Piastrinosi mutazione jak. 2
[#1]
Gentile signora, la positività della mutazione JAK2 associata a una persistente, anche se non particolarmente elevata, piastrinosi fa propendere per una diagnosi di sindrome mieloproliferativa cronica e nella fattispece di trombocitemia essenziale. Naturalmente la diagnosi di certezza andrà posta, come giustamente le è stato consigliato, dopo l'esecuzione della biopsia ossea con aspirato midollare. E' poi importante conoscere anche il valore degli altri elementi dell'emocromo.
In ogni caso, se sarà stata posta la diagnosi definitiva di trombocitemia essenziale, si ricordi che si tratta di una malattia cronica, ma che viene trattata solo in particolari situazioni.
Infatti i suoi valori di piastrine ( 488000/mm3) non dovrebbero richiedere, per ora, un trattamento specifico: sarà sufficiente assumere quotidianamente un antiaggregante ( es. cardioaspirin o simili). Naturalmente fondamentale sarà anche la valutazione della sua storia clinica. Infatti il rischio che presenta il paziente affetto da trombocitemia essenziale è soprattutto quello di sviluppare trombi o emboli: tale rischio per valori di piastrine al di sotto del milione è ben controllato ( se non sussitono altri fattori di rischio trombogeni)dall'uso del solo antiaggregante. Per valori superiori al milione si fa invece ricorso a farmaci che riducono il numero di piastrine: oggi ne esistono di diversi tipi e anche ben tollerati.
Si affidi quindi con fiducia allo specialista ematologo che la seguirà per questa patologia e che la saprà consigliare al meglio sia per quanto riguarda il monitoraggio sia sulla scelta della terapia.
Infine ricordi che potrà condurre una vita assolutamente normale purchè osservi le raccomandazioni e i consigli del suo curante.
Cordiali saluti.
In ogni caso, se sarà stata posta la diagnosi definitiva di trombocitemia essenziale, si ricordi che si tratta di una malattia cronica, ma che viene trattata solo in particolari situazioni.
Infatti i suoi valori di piastrine ( 488000/mm3) non dovrebbero richiedere, per ora, un trattamento specifico: sarà sufficiente assumere quotidianamente un antiaggregante ( es. cardioaspirin o simili). Naturalmente fondamentale sarà anche la valutazione della sua storia clinica. Infatti il rischio che presenta il paziente affetto da trombocitemia essenziale è soprattutto quello di sviluppare trombi o emboli: tale rischio per valori di piastrine al di sotto del milione è ben controllato ( se non sussitono altri fattori di rischio trombogeni)dall'uso del solo antiaggregante. Per valori superiori al milione si fa invece ricorso a farmaci che riducono il numero di piastrine: oggi ne esistono di diversi tipi e anche ben tollerati.
Si affidi quindi con fiducia allo specialista ematologo che la seguirà per questa patologia e che la saprà consigliare al meglio sia per quanto riguarda il monitoraggio sia sulla scelta della terapia.
Infine ricordi che potrà condurre una vita assolutamente normale purchè osservi le raccomandazioni e i consigli del suo curante.
Cordiali saluti.
Dr. Gian Luca Michelis
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.8k visite dal 20/10/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.