Disturbi protratti zona retrosternale

Ho 31 anni e da qualche mese soffro di disturbi nella parte alta dell'addome che iniziano a inquietarmi un po'. A giugno ho avuto qualche episodio di nausea e sensazione di peso sullo stomaco, ma era un periodo molto intenso (matrimonio e due esami importanti, tutto contemporaneamente) e l'ho attribuito a quello: infatti, passato quel periodo e anche grazie a una cura di 15 gg con lansoprazolo 15 mg, è tutto rientrato. Ho però effettuato una visita gastroenterologica a settembre per un po' di dispepsia e lo specialista mi ha confermato che lo stomaco era "a posto" e che per il momento non c'era alcun bisogno di effettuare una gastroscopia (sapeva che la temo!). Mi ha consigliato, in caso di ripresa dei disturbi, una nuova cura con il lansoprazolo ma stavolta a dosaggio 30 mg e per un mese, associato eventualmente a Peridon.
In maniera altalentante, ma in particolare da circa un mese e mezzo, i miei disturbi sono tornati e posso sintetizzarli così: un dolore sordo, NON forte ma un po' "pungente", proprio sotto lo sterno al centro, che si intensifica dopo aver mangiato (ma capita anche che ce l'abbia a stomaco vuoto). La particolarità di questo dolore è che lo avverto soprattutto se tocco la zona interessata: se aumento la pressione il dolore sparisce, quando rilascio - o se lo sfioro - invece lo avverto. Inoltre, aumenta un po' se sto curva in avanti, diminuisce se mi distendo. E poi c'è una sensazione di dolenzia diffusa al petto (infatti avevo anche effettuato una visita cardiologia con ECG) e senso di gonfiore e di sazietà dopo mangiato, come se lo stomaco fosse "teso", sensazione che dura per un'oretta dopo i pasti, specie se abbondanti.
Oggi ho ricominciato la cura - quella che mi aveva dato il gastroenterologo - e se dovesse rivelarsi inefficace farò immediatamente la gastroscopia. Nel frattempo ho effettuato anche un'ecografia all'addome superiore è tutto è risultato perfettamente nella norma, così come i valori dell'emocromo (che risalgono però all'anno scorso). Ho anche effettuato un dosaggio anticorpi anti-Helycobacter con risultato negativo.
Vorrei precisare che ho una fame normale e mangio di gusto, vado di corpo regolarmente, non sono dimagrita ma anzi ultimamente ho preso un po' di peso. Vado una volta a settimana ad acquagym e mi chiedo anche se questa attività mi giovi o meno.
Ma soprattutto, i miei sintomi sono secondo voi associabili a un'ernia iatale? o anche a "banale" gastrite? Inutile precisare - immagino siate abituati a questo - che la prima e più grande paura è quella di un cancro gastrico...
Scusate se mi sono dilungata, grazie in anticipo del vostro parere e un cordiale saluto.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentilissima,


.... via la paura del cancro. I disturbi sono compatibili con un reflusso gastroesofageo o con una gastrite e la terapia dovrebbe avere effetto, eventualmente può associare, chiedendo al suo medico, qualche procinetico per favorire lo svuotamento gastrico.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio, lei è stato molto rassicurante! :)

Questo tipo di terapia in genere è risolutiva anche nel lungo periodo? Si tratta, cioè, di disturbi che ciclicamente tendono a tornare o possono guarire una volta per tutte?

Grazie mille ancora e buon lavoro.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La risposta la possiamo avere dopo il ciclo di terapia ed osservare se i disturbi si ripresentano. La terapia può essere definitiva, intermittente o continuativa.


Si vedrà ....
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ok, cercherò di seguirla scrupolosamente. Sembra assurdo (magari è un effetto placebo) ma al secondo giorno di cura il dolore mi sembra già molto attenuato..

Grazie ancora!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
E' il vero effetto della terapia ........
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentile dott. Cosentino,

eccomi di nuovo per un piccolo aggiornamento.
Ho seguito un mese di terapia (lansoprazolo 30 mg) e, come già le accennavo, la cura ha avuto un effetto praticamente immediato: dal secondo giorno non avvertivo più i sintomi e praticamente per tutto il mese sono stata bene.
Finita la cura da pochi giorni, è tornato a fare capolino quasi subito (in maniera saltuaria) il dolorino retrosternale al tatto e, insieme, quella sensazione di gonfiore e di "pienezza" gastrica dopo i pasti. Nulla di insopportabile, si tratta di disturbi lievi e non inabilitanti, però è come se la zona si fosse immediatamente di nuovo "infiammata".
Devo quindi pensare che i problemi si siano cronicizzati e che, quindi, periodicamente ci sarà bisogno di rifare la cura?
Ma se il farmaco aveva subito fatto effetto, vuol dire che la diagnosi era corretta....giusto?

Grazie mille ancora!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il reflusso solitamente è cronico e se alla sospensione della terapia il disturbo si ripresenta è indicato riprendere il farmaco alla dose minima (lansoprazolo 15 mg).

Cordiali saluti



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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Proverò allora a fare qualche giorno ancora di cura alla dose minima e poi nuovamente se i disturbi dovessero periodicamente farsi sentire. Spero che così il fastidio si mantenga sotto controllo.

La ringrazio molto.

Cordiali saluti.
[#9]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Di niente e ... buona cura.

Mi aggiorni


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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Certo, lo farò!
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno,

a distanza di qualche mese volevo aggiornarla sulla situazione. Come le accennavo, la cura ha fatto subito effetto e i fastidi spariti. Dopo qualche tempo dalla fine del ciclo di terapia il disturbo è diventato altalenante, alcuni giorni (spesso) c'è e altri no. Però si limita a un solo sintomo: il dolore al tatto in corrispondenza della bocca dello stomaco, appena sotto lo sterno. Un dolorino pungente, come se avessi un piccolo "spillo" in quel punto; se evito di toccarlo non sento nulla. Se aumento la pressione non lo sento più. Per il resto, nessun altro sintomo o disturbo e infatti al momento non sto più assumendo nessun farmaco.

Posto che quindi il fastidio è minimo, vorrei chiederle: è possibile che la gastrite assuma questa particolare caratteristica, di avvertirsi solo al tatto? Sono incosciente se ne prendo atto senza approfondire la cosa....?

Grazie come sempre..
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74

>>?Sono incosciente se ne prendo atto senza approfondire la cosa....? <<


È la cosa più saggia.

Tranquilla
[#13]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie mille per la rassicurazione, penso proprio che lei abbia ragione.

La cosa difficile è imparare a convivere con alcuni fastidi (quando sono lievi) senza caricarli di troppe ansie...non sempre ci riesco ma ci provo!!

Un caro saluto

[#14]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
È sulla buona strada. In gamba !

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