Occlusione intestinale

Gentili Dottori buonasera, vorrei esporvi il caso clinico di mio padre di 71 anni. Nel novembre 2009 viene sottoposto ad un intervento di resezione ultrabassa del retto con confezionamento di ileostomia temporanea per asportare un adenocarcinoma al colon. Una volta dimesso con decorso post operatorio regolare viene sottoposto a cicli di chemioterapia e radioterapia. Nel Dicembre 2010 dopo tutti gli opportuni accertamenti viene sottoposto ad intervento di ricanalizzazione. Viene regolarmente dimesso dopo alcuni giorni e a casa seguirà una dieta molto leggera. Inizialmente mio padre accusava problemi di digestione, pesantezza e affaticamento che spariscono dopo poco ma perdura il fatto che evacua molto spesso durante il giorno e spesso molto liquido.
Il 09/07/2011 accusa improvvisamente forti dolori addominali e vomito, viene ricoverato presso il reparto di chirurgia e gastroenterologia del locale ospedale con la diagnosi di sub-occlusione intestinale. Viene sottoposto a terapia medica conservativa e dopo pochi giorni dimesso con consiglio di seguire una dieta leggera per i primi 15 gg giustificando il tutto come un imprevisto anche dovuto al fatto che stava seguendo una terapia antibiotica per curare una infezione alle vie urinarie.
Purtroppo il 16/08/2011 si ripresenta lo stesso problema, di nuovo alcuni giorni in ospedale e viene dimesso. Questa volta ci viene detto che la parte intestinale in cui è stato effettuato l'intervento chirurgico, sottoposta poi alle radiazioni della radioterapia, ha portato ad un irrigidimento delle cicatrici riducendo quindi la mobilità intestinale in quel tratto; questo potrebbe causare probabilmente future occlusioni che, se frequenti, potrebbero richiedere una stomia permanente.
Mi farebbe molto piacere ricevere un consulto in merito e capire se esistono terapie e/o interventi che possano aiutare mio padre a risolvere questo problema scongiurando una stomia permanente,
Grazie in anticipo.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentile utente,

purtroppo la colite attinica (che può evolvere in colite infiammatoria o in colite emorragica o stenosi attinica) è un possibile evento della radioterapia (per cancro al colon, cancro alla prostata, cancro all'utero) ed è imprevedibile. Se così fosse in suo padre le possibilità terapeutiche (palliative), prima della chirurgia, possono essere le dilatazioni endoscopiche o il posizionamento di una endoprotesi. Sempre però che il tratto stenotico sia raggiungibile endoscopicamente e non ci siano difficoltà tecniche (a volte delle particolarti angolazioni del restringimento non consentono tali interventi). I colleghi prima di decidere per una chirurgia definitiva faranno sicuramente gli accertamenti (radiologici, endoscopici) necessari per una diagnosi certa.



Cordiali saluti

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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