Post intervento ragade anale

Buongiorno,
A novembre ho avuto un intervento per una ragade anale, il secondo dopo 6 anni.

Nel precedente mi era stata fatta una messa a piatto perché fistolizzata e una moderata sfinterotomia.

Questa volta invece nessuna sfinterotomia ma sono solo asportazione della ragade e anoplastica.

Il decorso è stato lungo e molto doloroso.

Trascorsi 3 mesi e visto i non miglioramenti ho fatto un consulto con un altro proctologo.

In principio mi ha dato una terapia che ha migliorato la situazione e che ha permesso la riepilitizzazione della ferita.

Successivamente però, considerato che i miei fastidi continuano mi ha sottoposto a rettoscopia e ecografia rettale.

Il risultato è che la ferita è completamente chiusa ma a causa dell'intervento si è creata una specie di "scanalatura", passatemi il termine, dello sfintere interno per cui muco e feci si depositano li creando irritazione, prurito e bruciore.

Secondo il medico con una buona riabilitazione dovrei trovare buoni giovamenti, solo che al momento causa pandemia non posso iniziare le sedute.

Nel frattempo faccio una buona detersione e applico Proctonorm ma i fastidi permangono e sono abbastanza importanti.

La mia paura è che questo stato di infiammazione perenne può fare si che si possa riformare un'altra ragade?

La riabilitazione può davvero migliorare la situazione?
Sono preoccupata di rimanere così...grazie
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Queste deformazioni(scanalatura)
del margine anale sono frequenti dopo interventi su una ragade anale.
La riabilitazione, se è realmente questo il suo problema, non è indicata.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Attivo dal 2017 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Doriano,
Grazie per la risposta.
Se la riabilitazione non è indicata, come si interviene?
Perché quale potrebbe essere l'altra causa?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Lei ha parlato di infiammazione e sintomatologia legata alla presenza di una "scanalatura" che permette un ristagno di muco e materiale fecale.
Non vedo come questa possa essere risolto con la riabilitazione.
Ai miei pazienti, con questo problema, raccomando una accurata detersione più volte al giorno e l'applicazione di creme protettive.
Chiarisca con il suo curante; forse sono altri i motivi per i quali le è stata indicata una riabilitazione.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2017 al 2021
Ex utente
Dottore, non so cosa dirle... Il proctologo mi ha detto ciò dopo aver fatto gli esami che hanno confermato il suo sospetto.
Per quanto riguarda la detersione, la eseguo con Rectalgan e applico come già detto Proctonorm ma i fastidi rimangono e si accentuano se evacuo più v olte al giorno e non sono affatto lievi, anzi.
Sempre lui mi ha fatto capire come se nell'intervento si sia indugiato troppo sulla pulizia pertanto una parte dello sfintere è stato intaccato e questo non permette la chiusura perfetta da qui i fastidi...
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Strano? visto che in principio lei asseriva che non era stata eseguita nessuna sfinterotomia, ma solo una Anoplastica con lembo mucoso! "Questa volta invece nessuna sfinterotomia ma sono solo asportazione della ragade e anoplastica"

Se ha esami che confermano quello che mi ha riferito e che confermano il sospetto di lesioni sfinteriche, ha fatto male a non riportarli nel consulto.

A distanza non ho elementi per poter commentare oltre.
Chiarisca con il suo curante.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2017 al 2021
Ex utente
Lo farò. Grazie e buona serata.