Delucidazioni su diagnosi e trattamento della pediculosi

Ho qualche domanda sulla pediculosi:

-Sto facendo un trattamento per la pediculosi a base di piretrine (schiuma di milice) ma ho appena letto sul sito del GITRI (gruppo italiano di tricologia) che tra i prodotti presenti in Italia, i più efficaci sono quelli a base di malathion. L'anno scorso ho avuto lo stesso problema ma il trattamento di aftir (che è appunto a base di malathion)non ha funzionato e ho risolto dopo circa 3 trattamenti di milice. Ora, sapendo che i pidocchi aumentano la propria resistenza nel corso degli anni,la schiuma di milice è tuttora un trattamento valido o esistono prodotti attualmente più efficaci?

-Punto cruciale della pediculosi è l'eliminazione delle uova. Sempre sul sito del GITRI, ho letto che una persona è considerata guarita dalla pediculosi quando non sono più presenti lendini nei capelli. Molti prodotti (tra cui la schiuma di milice) vantano,per così dire, la capacità di uccidere le uova; ma se effettivamente le uccidessero,perchè è così importante la rimozione fisica delle uova? So che le uova sono più resistenti all'antiparassitario,ma effettivamente quale potrebbe essere la percentuale di "uccisione" delle uova? Non è che si tratta di un pretesto di tipo "commerciale"?

-Anche se la farmacista quando mi ha guardata mi ha detto che avevo tanti pidocchi,io non so se li ho visti o meno...lei dice che sono di colore bianco-grigiastri altri affermano siano bruni..più che altro posso aver visto le uova che sono bianche(e anche qui c'è chi dice siano di forma allungata, chi sferoidale); ma non capisco se sono vive o no..in quanto il medico di base mi aveva detto che se ,prendendo il capello tra le due dita e facendole scorrere lungo il capello, il presunto uovo scorre allora o è forfora o è morto; invece ,se così facendo, rimane attaccato saldamente nello stesso punto allora è certamente una lendine.Quello che riesco a vedermi io, scorre nella maniera sopradescritta e l'ho constatato sia prima di andare in farmacia a farmi controllare per puro scrupolo(per un improvviso prurito simile a quello dell'esperienza precedente)sia adesso dopo il primo trattamento...
Ho fatto quest'ultima domanda per cercare di capire come riconoscere al più presto la contrazione(anche nelle prossime eventuali esperienze)di una pediculosi, in quanto, la migliore prevenzione è controllarsi; ma se nessuno insegna a me e ai miei genitori ,come riconoscere la presenza dei pidocchi distinguendoli dalla forfora,ogni volta che uno in famiglia scopre di avere il problema(e questa è la seconda volta che mi capita anvendo i capelli lunghi lisci e folti)è troppo tardi che l'ha già attaccato agli altri.

-la farmacista aveva detto che gli animali domestici(cani e gatti) se non trattati con le fiale antiparassitarie possono veicolare o attaccare i pidocchi.Questo mi è stato assolutamente smentito da una dermatologa che ancora non conosco,ma con la quale ho un appuntamento post-trattamento e volevo chiedere se me lo confermate.
Grazie.
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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.6k 310 139
Gent.le pz
la csa più giusta è appunto quella di rivolgersi allo specialista, che potrà seguirla in tutte le fasi, utilizzando anche l'utilissimo videodermatoscopio per la osservazione (delle lendini in genere , giacchè non è semplice vedere un adulto , a meno che non sia "tramortito").
L'evoluzione degli antiparassitari (in pratica insetticidi ) si è evoluta nel tempo , sia in relazione alle caratteristiche del parassita, sia nella direzione di penetrare meglio nelle uova.
Vari studi dimostrano la superiorità del Malathion , ma anche le piretrinesono piuttosto efficaci , anche sulle uova.
Vi sono vari metodi per vedere se un uovo non è vitale (il colore , la distanza da c.c.,la consistenza, etc) ma certamente l'osservazione in dermatoscopia è preferibile.
Una buona regola è l'eliminazione prudenziale delle uova, tramite aceto tiepido e pettinino fitto (non si sa mai) , un'altra potrebbe essere ripetere il trattamento dopo la settimana, al tempo di schiusa (gli adulti e le pupe sono più sensibili ai veleni).
Per ultimo ha ragione la dermatologa , il pediculus capitis dell'uomo è specie specifico!
Cordialità

Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)

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dopo
Utente
Utente
la ringranzio del puntuale consulto!
il controllo con la videodermatoscopia me lo sono fatta fare in farmacia per una "diagnosi" immediata e precisa,non appena ho avuto il sintomo del prurito. La farmacista quel giorno solo guardandomi dietro le orecchie a occhio nudo ha detto che non aveva bisogno del macchinario in quanto ne avevo tanti e si vedevano benissimo. Per quanto riguarda la "guarigione" sarò seguita da una specialista.
Conoscevo l'aceto come coadiuvante nel trattamento:sto facendo quanto suggerito anche dalla farmacista cioè quando si lavano i capelli l'ultimo risciacquo va fatto con l'aceto caldo e poi passare regolarmente il pettinino ciocca per ciocca dalla base dei capelli alle punte giusto? Questa procedura si può fare anche spesso (ad esempio un giorno sì e uno no)per rimuovere più uova possibili?
la ringranzio ancora della disponibilità!
cordiali saluti