Problemi alimentari bimbo 6 anni

Gent.li Dottori, mio figlio Matteo di quasi 6 anni, nato prematuro di 33 settimane,operato di ernia inguinale lo scorso anno (da neonato aveva anche una vistosa ernia obelicale che gli ha lasciato l'ombelico sporgente), ha da sempre avuto problemi alimentari (forte inappetenza, difficoltà ad ingeriri bocconi più grandi, eruttazioni frequenti durante i pasti, facilità al vomito in caso di pasto più abbondante o di pianto dopo aver mangiato...).La pediatra ha sempre minimizzato il problema riconducendolo a cause psicologiche, costituzionali e genetiche (anche mio marito da piccolo era molto inappetente): il bimbo è sempre cresciuto con regolarità (50° perc. di altezza e 10°-15° di peso) anche se è molto magro e pesa solo 17,8 kg, inoltre l'esame per la celiachia effettuato l'anno passato è risultato negativo.Negli ultimi 2 mesi, però, la situazione è peggiorata: Matteo non vuole mangiare quasi nulla e le eruttazioni sono aumentate. Il bimbo è stato male spesso nell'ultimo periodo e i continui cicli di antibiotici lo hanno certamente debilitato e nauseato. Gli esami ematochimici completi effetuati 2 mesi fa erano nella norma e il bimbo è comunque vivace e allegro. Non vorrei però sottovalutare il problema: mio marito, che ora è diabetico, soffre anche di gastrite, esofagite e ernia iatale. Non vorrei che i problemi di Matteo fossero di altra natura. Il gastroenterologo a cui mi sono rivolta qualche giorno fa gli ha prescritto degli integratori e il Periactin per l'aumento dell'appetito. Mi ha detto però che, se la situazione non dovesse megliorare tra una ventina di giorni, il bambino dovrebbe fare una gastroscopia. Non mi ha parlato di possibili intolleranze, cosa invece che io sospettavo, nè gli ha prescritto farmaci per il reflusso e l'acidità. Vi sarei grata se poteste darmi il vostro punto di vista in merito ed eventuali suggerimenti su come affrontare al meglio la situazione. Grazie in anticipo. Saluti. Una mamma esasperata.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Propenderei, inizialmente,per un approccio radiologico (RX-esofago stomaco),
meno traumatico, per lo studio del tratto digestivo superiore.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Utente
Utente
Grazie mille dottore per la pronta risposta. Lei ha qualche ipotesi su cosa potrebbe essere a causare questi disturbi al bambino? Crede che dovrei sottoporre il bambino anche all'analisi delle intolleranze alimentari? La pediatra mi aveva semplicemente suggerito di togliere latte e derivati per un periodo ma il gastroenterologo a cui mi sono rivolta non ha menzionato possibili allergie.....sono un pò preoccupata. Pensa che il bimbo possa avere problematiche più serie allo stomaco? Grazie tante ancora.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Un'opinione precisa può venire solo dalla visita diretta.
Riterrei però utile questo esame, che potrà aiutare ad escludere cause organiche esofago-gastriche (es. Malattia da reflusso) prima di propendere per fattori di altro genere (es. fattori psicologici).

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per il suo gentile e utile consulto. Un'ultima perplessità: il gastroenterologo mi ha detto che l'unico esame utile per la diagnosi del reflusso o dell'ernia iatale è la gastroscopia (io gli avevo chiesto se potevo sottoporre il bimbo a ecografia). Se li mi dice che anche una radiografia permette di diagnosticare un eventuale disturbo di questo genere, preferirei sicuramente procedere in questo modo.
Grazie ancora della disponibilità. Saluti
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Non so se il suo gastroenterologo sia anche endoscopista,

però da endoscopista le dico che sicuramente
il gold standard è la gastroscopia,
ma prima di effettuarla in un bimbo di 6 anni
deve valerne la pena...
... e l'RX può comunque svelare l'esistenza di un reflusso.

Cordialmente
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Utente
Utente
Buongiorno, mi riallaccio alla problematica esposta qualche giorno fa per chiedere nuovamente il vostro prezioso consulto. Prima di sottoporre il bambino a RX come suggerito gentilmente dal dott. Quartaro o a gastroscopia come inizialmente proposto dal gastroenterologo a cui mi sono rivolta, ho seguito la cura data da quest'ultimo ossia Imuviral Junior per rafforzare le difese e Peractin per aumentare l'appetito per 20 gg. La situazione è notevolmente migliorata: i ruttini sono pressocchè scomparsi come i mal di pancia durante i pasti e l'appetito è aumentato nettamente. Il peso del bambino è aumentato di 500 gr in 3 settimane. Il gastroenterologo che aveva chiesto di rivisitare il bimbo dopo la cura, non ha quindi ritenuto opportuno sottoporre il bimbo a gastroscopia adducendo a cause prettamente psicologiche i suoi disturbi. Mi ha solo suggerito di farmi seguire, in quanto madre del bimbo, da una psicoterapeuta in quanto secondo lui il bambino a 6 anni è troppo piccolo per seguire una terapia psicologica per risolvere i suoi problemi con il cibo ma sono i famigliari che, con il supporto di una persona competente devono fare da tramite e aiutare il bambino.....sono abbastanza perplessa da questa soluzione. Pensate che, data la reazione dopo l'assunzione di Peractin, la diagnosi sia esatta e si possono escludere totalmente cause fisiche come reflusso o ernia iatale? Secondo questo medico se il bimbo avesse sofferto di queste patologie non avrebbe risposto così bene al Peractin. Mi chiedo inoltre se anche secondo voi la psicoterapia formulata in quel modo sia davvero l'unica soluzione o se il bimbo può ricevere un aiuto diretto. Grazie ancora per il vostro aiuto e la vostra consulenza. Saluti.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Quello che è possibile constatare on-line è che

il bimbo ha recuperato con una terapia (non antireflusso), e di questo non possiamo che compiacerci per il bene del bimbo,

il medico ha suggerito una psicoterapia per motivazioni non evincibili, e quindi non giudicabili, on-line.

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