Colon irritabile e reflusso: come barcamenarsi?

Ringraziandovi anticipatamente,mi accingo a raccontarvi in breve il mio problema.
Sono un ragazzo di 22 anni, e all'età di 17 ho avuto dei problemi di improvviso dimagrimento e diarrea cronica che fecero pensare ad un Chron poi scongiurato e identificato come colon irritabile, che nel seguito ho avuto modo di imparare a gestire.
Ai primi di luglio, ho iniziato ad avvertire una tosse cronica che non é passata neanche a seguito di cura antibiotica con Ketek (che ha fatto scomparire il catarro); una visita dall'otorino, che ha rilevato infiammazione a faringe e corde vocali,ha messo in rilievo la possibilità che essa fosse dovuta a un reflusso.
Ho iniziato pertanto la cura canonica con gli inibitori di pompa (Lansoprazolo).
La tosse,concentratasi in episodi post-pasti per un'oretta, non accennava ad andarsene ma ho iniziato ad avere problemi di diarrea sempre più insistenti.
Ciò mi ha spinto, a distanza di molti anni dall'ultimo consulto, a tornare dal mio gastroenterologo, il quale mi ha cambiato inibitore consigliandomi il Nexium (più efficace e con meno effetti collaterali).
Dopo una settimana però, costellata di episodi di forti dolori addominali (a sinistra) e continue coliche ed episodi di diarrea continua, culminati con un episodio di tracce di sangue (oltre al muco), volendo stare tranquillo in vacanza, lo ho sospeso.
In vacanza (tutto il mese di agosto) non ho assunto nulla ma ho iniziato ad avere un fastidio/doloretto fisso allo sterno, e ancora tosse e sensazione di "raschietto" e necessità di schiarire la voce, soprattutto a stomaco pieno o stomaco vuoto.
Inoltre, ho iniziato anche ad avvertire rigurgiti acidi, sapore acido/metallico in bocca, e insomma, pur di sacrificare la pancia (che nel mese di agosto era stata benissimo), mi sono convinto della necessità di reintraprendere la cura con gli inibitori.
A una settimana dalla ripresa del Nexium, si sono ripresentati i problemi di dolori e coliche alla pancia, e quindi il mio gastroenterologo mi ha fatto passare a Pantorc diminuendo il dosaggio da 40 a 20 mg.
I sintomi però, dopo un breve miglioramento in conseguenza della ripresa della terapia, sono nuovamente peggiorati con l'insorgere di eruttazioni frequentissime e dolore lampeggiante al petto a sinistra.Allora il provvedimento è stato alzare a 40 mg con Pantorc, ma il dolore al petto ormai era fisso e avevo eruttazioni continue e incapacità di digerire anche a 4-5 ore dal pasto.
Sono stato sottoposto a manometria (nella norma), raggi esofago ("significativo reflusso" ma assenza ernia iatale) e ph-impedenziometria 24h che, nonostante fossi sotto inibitori da 3 settimane, ha rilevato 244 reflussi e 100% corrispondenza tra sintomi da me segnalati ed episodi di reflusso.
Dopo un mese di terapia, anche con Pantorc la situazione con la pancia è divenuta insostenibile (7 scariche die, coliche e forti scombussolamenti e limitazioni)e lo ho dovuto sospendere.Come posso fare?Ora assumo Gaviscon ma ho di nuovo i bruciori di gola e l'acidità.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
La sua situazione appare complessa e verosimilmente i suoi sintomi nascono dalla contemporanea presenza di diversi problemi quali quelli da lei citati. La terapia deve quindi nascere dalla valutazione complessiva fatta possibilmente da uno specialista gasteoenterologo al quale lei si è già correttamente affidato e che valuterà le migliori indicazioni teraputiche. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Salve Dottore e innanzitutto molte grazie per l'attenzione concessami.
In effetti mi sono rivolto allo specialista, ma il problema insormontabile sembra essere questa mia sensibilità intestinale all'assunzione, a maggior ragione prolungata, di medicinali.
Come ha letto dal mio primo messaggio, il tentativo è stato quello di cambiare tipo di inibitore, sperando di trovare uno a cui sarei stato maggiormente tollerante, ma a lungo andare il problema si ripresenta fino ad essere insostenibile ed a costringermi ad interrompere.
Pur essendo alle prese con questi problemi da Luglio non sono riuscito a risolvere nè l'uno ( la pancia ) nè l'altro ( il reflusso ), e sto cercando a fatica di privilegiare a periodi l'uno ed a periodi l'altro, ottenendo, come prevedibile, però risultati sconfortanti su entrambi i fronti.
La mia domanda tendenzialmente è la seguente: in assenza di ernia iatale, spesso correlata al reflusso, quale può essere la sua causa?Come mai, nonostante 40 giorni di inibitori, da me tollerati molto male, i sintomi persistono variando lievemente di forma ma essendo comunque presenti?
Non essendo io medico, non so valutare l'entità di questo reflusso ( a tal proposito se avete la pazienza di leggere potrei riportare i referti dettagliati degli esami sostenuti e menzionati ) e mi chiedo:
dato che la pancia infiammata in quel modo mi rende impossibile le usuali attività e mi crea davvero parecchie limitazioni ( non circoscritte ai singoli episodi ma persistenti lungo l'arco dell'intera giornata quando ormai sono un pò di giorni che sto così ), è pensabile che io tenga il reflusso assumendo solo Gaviscon o Gastrotuss o preparati simili ( che da ciò che ho capito agiscono sull'effetto ma non sulla causa )?
C'è da dire che ho ridotto molto il numero degli alimenti mangiati per evitare quelli che potessero acuire questi problemi di reflusso e ho preso tutti gli accorgimenti del caso solitamente consigliati, come alzare la testata del letto, evitare cibi molto caldi o molto freddi e simili..
La ringrazio ancora molto, a Lei e a chiunque altro decida di rispondermi.
Grazie davvero.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Mi rendo conto di come il caso che Vi ho posto non sia dei più semplici e come sia limitativo se non impossibile parlarne su di un forum virtuale; volevo però chiedervi due cose a se stanti e di più facile risposta:
- potrebbe darsi che anche Gaviscon Advance, a lungo andare e se assunto numerose volte al giorno, dia problemi di irritazione intestinali e diarrea?
- sarebbe secondo Voi opportuno verificare la presenza o meno di Helycobacter Pilori ( già avuto ed a suo tempo eradicato ai tempi del 2002 )?
- qualcuno di questi problemi potrebbe essere ricondotto a quest'ultimo?Oppure esso é del tutto asintomatico e quindi non collegabile a queste problematiche di reflusso e di diarrea?
Grazie mille a quanti avranno la pazienza di rispondermi!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Provo a rispodnere ai suoi quesiti con i limiti che conosciamo della valutazioen a distanza:
- ernia iatale e reflusso non sono necessariamente legati, è possibile avere uno dei due problemi indipendentemente dall' altro
- si, il prodotto che indica puo' dare alterazioni dell' alvo in seso diarroico
- l' eventuale determinazione di hp e la indicazione alla sua eradicazione in un caso come il suo sono controverse ed in genere non si associa tipicamente a reflusso o diarrea.

Se desidera, alcuni articoli nella sezione minforma trattano nei dettagli alcuni dei problemi menzionati. Auguri!
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Innanzitutto mille grazie per l'avermi fornito il Suo prezioso parere.
Il fatto é che, accantonando un attimo il problema della mia sensibilità (che si ripercuote sull'intestino) all'assunzione di medicinali (soprattutto su lunghi periodi), dagli esiti di manometria, raggi e ph-impedenziometria viene segnalato unanimamente un "significativo" reflusso, ma le due valvole sono "a posto".
Possono esserci quindi altre cause?E' questa considerazione che mi portava a pensare a un batterio o qualcosa di simile..E quindi a domandare dell'helycobacter..Considerando il fatto che da luglio sto evitando qualsiasi cibo che possa dare acidità, non mi corico mai a distanza anche di numerose ore dai pasti, dormo con la testata del letto leggermente sollevata, e prendo tutte le accortezze del caso lette sugli utili articoli che anche il sito mette a disposizione.
Infine volevo domandarle, questo problema può esser dato solo dal Gaviscon Advance ( che per altro con mia sorpresa ha un forte aroma di menta!?Non é un pò un piccolo controsenso? ) o anche da tutti gli equivalenti di altre marche?Sono alla caccia di un prodotto che limiti un pò questi sintomi ( soprattutto il fortissimo bruciore nella faringe con intorpidimento fino al palato, che diventa ormai sempre più frequente dopo i pasti ) senza però crearmi eccessivi danni alla pancia ( appurata la mia sensibilità agli inibitori, e ora temo anche al Gaviscon ).
La ringrazio infinitamente per la sua pazienza e disponibilità.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Prego, in effetto se la risposta alla terapia è scarsa è possibile che i sintomi dipendano da altro, ma questo puo' valutarlo solo il collega che la segue personalmente.
La risposta al farmaco puo' essere variabile cosi' come possono esserlo gli effetti colalterali.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Mi scuso ancora per l'ennesimo disturbo, é passato dell'altro tempo durante il quale mi sono attenuto alle direttive ricevute ovvero sospendere gli inibitori che tanti problemi mi causavano alla pancia e tentare di barcamenarmi con del Gaviscon all'occorrenza ( il quale a lungo andare mi ha dato comunque qualche fastidio a livello intestinale ).
Volevo però domandarVi:
essendo ormai passato un altro mese e perdurando i sintomi (a giorni più uno, a giorni più un altro, ma comunque sempre ciclicamente presenti) di eruttazioni, difficoltà di digestione, mal di stomaco, acidità, tosse e faringiti a seguito dei pasti, oltre al dolore nella parte sinistra del petto irradiato fin quasi alla scapola e intermittente; può essere opportuno effettuare una gastroscopia?
Inoltre, potrebbe essere utile, come da qualcuno consigliatomi, tentare con del Maalox per limitare l'acidità ed i fastidi di stomaco?Oppure questo tipo di farmaco non é indicato e non fa al caso mio?Grazie in anticipo!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
In effetti perdurando i sintomi una rivalutazione endoscopica ed eventuali ulteriori accertamenti a giudizio del collega che la segue potrebbero essere indicati.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Salve; ringraziandovi della consueta disponibilità vi allego il referto endoscopico della gastroscopia effettuata:

"Esofago con marcata ipotonia del cardias e mucosa sovracardiale di aspetto diffusamente iperemico.Linea "Z" a 35 centimetri dall'arcata dentaria superiore.Lago gastrico normale.Alla retroversione endogastrica si conferma discinesia cardiale.Fondo con diffusa iperemia "a chiazze".Corpo e antro con le stesse caratteristiche.Piloro ipotonico.Duodeno indenne.
CONCLUSIONI: Esofagite iperemica di grado severo.Gastropatia iperemica severa (in attesa istologia)."

Cosa ne pensate?Probabilmente a ciò é dovuto il dolore di stomaco che lamento insieme al dolore al petto ( quindi sintomi di stomaco ed esofago? ).
Ora: data la mia intolleranza agli inibitori e a lungo andare anche al Gaviscon, c'è qualcosa che posso fare?Come trarre sollievo da questa pesante situazione?Devo preoccuparmi?Prima o poi vedrò dei miglioramenti?Anche solo un parere o un consiglio sarebbe oro per me, perchè purtroppo data l'età non ho la possibilità di cambiare nuovamente medico e continuare a pagare prime visite da specialisti che poi, escluse patologie gravissime, non mi seguano, senza curarsi di tutti questi fastidi che sommati tra loro e perdurando ormai per mesi stanno davvero diventando pesanti per la vita quotidiana e tutto.
Grazie infinite.
[#10]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Salve; ringraziandovi della consueta disponibilità vi allego il referto endoscopico della gastroscopia effettuata:

"Esofago con marcata ipotonia del cardias e mucosa sovracardiale di aspetto diffusamente iperemico.Linea "Z" a 35 centimetri dall'arcata dentaria superiore.Lago gastrico normale.Alla retroversione endogastrica si conferma discinesia cardiale.Fondo con diffusa iperemia "a chiazze".Corpo e antro con le stesse caratteristiche.Piloro ipotonico.Duodeno indenne.
CONCLUSIONI: Esofagite iperemica di grado severo.Gastropatia iperemica severa (in attesa istologia)."

Cosa ne pensate?Probabilmente a ciò é dovuto il dolore di stomaco che lamento insieme al dolore al petto ( quindi sintomi di stomaco ed esofago? ).
Ora: data la mia intolleranza agli inibitori e a lungo andare anche al Gaviscon, c'è qualcosa che posso fare?Come trarre sollievo da questa pesante situazione?Devo preoccuparmi?Prima o poi vedrò dei miglioramenti?Anche solo un parere o un consiglio sarebbe oro per me, perchè purtroppo data l'età non ho la possibilità di cambiare nuovamente medico e continuare a pagare prime visite da specialisti che poi, escluse patologie gravissime, non mi seguano, senza curarsi di tutti questi fastidi che sommati tra loro e perdurando ormai per mesi stanno davvero diventando pesanti per la vita quotidiana e tutto.
Grazie infinite.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Il reperto endoscopico è in effetti comatibile con la sintomatologia.
La terapia deve tenere conto delle 'intolleranze' a farmaci e quindi utilizzare eventualmente farmaci alternativi associati a dieta e norme comportamentali su indicazione del suo medico ed eventualmente rivalutazioni successve in modo da adattare la terapia alla risposta.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Posso disturbarVi per un parere sull'efficacia del Ranidil sul quale sto ricevendo pareri contrastanti?
Potrebbe fare al caso mio non essendo un inibitore di pompa protonica oppure é troppo blando e, come mi é stato riferito, "arretrato" rispetto ad essi?Grazie mille ancora.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Potrebbe essere una buona idea
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Grazie mille davvero.
Colon irritabile

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