Eutirox troppo alto?

Buongiorno, sono una donna di 41 anni e il 20 settembre ho subito una tiroidectomia completa per l'eliminazione di noduli di cui uno rivelatosi un carcinoma papillare.
Da quel momento fino inizio febbraio ho assunto Eutirox 175 mg e non ho avuto problemi, al controllo di febbraio l'endocrinologo mi ha dato dosaggio alternato un giorno 150, un giorno 175 e inoltre prendo 6 gocce al giorno di didrogyl in quanto ho una forte carenza di vitamina D, fino a qualche giorno fa era tutto ok, ma adesso sono un paio di giorni che ha tratti nella giornata si manifestano sintomi come fiato corto, un senso di costrizione al petto e avvolte durante la giornata il battito cardiaco arriva a 90 battiti (ma pressione nella norma) e la mattina un paio d'ore dopo aver assunto eutirox mi prende un forte senso di agitazione e una specie di tremore interno e la mancanza di fiato è molto più accentuata.

So che un dosaggio troppo elevato può dare questi sintomi quindi ho contattato l'endocrinologo chiedendo sé poteva abbassarmi il dosaggio e giustamente mi ha detto che prima devo fare le analisi, ho in programma di farle lunedì quello che chiedo è sé posso aspettare lunedì e in più i tempi del referto in quanto magari potrebbe essere altro.

Ps: sono riuscita a fare le analisi e il risultato è:
Tsh 0, 006 micru/ml
Ft4 1, 30 Pg/ml
Ft3 3, 72 Pg/ml
Htg tireoglobulina umana < 0, 01 ng/ml
A. A tiroide (tireoglobulina) < 0, 10 U/ml

Calcio sierico 2, 32 mmoli/l
Fosforo sierico 1, 38 mmoli/l
Vitamina D totale 27, 83 ng/ml

Vi ringrazio anticipatamente per la risposta e per tutto quello che fate specie in un momento come questo e mi scuso per il disturbo.
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Prof. Alfonso Bellia Endocrinologo, Diabetologo 122 6 26
Gentile paziente,
nei pazienti sottoposti ad una tiroidectomia totale, con diagnosi di carcinoma, il dosaggio della successiva terapia con tiroxina deve essere valutato attentamente caso per caso. In linea di massima, la terapia a dosi soppressive (mantenendo cioè un TSH prossimo a zero) è indicata nei pazienti in cui c'è un certo rischio di ripresa della malattia, tenendo in considerazione i possibili effetti collaterali della terapia, soprattutto in presenza di altre patologie.
Non è da escludere che i suoi sintomi possano essere dovuti all'aumento del dosaggio, ma soltanto il suo Endocrinologo curante può valutare, alla luce del quadro clinico complessivo (ad esempio referto istologico, andamento del follow-up, precedente terapia radiometabolica, ecc.), se questo dosaggio sia corretto o possa essere ridotto.
Spero si esserle stato utile.
Cordiali saluti

Prof. Alfonso Bellia

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