Glicoproteina-p

Alcune terapie (per esempio chemioterapie) in alcuni pazienti sono
inefficaci perché in questi pazienti, probabilmente per determinazione
genetica, vi è una "sovraespressione" di glicoproteina p e di proteina
multifarmacoresistente che trasportano il farmaco fuori dalla cellula
dove si vorrebbe che esplicasse il suo effetto. La cosa è importante anche in alcune terapie neurologiche ad esempio per l'epilessia.
Queste proteine si possono inibire ma i relativi farmaci non sono
banali per cui si dovrebbe innanzitutto sapere se effettivamente vi è
questa sovraespressione.
Come si fa a saperlo?
E poi, una volta acquisito questo elemento, la soluzione sembra teoricamente facile: si somministra il farmaco + l'inibitore della glicoproteina p. Si segue effettivamente questa starda nella pratica medica?
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 8.1k 427
La glicoproteina- P è una Fosfoglicoproteina di surperfice che funziona come una Pompa di efflusso multifarmaci energia-dipendente, è stata trovata nell’intestino, rene, fegato, cervello, testicoli, placenta, surrenali la sua funzione: riduce ASSORBIMENTO Gastrointestinale,
riduce la DISTRIBUZIONE ed aumenta l’ ELIMINAZIONE dei farmaci.fra i farmaci substrato si possono ricordare
Digossina
Chinidina
Ciclosporina
Inibitori proteasi HIV-1
Molti antitumorali
Alcuni antistaminici
I farmaci che interferiscono con la Glic P alterano il destino del farmaco ma teniamo presente che non è l’unica forma di eliminazione del farmaco in quanto è coinvolto molto spesso nel metabolismoil sistema dei citocromi;pertanto ,per rispondere alla sua domanda,non è semplice limitare l’eliminazione di un farmaco coinvolgendo sola la Glic P soprattutto se si tiene conto delle variabilità individuali

Tommaso Vannucchi

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Grazie della risposta.
Niente è facile nella vita.
Però se uno ha un tumore maligno o epilessia farmacoresistente invalidante io farei così.
1. Prima vedrei se c'è questa "sovraespressione" (cioè eccesso) Glic P.
2. In caso affermativo proverei a somministrare gli inibitori della Glic P insieme al farmaco, vedendo cosa succede. Mi risulta che si usa il biricodar, che non è proprio un farmaco semplice da usare.
Però in questi soggetti, facendo un calcolo costi/benefici, penso proprio che un tentativo si possa fare.
Anzi direi che è inutile dare quei farmaci ad un soggetto che abbia questa sovraespressione di Glic P se prima non la si elimina. Sarebbe come tentare di riempire d'acqua un secchio bucato.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 8.1k 427
la farmacocinetica dei farmaci non è sempre facile da gestire per una miriade di motivi,comunque quello che accennava lei,ossia capire perchè in certi individui la terapia funziona e in altri no oppure valutare le differenze farmacocinetiche nei diversi soggetti, è uno dei motivi di punta nello studio della farmacogenetica
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Ok, grazie. Almeno alla mia prima domanda si può dare una risposta certa? Come si fa a sapere se questa proteina in un certo soggetto, è "sovraespressa"? Perchè, in caso sia nella norma, neppure si può pensare a questa strada terapeutica.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 8.1k 427
al momento non è possibile dare queste risposte speriamolo in un futuro breve!
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