Trattamento ipertiroidismo subclinici con 131 i
Due anni fa mi è stato riscontrato casualmente un ipertiroidismo subclinico così definito:
Sintomi: Ipersudorazione, ansia, nervosismo, confusione m., tremori, intolleranza al caldo
ANALISI S.: TSH: 0,022 mUl/ml (0,4-4); fT3: 4 pg/ml (1,8-4,2); fT4: 1,10 ng/ml(0,8-1,9). TPOAb: 12,3 UI/mI (>35); HTGAb: >20 UI/mI (>40) Calcitonina: 5,7 pg/ml (>10).
ECOGRAFIA: lobo dx A-P=26 nodulo 35 mm aree anecogene d.=14 di aspetto coloidocistico, apprezzabili alcune calcificazioni; lobo sx A-P=19 nodulo 10 mm aree tenuemente ipoecogena nodo preminente morbido, PAO 149/95.
Inviato dal medico nucleare, trattato per un mese con Tapazole 1 cp 5 mg/g e 1/2 cp per un altro mese,
i valori passano a: TSH: 0,448 mUl/ml (0,35-3,6); fT3: 5,1 pg/ml (2,6-4,9); fT4: 9,7 pg/ml (6,6-15,5)
SCINTIGRAFIA: quadro scintigrafico compatibile con nodulo funzionalmente autonomo del lobo tiroideo destro, quasi completamente inibente il restante parenchima ghiandolare.
Radiofarmaco somministrato: 131 I-Na (2MBq)
Curva di captazione: dopo 1h 11,50% (5,1-11,9; dopo 24 ore 40,9% (25,5-42,5); dopo 168 ore: 34,8%.
ho deciso di rinviare la terapia.
A settembre 2008 esame siero: TSH: 0,033 mUl/ml; fT3: 3,9 pg/ml; fT4: 9,0 pg/ml (campi come ultimo sopra)
un altro endocrinologo conferma l'indicazione al trattamento 131I.
Sono ancora perplesso dal momento che praticamente tutti gli studi, anche quelli favorevoli ad un trattamento precoce, nel concludere riportano frasi del tipo:"L'opportunità di intraprendere un trattamento specifico per l'ipertiroidismo subclinico è ancora dibattuta ed al momento non esistono studi clinici "randomizzati" per stabilire la reale necessità ed efficacia di tale terapia".
La cosa mi sconcerta: non solo è dibattuta l'opportunità di un trattamento dell'I.S. ma anche la sua efficacia (a meno che il riferimento sia esclusivamente agli antitiroidei), oppure per ipertiroidismo subclinico intendono esclusivamente quello completamente asintomatico nonostante la definizione che viene sempre data è di TSH soppresso e fT3, fT4 nella norma?
Se nel mio caso, come sembra, si tratta di un adenoma (quindi neoplasia benigna e non iperplasia) l'intervento preferibile e meno rischioso e la lobectomia o è addirittura possibile e indicata l'asportazione del chirurgica del solo nodulo?
Quello che temo di più del trattamento con 131 I è la possibilità, anche solo potenziale, di incrementare il rischio di cancro ad organi come vescica, intestino tenue e stomaco (ho avuto per 30 anni l'ulcera duodenale da helicobacter pylori).
Il valore di TSH cresciuto a 0,448 dopo trattamento di un solo mese con Tapazole 1 cp 5 mg/g e 1/2 cp per un altro mese, non è anomalo? (il TSH non dovrebbe dare risposte per 2-3 mesi almeno), può suggerire tentativo di terapia medica (tapazole)?
Grazie per i consigli.
Sintomi: Ipersudorazione, ansia, nervosismo, confusione m., tremori, intolleranza al caldo
ANALISI S.: TSH: 0,022 mUl/ml (0,4-4); fT3: 4 pg/ml (1,8-4,2); fT4: 1,10 ng/ml(0,8-1,9). TPOAb: 12,3 UI/mI (>35); HTGAb: >20 UI/mI (>40) Calcitonina: 5,7 pg/ml (>10).
ECOGRAFIA: lobo dx A-P=26 nodulo 35 mm aree anecogene d.=14 di aspetto coloidocistico, apprezzabili alcune calcificazioni; lobo sx A-P=19 nodulo 10 mm aree tenuemente ipoecogena nodo preminente morbido, PAO 149/95.
Inviato dal medico nucleare, trattato per un mese con Tapazole 1 cp 5 mg/g e 1/2 cp per un altro mese,
i valori passano a: TSH: 0,448 mUl/ml (0,35-3,6); fT3: 5,1 pg/ml (2,6-4,9); fT4: 9,7 pg/ml (6,6-15,5)
SCINTIGRAFIA: quadro scintigrafico compatibile con nodulo funzionalmente autonomo del lobo tiroideo destro, quasi completamente inibente il restante parenchima ghiandolare.
Radiofarmaco somministrato: 131 I-Na (2MBq)
Curva di captazione: dopo 1h 11,50% (5,1-11,9; dopo 24 ore 40,9% (25,5-42,5); dopo 168 ore: 34,8%.
ho deciso di rinviare la terapia.
A settembre 2008 esame siero: TSH: 0,033 mUl/ml; fT3: 3,9 pg/ml; fT4: 9,0 pg/ml (campi come ultimo sopra)
un altro endocrinologo conferma l'indicazione al trattamento 131I.
Sono ancora perplesso dal momento che praticamente tutti gli studi, anche quelli favorevoli ad un trattamento precoce, nel concludere riportano frasi del tipo:"L'opportunità di intraprendere un trattamento specifico per l'ipertiroidismo subclinico è ancora dibattuta ed al momento non esistono studi clinici "randomizzati" per stabilire la reale necessità ed efficacia di tale terapia".
La cosa mi sconcerta: non solo è dibattuta l'opportunità di un trattamento dell'I.S. ma anche la sua efficacia (a meno che il riferimento sia esclusivamente agli antitiroidei), oppure per ipertiroidismo subclinico intendono esclusivamente quello completamente asintomatico nonostante la definizione che viene sempre data è di TSH soppresso e fT3, fT4 nella norma?
Se nel mio caso, come sembra, si tratta di un adenoma (quindi neoplasia benigna e non iperplasia) l'intervento preferibile e meno rischioso e la lobectomia o è addirittura possibile e indicata l'asportazione del chirurgica del solo nodulo?
Quello che temo di più del trattamento con 131 I è la possibilità, anche solo potenziale, di incrementare il rischio di cancro ad organi come vescica, intestino tenue e stomaco (ho avuto per 30 anni l'ulcera duodenale da helicobacter pylori).
Il valore di TSH cresciuto a 0,448 dopo trattamento di un solo mese con Tapazole 1 cp 5 mg/g e 1/2 cp per un altro mese, non è anomalo? (il TSH non dovrebbe dare risposte per 2-3 mesi almeno), può suggerire tentativo di terapia medica (tapazole)?
Grazie per i consigli.
[#1]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Se i sintomi riferiti (Ipersudorazione, ansia, nervosismo, confusione m., tremori, intolleranza al caldo) erano i suoi, il suo ipertiroidismo non puo' proprio dirsi "subclinico" (= asintomatico), ma e' un ipertiroidismo franco e classico. Semmai esso e' "subanalitico", in quanto gli ormoni T3 e T4 sono normali e per capire come va si deve guardare indirettamente il TSH.
La risposta rapida al Tapazole (che blocca la sintesi di nuovi ormoni, ma non ostacola gli ormoni gia' sintetizzati e stoccati nella colloide) indica che lei non aveva grossi depositi accumulati, quindi che l'ipertiroidismo era di recente insorgenza.
Fin qui rispondo come "interprete" dei valori di ormoni tiroidei. Da non specialista aggiungo:
Il tapazole e' puramente sintomatico (blocca una via metabolica) ma non credo sia in grado di fermare l'iperplasia, a differenza dello iodio. L'alternativa alla terapia medica con l'isotopo, i cui vantaggi sono di concentrarsi e danneggiare le cellule sregolate proprio la' dove e' in corso l'iperplasia, resta l'asportazione chirurgica.
La risposta rapida al Tapazole (che blocca la sintesi di nuovi ormoni, ma non ostacola gli ormoni gia' sintetizzati e stoccati nella colloide) indica che lei non aveva grossi depositi accumulati, quindi che l'ipertiroidismo era di recente insorgenza.
Fin qui rispondo come "interprete" dei valori di ormoni tiroidei. Da non specialista aggiungo:
Il tapazole e' puramente sintomatico (blocca una via metabolica) ma non credo sia in grado di fermare l'iperplasia, a differenza dello iodio. L'alternativa alla terapia medica con l'isotopo, i cui vantaggi sono di concentrarsi e danneggiare le cellule sregolate proprio la' dove e' in corso l'iperplasia, resta l'asportazione chirurgica.
[#2]
Le indicazioni ad una iodoterapia nel suo caso sembrano esserci, anche se il nodulo sembra essere abbastanza grosso, e in tal senso e' importante il parere del medico nucleare. In alternativa va valutato l'intervento chirurgico. Lasciare le cose cosi' come stanno puo' anche essere una soluzione ma non la piu' indicata, considerata la sua eta' e i possibili effetti dell'ipertiroidismo sul cuore, potendo innescare anche delle aritmie, per non parlare della demineralizzazione ossea, consiglierei una soluzione definitiva al problema.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 33k visite dal 22/09/2008.
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