Livelli di testosterone e parere del mio andrologo

Gentili medici

A causa di un grave deficit erettile, sotto controllo andrologico sto effettuando numerose valutazioni cliniche che finora non hanno svelato grosse problematiche eccetto una significativa ipertensione arteriosa e una lieve fuga venosa al colordoppler.

Secondo il mio andrologo un livello di Testosterone libero RIA di 9.4 pg/ml [valore di riferimento 5.6 - 40.0] non è molto alto per la mia età e considererebbe più ottimale un valore di 15 che 9.
Tuttavia secondo lui non è un dato significante e potrebbe essere così per un eccessivo legame con le proteine considerando che il testosterone totale è proporzionalmente più alto.
Mi ha consigliato di fare attività fisica che favorirebbe la secrezione del testosterone.

Secondo voi ha ragione ed è davvero attendibile il dosaggio RIA del testosterone libero?
Ho contattato il laboratorio e mi hanno riferito che la metodica è il RIA.

Grazie in anticipo!
Saluti e Buona Pasqua
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile utente, premesso che la Sua testosteronemia è da considerare nella norma (valori più elevati sono possibili ma appartemgono alla età adolescenziale o alla prima giovinezza), il dosaggio RIA è attendibile. Il problema della valutazione del dato di laboratorio relativamente al testosterone comunque esiste. Vi sono problemi di attendibilità dovuti al complesso scambio di molecole con le proteine ematiche, per questo i valori vanno letti "cum grano salis", interpretandoli alla luce del quadro clinico reale del singolo paziente. In un contesto siffatto, i valori di testosteronemia totale e libera risultano utilmente attendibili. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Vorrei un' altro parere:
Da molto (moltissimo) tempo ho erezioni sempre deboli.
Riesco molto rapidamente ad eccitarmi e ad osservare un rigonfiamento del pene anche con soli stimoli visivi ed immaginativi, ma ottengo una rigidità quasi sufficiente per un rapporto solo con la stimolazione dell' organo (rapporto stesso).
Il mio andrologo ha timore che se non riesco mai ad avere ottime erezioni i corpi cavernosi vanno in ipossia.
Spesso la tumescenza non è sufficiente neppure per eiaculare, ma quanto ad eiaculazioni sforzandomi ne posso avere anche tre in un giorno, seppure ho il timore di non poterci riuscire più.
Il problema è la rigidità che non raggiunge mai il massimo anche dopo giorni di astinenza e neppure nelle erezioni notturne che ultimamente sembrano inferiori a quelle provocate.
Tuttavia solo molto raramente riesco ad avere erezioni rigidissime e allora una volta eiaculato il pene rimane rigido a quel modo per minuti, mentre altrimenti il calo di volume è rapido nelle altre volte che non ho erezioni valide.

Vorrei proprio sapere se l' avere di tanto in tanto (due volte l' anno!) ottimissime erezioni nell' atto sessuale ha un significato positivo sulla salute dell' apparato sessuale?

Poi vorrei sapere da cosa dipendono le abbondanti calcificazioni dei corpi amilacei all' ecografia della prostata?

Grazie
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Cominciamo dalla fine: le calcificazioni all'interno della prostata sono un reperto di frequente riscontro di non particolare rilevanza clinica. Spesso vengono interpretati come esiti di infiammazione, ma si trovano anche in uomini che non hanno mai avuto sintomi in tal senso.
Le erezioni fisiologicamente presenti sono comunque una occasione di ossigenazione dei corpi cavernosi anche quando non sono super rigide, quindi non condivido il rischio di ipossia del tessuto erettile (non è chiaro se espresso dal Suo andrologo o piuttosto paventato da Lei).

Nel complesso, considerando lo "storico" dei suoi contributi al forum, Lei sembra un individuo dotato di una personalità alquanto ansiosa e con tendenza all'ipocondria.
Credo che i Suoi frustranti problemi erettili vadano interpretati in tale senso. Ancora cordiali saluti

[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dottor Enrico Conti

Posso capire che sono una persona tendenzialmente ansiosa, ma non ho mai riferito il timore di avere un tumore ad un testicolo o altrimenti al pancreas, come "indice" dell' ipocondria che mi ha ipotizzato.
Se poi il termine di ipocondria si estende oltre il timore di essere malati allora è un' altra cosa.
A me interessa ripristinare la funzionalità erettile, non sapere se ho qualcosa che non posso avere o so già di non avere.

Non ho la possibilità di frequentare ragazze non a pagamento a causa del mio aspetto fisico e del mio carattere poco estroverso che mi impedisce di poter piacere alle donne e da quelle a pagamento proprio non mi va di andarci, quindi l' autoerotismo è l' unico modo di poter sperimentare i miei potenziali sessuali.

Ho aggiunto quanto può essere utile per una diagnosi.

Non vedo però un fattore di depressione se non vado dalle prostitute (come dice il mio andrologo) e se non vado da altre ragazze le cause di questo possono essere non solo psicologiche ma anche fisiche:
ben sapete che alle ragazze di oggi piacciono i ragazzi ben messi anche fisicamente.

Attendo risposta
Distinti Saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile utente, allego una definizione (tra le tante) di ipocondria:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ipocondria

Non so se Lei riconosce nella definizione qualcosa che La può riguardare personalmente.
Sorvolo sull'aspetto fisico, al quale oggi si dà un'importanza spesso maniacale ed eccessiva.
Riguardo alla introversione del carattere, certamente non è fattore che possa aiutare nei rapporti con il prossimo, men che meno con l'altro sesso, ma si tratta di altro argomento che esula dalle competenze di un medico andrologo. Tornando alla funzione erettile, una personalità ansiosa (con o senza ipocondria) unitamente alla osservazione compulsiva della propria erezione può essere un fattore di disturbo dell'erezione stessa, che piaccia o no. A mio vedere, il ruolo dell'andrologo in questi casi dovrebbe essere quello di consigliare (anche) un approccio psicologico a supporto della Sua complessa situazione. Ancora cordiali saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dottor Enrico Conti

Con la mia osservazione al fatto di essere stato da Lei giudicato tendente all' ipocondria non la volevo offendere, credo e spero che non se le sia presa a male.

Non sono ansioso, ma bensì molto irritabile e ho il sonno disturbato: l' ansia spesso ha una sensazione un pò diversa, da un lato temo che un eccessivo tono del simpatico (insonnia, tensione nervosa) possa disturbare il sistema parasimpatico che dovrebbe predominare l' erezione a causa della troppa adrenalina.
Questo è solo una mia opinione da paziente (che non può fare diagnosi), a seguito delle informazioni ricavate su internet.
Tuttavia soffro anche di ipertensione arteriosa che secondo il mio andrologo potrebbe essere responsabile di questo quadro.

Le auguro un buon weekend
Ancora grazie e
Cordiali Saluti
[#7]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Non me la sono presa affatto, non abbia dubbi in merito. L'elemento ipertensione arteriosa può giocare un ruolo nella Sua situazione. Meriterebbe forse un approfondimento specifico. Ancora cordialità
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie

Senta, il mio andrologo mi disse che gli androgeni, testosterone compreso diminuiscono nel periodo invernale, l'ha sparata oppure è vero?

Cordiali Saluti
[#9]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Il Testosterone ha variazioni fisiologiche circadiane (nell'arco delle 24 ore) e stagionali, quindi nessuna affermazione errata. Cordiali saluti
[#10]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
caro lettore,

un carattere introverso, un aspetto fisico ritenuto non particolarmente gardevole, un ambiente di vita che non consente diversi rapporti interpersonali possono creare rilevanti probklemi sessuali che si possono notevolmente accentuare se sono presenti disfunzioni erettili di tipo circolatorio che impediscono l'ottenimento di una buona rigidtà e la possibilità di mantenerla per il tempo necessario per un rapporto sessuale.Spesso si associa uno stato di ansia ed.....il cane si morde la coda...lasciandolo tremendamente solo con il suo problema.
Cerchi di affidarsi ad un andrologo che possa consentirle di avere buone e valide erezioni. Cerchi di avere dei rapporti sessuali soddisfacenti ( non è difficile, i rapporti mercenari sono sempre esistiti anche per problematiche simili alla sua...) e forse troverà il coraggio, determinazione, di trovare, proporsi a qualche donna bella o no che possa accettarla per le sue quailità generali non solo sessuali
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#11]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dottor Diego Pozza


Durante l' erezione ottengo una maggiore rigidità se sto fermo senza muovermi e quindi maneggiandolo solo leggermente il pene, la cui stimolazione aiuta l' erezione, ma non muovendomi con tutto il corpo come durante un rapporto, in questo caso l' erezione svanisce.
Ho inoltre erezioni più valide in posizione supina a pancia in sù, che a pancia in giù come nel rapporto standard.

Secondo Lei tutto questo è connesso con una problematica vascolare?

Il mio andrologo mi ha detto che con il colordoppler non vengono sempre rilevate le anomalie venose, mentre tale esame visualizza bene le arterie.
Inoltre un volume prostatico aumentato come nel mio caso secondo lui incide con l' erezione.


Lei è un medico davvero disponibile e gentile, quindi La ringrazio per la Sua attenzione.
Cordiali Saluti