Calcolprotectina fecale molto alta

Buongiorno,

Vi scrivo in merito a dei problemi che mi affliggono da circa 2 mesi.
Premetto che tutto è iniziato a seguito di un forte stress correlato ad uno stato d'ansia sfociato in attacchi di panico.
Sono un soggetto molto ansioso e in corrispondenza a questa forte ansia ho cominciato ad avere gonfiore addominale, accompagnato da un dolore lombare e un calo ponderale di circa 4 KG.


Il medico di base ha associato i sintomi sopra descritti al colon irritabile.
Ho assunto Colon Life per circa un mese abbinate a Debridat 150mg, che tuttavia non hanno portato grossi benefici.


Ho 25 anni, in buona salute, oltre ai sintomi descritti sopra ho episodi di diarrea (ma si tratta comunque di una due evacuazioni giornalieri) alternati a stipsi.
In particolare nodo che i dolori lombari si presentano in corrispondenza dell'evacuazione o comunque anticipano il sintomo.


Nelle ultime settimane ho smesso di dare peso ai sintomi (non particolarmente invalidanti) e anche l'ansia è migliorata.
Tuttavia a seguito delle analisi prescritte dal medico di base (i valori tutti nella norma, tranne uno), l'ansia è tornata: la Calcolrotectina fecale è molto alta 907... questo valore così elevato mi preoccupa molto.
Il medico di base mi ha prescritto una colonscopia, a sua detta unica soluzione per capire le cause di quel valore.


Ho il terrore a fare la colonscopia, oltre a temere l'eventuale risultato, inutile dire che tutti i sintomi sembrano accentuati post risconto analisi.


Oltre alle malattie infiammatorie croniche intestinali cos'altro può causare l'aumento della Calcolrotectina?
Escluderei problemi causati dall'ansia considerando quel valore elevato che non dovrebbe subire variazioni in caso di colon irritabile, o sbaglio?


Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
La calprotectina fecale è un indice di infiammazione aspecifico della mucosa dell'apparato gastroenterico. Non permette di fare diagnosi, ma indirizza verso un approfondimento con esami strumentali se confermato.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.