, ecografia addominale

Buongiorno, sono un ragazzo di 21 anni e celiaco da 5.
Premetto che la mia dieta è ferrea e sto molto attento, ciò nonostante da circa 3 mesi soffro di dolori addominali talora seguiti da scariche nel basso addome (quasi sempre diarroiche), all'altezza del sigma-colon almeno 2 volte al giorno.
Sono stato da due gastroentereologi di Brescia ho eseguito i seguenti esami: colonoscopia (fino al ileo), ecografia addominale (fegato+reni+intestino+cistifellea+varicocele), esami del sangue,feci (sangue occulto, livello digestivo, parassiti etc), urine per proteine del fegato, radiografia addome.
Tutto negativo, nessun valore fuori scala, solo i globuli bianchi responsabili delle intolleranze (non mi ricordo il nome esatto, eosinofili?), ho fatto quindi il test delle intolleranze alimentari e sono risultato positivo a latte e uova, li ho quindi rimossi dalla mia dieta.
Questo succedeva ormai 1 mese e mezzo fa tuttavia anche se sotto dieta ferrea i disturbi persistono.
I medici mi hanno curato con Buscopan al bisogno prima di eseguire tutti gli esami più rifacol, una volta avuti i referti negativi mi hanno suggerito che il mio dolore sia di tipo ansioso (vi chiedo è possibile?) e mi hanno consigliato di prendere un ansiolitico (xanax) per "provare" a risolvere il problema.
Sono passate due settimane e i disturbi persistono con fare alternante, magari un giorno sto bene, il dr. mi ha detto di continuare con lo xanax per 4 (quattro!!)mesi, non so bene in base a quali calcoli.
Sono un po preoccupato anche per lo stato del mio fegato/reni visto l'uso (abuso?) di medicinali che mi stanno prescrivendo.
Aggiungo in fine che nonostante tutto non ho perso peso e l'appetito non mi manca, lo stomaco per ora sembra ok.
Chiedo a voi quali altri esami potrei fare per capire la fonte di questi miei dolori/spasmi intestinali, lo xanax mi sembra proprio una scusa per temporeggiare visto che di organico per ora non hanno trovato niente.
Dovrei insistere per un ricovero in modo da essere tenuto sotto osservazione?
Grazie.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

esistono dei limiti in relazione ai consulti a distanza, e questi sono in parte dovuti alla impossibilità di visitare il paziente, in parte per il fatto che non possono essere richieste indagini diagnostiche e anche proposte terapie.

i farmaci prescritti a seguito di visite reali possono essere assunti per il periodo a lei consigliato senza che possa preoccuparsi di problematiche epatiche a seguito di questa terapia.

ritengo peraltro superfluo e dannoso non solo per lei un ricovero presso strutture ospedaliere per un problema che può essere affrontato a livello ambulatoriale, ma con costanza e perseveranza.

l'ipotesi psicosomatica potrebbe essere condivisa in base alle eventuali "spine" irritative come per esempio il lavoro, lo sport, la sfera sentimentale o lo studio.

lei ha poi scritto che ci sono stati dei momenti in cui tutto andasse bene e degli altri in cui il problema si è ripresentato: sarebbe opportuno soprattutto per lei concentrarsi e riuscire a capire se possa esserci una relazione con alimenti particolari.

è una strada che deve essere percorsa con molta pazienza.

vedrà che riuscirà a venirne a capo con i il supporto dei medici che ha già preso in considerazione.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dr, è stato gentilissimo.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
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