Sifilide...quando la terapia

da due settimane ho delle bolle.... più che bolle sono chiazze rosse....sul glande, sulla pianta del piede e sul palmo della mano. Ho consultato un dermatologo il quale sospettando trattasi di sifilide mi ha chiesto l'esame TPHA e VDRL, che sono risultati positivi entrambi, valore Tpha 1:138 (lui dice che è un valore basso). A questo punto, mi dice che per la certezza della diagnosi occorre un ulteriore esame degli anticorpi e non mi da alcuna terapia. Dovrò aspettare un'altra settimana.
Ho le transaminasi GPT e le GGT alterate, rispettivamente 76 e 149, la bilirubina in eccesso, ma bord line 1,34. Colesterolo totale 180, ma l'HDL è solo 20 i trigliceridi 134.

Mi chiedo se non sarebbe stato meglio assumere comunque un antibiotico specifico e poi semmai fare la terapia con la Penicellina in un secondo momento.
Ho il terrore che il rush cutaneo si estenda al viso o che inizi con ulcerazioni.

qualcuno sa consigliarmi?

Grazie
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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 310 139
Gent.pz
la congruenza della clinica con la sierologia (positività della VDRL e TPHA-P.S. controlli il valore che probabilmente è mal riportato)depone per una certa sifilide. Se non si è curato prima certamente dovrebbe curarsi ora , e l'atb di riferimento è appunto la penicillina.
Ma se il suo specialista vuole attendere altri esami avrà di certo le sue ragioni:rischi ad attendere qualche giorno non ce ne sono (salvo la contagiosità) quindi può anche attendere , senza preoccuparsi.
Cordialità

Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)

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Utente
Utente
Egregio dott. Griselli,

innanzitutto La ringrazio moltissimo per la Sua risposta tempestiva e rassicurante.


Riguardo ai valori, salvo errori del laboratorio analisi, sono quelli che ho riportato sopra.

La cura non è stata mai effettuata prima in quanto non ho mai avuto alcun sintomo. Certamente dovrò ora affrontare la terapia. Presumo che dopo il 7 dicembre prossimo (data ritiro ultime analisi) il mio dermatologo mi farà iniziare la penicillina (mi ha parlato di una serie di "dolorose" iniezioni). Per quanto mi riguarda non avrei voluto nemmeno attendere l'esame sugli anticorpi ed avrei iniziato subito la cura.

Probabilmente avevo posto male la domanda....la mia paura è che aspettando un'altra settimana senza alcuna cura la sintomatologia potesse peggiorare..... io ora ho solo qualche chiazza rossa (a volte quasi impercettibile) e senza alcuna ulcerazione, sulla rete si vedono delle foto impressionanti, il timore da "ignorante" quale sono mi è venuto spontaneo.

Mi sento veramente uno "sfigato", utilizzo sempre precauzioni nei rapporti penetrativi, ma evidentemente non è bastato! Non le nascondo che la diagnosi mi ha un po' stravolto....e provo anche un po' di vergogna!!

Per la contagiosità.... mi è stato assicurato che posso contaggiare solo con rapporti sessuali, dai quali ovviamente mi sto astenendo. Le strette di mano non dovrebbero essere contaggiose, ma istintivamente sto cercando di limitare anche quelle.

cordialmente.




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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 310 139
Confermo che i fluidi contaminanti sono quelli genitali e ovviamente il sangue.
per cui basterà fare attenzione ai rapporti sessuali, principalmente.
Non abbia vergogna, la malattia è diffusa e , per fortuna , non siamo più ai tempi della inquisizione in cui si pensava che fosse una punizione divina per il libertinaggio!
Ben curata, con le iniezioni di cui sopra, guarirà!
Cordialità
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Utente
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Grazie
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Utente
Caro dottore,

i risultati degli esami degli anticorpi hanno poi confermato l'infezione in corso (valori IgM 10,20 e IgG 6,90).

Oggi, dope 3 giorni di deltacortene (per evitare reazioni), ho fatto la prima iniezione di Benzilpenicellina da 1200000 UI. la terapia del mio dermatologo ne prevede 10 a giorni alterni (il farmaco - peraltro carissimo circa 24ero a iniezione - è quasi introvabile, ho dovuto fare i salti mortali per reperirne 10 in farmacia, e non da ultimo è anche molto doloroso).

Il mio medico curante, che fino ad oggi era all'oscuro di tutto, dice che se mi fossi rivolto a lui anzichè al dermatologo avrei potuto prendere altri farmaci...tipo cefalosporine (o qualcosa del genere). In ogni caso, mi ha consigliato di continuare ad assumere, almeno per qualche giorno ancora, anche il deltacortene.

A questo punto, avendo già acquistato la Benzilpenicillina, anche se dolorosissime, ho deciso di continuare la terapia con queste iniezioni. Quello che mi chiedo, però, è se le 10 iniezioni in 20 gg non siano eccessive. Nei vari siti leggo che sarebbe sufficiente una sola iniezione da 2400000 UI, eventualmente ripetuta per 3 settimane.
In pratica, mi chiedo se la terapia di 10 iniezioni da 1200000 sia adeguata e se anche per Lei sarebbe opportuno continuare ad assume cortisone.

La ringrazio sin d'ora per un Suo parere al riguardo.

cordialmente


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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 310 139
Gent.le pz
la terapia cortisonica viene correttamente effettuata in quei modi e tempi per evitare la reazione di Jarish-Herxheimer che avverrebbe per la improvvisa lisi massiva di spirochete, dandole febbre , mialgie , forte malessere generale, etc .
Confermo che l'antibiotico di riferimento è la penicillina , e nello specifico la benzil penicillina , che , pur essendo dolorosa, cristallina, e costosa (inspiegabilmente costosa;e non si sa perchè!) ha un tempo di rilascio dal sito di iniezione , proprio per il lento rilascio legato alla struttura cristallina, che fa sì che vi siano alti e costanti livelli nel sangue, utili a colpire le spirochete in accordo ai tempi replicativi propri del microorganismo.
Ovviamente si capisce come la cefolosporina abbia poco senso , con tutto il rispetto per la buona volontà del suo curante, perchè di seconda-terza scelta .
Infatti la sensibilità del treponema è massima a tutt'oggi alla vecchia penicillina,. Inoltre la somministrazione di un farmaco pur attivo , ma che per ottenere la copertura simile alla benzatil penicillina deve essere dato a piene dosi per la scarsa emivita, e per periodi prolungati la rende difficile da proporre.
E senza alcun vantaggio.
Devo comunque dire che la frequenza delle punture è altissima , con dosaggi ematici quindi elevatissimi.
Io di solito propongo , a quello stadio 2.400.000 alla sett per 3 sett, ma sicuramente il collega avrà avuto buone ragioni per "alzare il tiro".
Di sicuro così comunque guarirà :-)
cordialità
[#7]
dopo
Utente
Utente
2 anni fa ho avuto un'infezione da sifilide, curata con 10 iniezioni di benzil penicellina a giorni alterni, come da conversazioni precedenti.
In questi giorni ho avuto nuovamente chiazze rosse sul glande, esattamente come 2 anni fa. Contrariamente alla volta scorsa non sono, però, comparse nella zona plantare e nei palmi delle mani, né ho rilevato veloce perdita di peso.
Il mio medico curante, nel dubbio di sifilide, mi ha prescritto azitromicina (1 g al giorno per tre giorni), previo accertamento clinico (prelievo fatto prima dell'inizio cura zitromax).
TPHA: negativo,
VDRL: negativa,

Un po' "terrorizzato" all'idea di essermi ripreso la sifilide, di mia iniziativa, ho fatto visita venereologica allo Spallanzani di Roma. Il medico mi dice che lo zitromax va bene, ma in caso di esito positivo sarebbe stato necessaria comunque la penicillina e mi prescrive altri accertamenti:

AB per sifilide RPR: <1:2 negativo,
Treponema Ig totali: 4,00 positivo,
HIV 1-2 Ab/Ag: negativo
HCV Ab: negativo

Nel frattempo le chiazze rosse sul glande vanno e vengono, nel senso che non sono sempre presenti, a volte sembra guarito a volte si ripresentano. Premetto che tengo molto all'igiene e quindi non è un problema di pulizia.

Premetto che non sono un ipocondriaco, ma ste chiazze rosso sono un po' imbarazzanti. Che tipo di ulteriori accertamenti potrei fare? Grazie
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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 310 139
Gent.le pz
mi consenta di glissare sul fatto di poter dare una terapia con un atb macrolide in tal maniera e con tale motivazione.Non commento. Gli esami confermano comunque uno statodi guarigione , quindi , verosimilmente , la causa di tale manifestazione è da imputarsi a cause diverse dalla lue.
La visita dermovenereologica dovrebbe dare l'indicazione diagnostica e terapeutica.
cordialità
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dr Griselli,

Lei è sempre tempestivo e rassicurante.
Anche io, nella mia ignoranza medica, mi ero chiesto perché assumere antibiotico (ed in quella dose) senza avere avuto i risultati degli accertamenti clinici, ma devo riconoscere che non ero abbastanza lucido. In ogni caso mi sto trasferendo dall'altra parte di Roma e quindi cambierò presto medico curante!!

La settimana prossima farò una nuova visita dermatologica all'ospedale Spallanzani.
Il fatto che la Lue, l'hiv e l'hcv siano risultati negativi mi ha tranquillizzato un po', ma sono comunque preoccupato. spero di uscirne presto!!

Grazie di nuovo.

Un cordiale saluto e buon lavoro
[#10]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
alla fine del 2011 ho avuto un infezione di sifilide, curata con 10 terribili iniezioni di Benzilpenicellina da 1200000 UI. e risultata poi negativizzata. Tuttavia, è sempre rimasta una piccola macchia rossa lucida (diametro di 3/4 mm) sul glande. A volte sparisce, sembra guarito, poi si ripresenta dopo qualche giorno e poi sparisce di nuovo. Accertato che la sifilide è negativizzata, devo dire che (sicuramente sbagliando) - ho un po' trascurato la cosa!!

Un mese fa però mi sono venute delle bolle (chiazze rosse) sulle caviglie e stinco. Le macchie erano identiche a quelle avute nel 2011, seppure localizzate solo sullo stinco/caviglie e non sulle zone plantari/palmari, quindi, "terrorizzato" che si trattasse di nuovo di sifilide ho fatto una visita dermatologica all'IDI. La dottoressa che mi ha visitato, molto frettolosamente (e quasi scocciata), mi ha diagnosticato un eczema. La cura: una pomata cortisonica e una crema idratante.

Ho quasi supplicato per la prescrizione degli esami della sifilide (li riteneva inutili). Gli accertamenti sono fortunatamente risultati negativi (risultano solo gli anticorpi - la Ig Totali presenti ) tutto il resto è negativo. Ho rifatto anche il test Hiv, che risulta anch'esso negativo.

A questo punto, accertato nuovamente che non si tratta di sifilide, ho preso comunque un appuntamento per una visita dermatologica privata; appuntamento per fine mese.
Nel frattempo, però, in automedicazione sto mettendo sul glande una pomata (Nerisona al 0,3%), che sembra l'unica cosa che faccia regredire subito la macchia rossa (avevo provato con il pevaril, pensando potesse essere un fungo, ma la situazione sembra peggiorare e l'ho sospeso subito). In conclusione, mi chiedo se sia rischioso tale prodotto sul glande?

Ringrazio anticipatamente chiunque dei consulenti voglia rispondermi.

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