Colite e gravidanza
Salve,
vorrei dei consigli sugli alimenti che si possono mangiare in gravidanza, dal momento che il nostro ginecologo ci ha detto di consultare un gastroenterologo
Mia moglie è incinta di 9 settimane e vorrei avere dei consigli su quali alimenti preferire; faccio questa domanda perché mia moglie soffre di colite quindi spesso ha dei dolori dovuti a colite.
Quindi vorrei conoscere degli alimenti che si possono mangiare in gravidanza ma nel contempo non aumenta i disturbi dovuti alla colite.
Una curiosità tal proposito si può mangiare carne di bufala ?
Ringrazio anticipatamente per i consigli.
vorrei dei consigli sugli alimenti che si possono mangiare in gravidanza, dal momento che il nostro ginecologo ci ha detto di consultare un gastroenterologo
Mia moglie è incinta di 9 settimane e vorrei avere dei consigli su quali alimenti preferire; faccio questa domanda perché mia moglie soffre di colite quindi spesso ha dei dolori dovuti a colite.
Quindi vorrei conoscere degli alimenti che si possono mangiare in gravidanza ma nel contempo non aumenta i disturbi dovuti alla colite.
Una curiosità tal proposito si può mangiare carne di bufala ?
Ringrazio anticipatamente per i consigli.
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Dr. Alessandro Scuotto
Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo
6.7k 204 65
Gentile signore,
non vi sono restrizioni alimentari perticolari da applicare in gravidanza a meno di aspetti nutrizionali o metabolici particolari (obesità, diabete, malnutrizione...).
Basterà prestare attenzione agli alimenti che individualmente si associano alla comparsa dei sintomi dolorosi addominali ed evitarli, allo stesso modo che nel periodo precedente alla gravidanza in atto.
Per quel che riguarda la carne di bufalo, vale una norma generale di buon senso: se un tipo di cibo fa parte dell'alimentazione ordinaria, può continuare a mangiarlo, se invece rappresenta una novità alimentare, è preferibile differine il consumo in un periodo meno delicato.
Cordiali saluti.
non vi sono restrizioni alimentari perticolari da applicare in gravidanza a meno di aspetti nutrizionali o metabolici particolari (obesità, diabete, malnutrizione...).
Basterà prestare attenzione agli alimenti che individualmente si associano alla comparsa dei sintomi dolorosi addominali ed evitarli, allo stesso modo che nel periodo precedente alla gravidanza in atto.
Per quel che riguarda la carne di bufalo, vale una norma generale di buon senso: se un tipo di cibo fa parte dell'alimentazione ordinaria, può continuare a mangiarlo, se invece rappresenta una novità alimentare, è preferibile differine il consumo in un periodo meno delicato.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
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Dr. Alessandro Scuotto
Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo
6.7k 204 65
Gentile signore,
NON ci sono alimenti da sconsigliare in modo generico nel colon irritabile; gli alimenti che statisticamente si accompagnano più frequentemente alla comparsa di disturbi, nelle persone che hanno la sindrome del colon irritabile, sono: cibi molto grassi, pietanze ricche di spezie, bevande gasate, bevande fredde, alimenti con schiuma (panna, cappuccino...), formaggi fermentati, cioccolato, verdure crude, semi (arachidi, nocciole...), cibi inscatolati, insaccati, brodi di carne...
In pratica si tratta di un elenco poco utile sul piano preventivo: è preferibile affidarsi all'esperienza individuale ed eliminare temporaneamente gli alimenti che personalmente provocano disturbo.
Cordiali saluti.
NON ci sono alimenti da sconsigliare in modo generico nel colon irritabile; gli alimenti che statisticamente si accompagnano più frequentemente alla comparsa di disturbi, nelle persone che hanno la sindrome del colon irritabile, sono: cibi molto grassi, pietanze ricche di spezie, bevande gasate, bevande fredde, alimenti con schiuma (panna, cappuccino...), formaggi fermentati, cioccolato, verdure crude, semi (arachidi, nocciole...), cibi inscatolati, insaccati, brodi di carne...
In pratica si tratta di un elenco poco utile sul piano preventivo: è preferibile affidarsi all'esperienza individuale ed eliminare temporaneamente gli alimenti che personalmente provocano disturbo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 21/02/2011.
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