, qualora si presentassero,e poi che se magari in futuro mi trovassi a eseguire di nuovo una colonscopia, dovrei avere una sedazione maggiore perché potrei sentire più dolore del normale. (Questa volta ho avvertito un po' di dolore - era la prima volta che facevo questo esame - che comunque sono riuscito a sopportare piuttosto bene e a concludere. Il medico mi ha detto che voleva vedere l'intestino tenue per escludere il Crohn)
Ora, a me il dolore che provo o non provo durante un esame non è che cambi molto la vita, piuttosto mi interessava capire la diagnosi spiegata in termini scientifici e oggettivi, non con battute.
Ad ogni modo l'unica cosa che posso fare è prendere questa diagnosi come un'occasione per condurre uno stile di vita più sano.
[#8]
Ex utente
Di biopsie il medico non ne ha proprio parlato, quindi immagino non ci fosse bisogno di effettuarne, giusto? A voce mi ha detto che ha fatto l'esame completo ed escluso le due malattie infiammatorie croniche intestinali (il Crohn e la colite ulcerosa) e nel referto ha scritto solo, in sostanza, che tutto è nella norma eccetto la presenza di emorroidi interne e dolicocolon.
Le ho riportato le testuali parole del medico durante l'esame. Forse si è lasciato sfuggire qualche battuta di troppo, che forse non ho saputo cogliere nella confusione dell'esame.
Sembrava volesse più che altro consolarmi per l'esame un po' fastidioso sul finire (leggo sul referto che ha esplorato l'ileo, come mi ha detto, per escludere il Crohn).
La mia preoccupazione era quella di aver contribuito al problema con uno stile di vita scorretto, specie nel periodo in cui ho vissuto da solo i primi tempi da universitario (pasti irregolari e alcool una volta a settimana durante i pasti, non dosi massicce, non ho mai fumato né assunto droghe, e ho sempre fatto attività sportiva). Ma anche il medico ha negato questa possibilità.
La ringrazio nuovamente per avermi risposto.
Le ho riportato le testuali parole del medico durante l'esame. Forse si è lasciato sfuggire qualche battuta di troppo, che forse non ho saputo cogliere nella confusione dell'esame.
Sembrava volesse più che altro consolarmi per l'esame un po' fastidioso sul finire (leggo sul referto che ha esplorato l'ileo, come mi ha detto, per escludere il Crohn).
La mia preoccupazione era quella di aver contribuito al problema con uno stile di vita scorretto, specie nel periodo in cui ho vissuto da solo i primi tempi da universitario (pasti irregolari e alcool una volta a settimana durante i pasti, non dosi massicce, non ho mai fumato né assunto droghe, e ho sempre fatto attività sportiva). Ma anche il medico ha negato questa possibilità.
La ringrazio nuovamente per avermi risposto.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 784 visite dal 11/05/2019.
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